capo-ostetrica del Fate Bene Fratelli di Roma

Intervista alla dottoressa Maria Grazia Pellegrini, capo-ostetrica del Fate Bene Fratelli di Roma


Partorire al Fate Bene Fratelli, è una garanzia a Roma. Ma non sempre ci si riesce: il numero delle future mamme che bussano alla porta dell’antico ospedale sull’isola Tiberina, è di gran lunga superiore al numero dei posti disponibili. E così molte vengono dirottate in altre strutture. Là, nei corridoi di ostetricia e ginecologia, frenesia e apparente caos regnano sovrani e il via vai dalle sale parto è ininterrotto, ma chi sapientemente tiene le fila del reparto, fa miracolosamente in modo che a fine giornata tutto quadri. Tra questi, la dottoressa Maria Grazia Pellegrini, capo-ostetrica del Fate Bene Fratelli, una donna appassionata e gentile che, nonostante le enormi responsabilità e i tanti impegni, trova sempre il tempo per un sorriso accogliente e un consiglio utile. A lei abbiamo chiesto un parere sull’alimentazione durante la gravidanza e l’allattamento… 

Ci sono delle regole precise da seguire a tavola quando si è in dolce attesa?
“Non ci sono “regole” ma indicazioni che aiutano a mantenersi in salute e proteggere il piccolo. Un esempio per tutti è legato al tabu’ degli insaccati. In realta’ del buon prosciutto crudo può essere mangiato senza problemi, La salatura, ma soprattutto la stagionatura, rendono questo alimento sicuro. Naturalmente è molto importante che sia di origine controllata e, non per fare pubblicità, ma il Parma o il San Daniele, garantiscono questo. Naturalmente no a prodotti artigianali e freschi. Un altro esempio si può fare sulle verdure. Oltre alla blanda disinfezione garantita da amuchina o bicarbonato, le verdure crude devono essere ben lavate e nette dal terriccio. Pertanto, verdure crude consumate solo a casa, dove possiamo essere certe dell’accurata pulizia”.

Un tempo si consigliava alle future mamme di “mangiare per due”. Oggi, al contrario, sappiamo che è importante tenere il peso sotto controllo…
Senz’altro…Variare l’alimentazione e preferire pesce e verdure, oltre a favorire un equilibrato sviluppo del feto, garantisce l’aumento di peso nei limiti legati alla sola  gravidanza. Aumentare in modo esagerato (superiore ai 10 chili) non solo non aiuta il bambino, ma sottopone la gestante al rischio di veder alterati alcuni parametri importanti come la glicemia e la pressione arteriosa.

Lo scenario cambia un po’ durante l’allattamento: che dieta suggeriresti alle puerpere che alimentano il neoato al seno?
Durante l’allattamento, come in gravidanza, fatte salve alcune particolari situazioni autoimmuni, si può mangiare tutto, pur senza esagerazioni. Anzi, se i neonati si adatteranno nella fase “solo latte” ad ogni tipo di alimento, sarà poi facile svezzarli. Anche qui la regola è di variare quanto più possibile l’alimentazione. La mamma osserverà poi le reazioni del piccolo al cambiamento del sapore del latte e, se sarà necessario, eviterà alcuni cibi che non gradisce.  

Andando un po’ fuori tema, perchè oggi pediatri e ostetrici sono piuttosto concordi nel preferire l’allattamento al seno rispetto a quello artificiale? In altre epoche anche recenti, non era così…
Il motivo per cui in passato si è alimentata la cultura dell’allattamento artificiale era solo di natura economica. Si induceva la necessità di acquistare il latte artificiale a beneficio delle industrie produttrici. L’aumento esponenziale delle allergie e della sensibilizzazione intestinale verso le reazioni immunitarie, ha spinto le società scientifiche, soprattutto quelle dei neonatologi (che furono in prima battuta proprio quelle che promuovevano l’allattamento artificiale!) a tornare sui propri passi incoraggiando, con OMS e UNICEF, l’allattamento al seno.
Silvia Gusmano

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