Fame nel mondo: che posso fare io?
Soffrire la fame e morire di fame: ipotesi così lontane dalla nostra esperienza quotidiana da apparire inverosimili. O meglio, sappiamo che accade, ma difficilmente riusciamo a immaginare cosa significhi. La memoria nazionale sui sacrifici patiti in tal senso qui, in Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale si va inevitabilmente assottigliando ed è sempre più raro ascoltare testimonianze dirette che aiutino le generazioni presenti a collocare il dramma della fame nell’universo del possibile. Pance gonfie, visi scavati, corpi scheletrici sono altri mondi, altre galassie, altre vite. Altro da noi. Così i rapporti annuali delle realtà internazionali in prima linea su questo fronte, ci colpiscono sempre come uno schiaffo: un dolore anche acuto, ma temporaneo, che non lascia il segno. Oggi Madama Ricetta vuole che un segno rimanga, almeno tra le sue pagine web. Nella convinzione che fare qualcosa, ciascuno la sua piccola parte è doveroso. Partiamo dai dati, apparsi su tutti i giornali ieri, in occasione della presentazione alla Fao del Sofi 2012 (The State of Food Insecurity in the World): una persona su otto nel mondo soffre la fame, 870 milioni di individui, di cui 200 milioni sono bambini. La malnutrizione porta ogni anno alla morte quasi sette milioni di piccoli sotto i cinque anni. Soprattutto nei paesi più poveri del mondo. Nello stesso lasso di tempo un terzo della produzione mondiale di cibo viene perduta o sprecata. Sopratutto nei paesi più ricchi del mondo. Il primo Obiettivo del Millennio fissato dall’Onu oltre 20 anni fa, prevede di ridurre della metà queste cifre spaventose antro il 2015. Le statistiche ci dicono che siamo sulla buona strada, perché nell’ultimo decennio si è registrato un notevole calo. Dare una spinta a questo processo sempre e comunque troppo lento è possibile. I canali della solidarietà, a volerli cercare, sono tanti e oggi un invito forte a lasciare il segno viene dalla campagna Every One di Save the Children, che dal 15 ottobre all’11 novembre ci permette di donare 2 euro contro l’emergenza fame mandando un sms al 45507. Il simbolo della campagna è un palloncino rosso con la scritta “save me” che, nelle prossime settimane, volerà su molte città italiane grazie alle tante iniziative promosse dall’Organizzazione umanitaria. Approfittiamone per fare qualcosa.
Silvia Gusmano

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