Archivi del mese: febbraio 2013

Ultimo caffè in Senato

Tra poche ore imballeremo anche lei, la tanto vituperata macchinetta del caffè, quella che “non lo fa buono come al bar”, ma in fondo in questi cinque anni ci è venuta spesso in soccorso: tutte le volte che non avevamo voglia o tempo di uscire dal “Palazzo” e di fare incontri faticosi se non sgradevoli; tutte le volte che desideravamo solo una pausa intima, due chiacchiere con una faccia davvero amica, qualcuno che ci ascoltasse, o ci distraesse. Una funzione essenziale dunque, la sua, nelle noste vite di semplici collaboratori parlamentari, o portaborse che dir si voglia. E ieri ha fatto il suo ultimo caffè in Senato. Tra le innumerevoli conseguenze del cambio di legislatura, infatti, rientra anche questa, per quanto piccola e insignificante che sia: lo stravolgimento della nostra quotidianità, la fine di consuetudini che abbiamo costruito e vissuto con grande piacere. L’atmosfera che ha accompagnato  l’ultimo caffè, il giorno dopo le elezioni, non era allegra. A incupire i volti, prima di tutto, l’angoscia per il futuro, quello del Paese e quello di ciascuno di noi. Nessuno si aspettava che le menzogne di Berlusconi – sempre le stesse – venissero nuovamente strapremiate (“poveri snob”, come ha commentato Vittorio Zucconi). Nessuno si aspettava che l’antipolitica portasse in Parlamento un partito tanto forte (poveri illusi). Nessuno insomma, anche tra più critici nei confronti di questo Pd così sconclusionato (la maggior parte di noi), prevedeva questa pericolosa paralisi. C’è chi dà la colpa ai dirigenti di partito (come sparare sulla Croce Rossa), chi a milioni di elettori egoisti, indifferenti, incoscienti, ma a regnare sovrano è lo sgomento. E ora? Mentre lo spread ricomincia la sua corsa verso l’altro, qualcuno di noi rimane senza lavoro e aggiorna il curriculum, mentre chi ha il “capo” nuovamente eletto, si prepara a firmare il contratto più breve di sempre, chiedendosi quanto può durare questa legislatura orfana di maggioranza. E non è tutto. A intristire il  nostro ultimo incontro in Senato, la prospettiva di perdere tante amate consuetudini quotidiane, quelle che per cinque anni, giorno dopo giorno, hanno visto fiorire amicizie allegre e preziose, a dispetto del grigiore di palazzo. Non sarà certo il cambio di legislatura a farle appassire, tanti caffè, e pranzi, e cene, ci riuniranno ancora, ma il rimpianto per alcuni vicini di stanza insostituibili rimarrà a lungo.
Silvia Gusmano

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DESSERT SEMPLICE AL CAFFÈ

ingredienti per 4 persone
350 ml di latte
2 uova, 2 tuorlo
90 g di zucchero
100 ml di caffè
2 cucchiai di mandorle in scaglie
Portare a ebollizione il latte. Frullare per 5 minuti circa, aiutandosi con una frusta elettrica, le uova intere e i tuorli con lo zucchero.  Unire il caffè al latte bollente, versare sulle uova, mescolando per amalgamare bene il tutto. Versare la crema al caffè così ottenuta in 4 stampini di terracotta o d’acciaio, riempiendoli al massimo fino a due terzi e cuocere a bagnomaria in forno caldo a 170 °C per circa 25 minuti. Sempre nel forno tostare per 4-5 minuti le mandorle in scaglie e distribuite su una placchetta. Lasciare raffreddare la crema negli stampini, sformarla su 4 piattini da dessert, o servirla dentro gli stampini, decorarla con le mandorle in scaglie e servire.
MadamaRicetta

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POLPETTINE VERDI

ingredienti per 4 persone
300g di carne macinata di manzo o vitello
2 fette di pane raffermo
40 g di parmigiano
2 uova
200g di bietole
olio evo, sale, pepe, noce moscata
due cucchiai di pangrattato
uno spicchio d’aglio
prezzemolo, sale e pepe
Mettere le 2 fette di pane raffermo a mollo con dell’acqua o un po’ di latte. Strizzarle e passarle al mixer. Prendere la carne macinata unire le uova, il pane sbriciolato, il parmigiano, il prezzemolo tritato, la noce moscata, il pepe e aggiustare di sale. Aggiungere le bietole sbollentate e ben strizzate e sminuzzate prima al mixer e formare delle polpettine (se l’impasto risultasse troppo morbido aggiungere un po’ di pangrattato). Passare le polpettine nel pan grattato. In una padella versare dell’olio e friggere le polpette. Si possono cuocere anche in forno su carta forno e irrorate d’olio.
MadamaRicetta

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COAST TO COAST

ingredienti per 4 persone
500 di coste di bieta
250 g latte
150 g mozzarella
150g di prosciutto cotto
1 uovo, grana grattugiato
pane grattugiato
burro, sale, pepe
Lessare le coste di bieta. Ungere una pirofila con un po’ di burro e fare uno strato con metà delle coste di bieta, coprire con il prosciutto cotto e mettere sopra mozzarella a pezzettini, terminare con le restanti coste di bieta. Sbattete l’uovo con il latte aggiustate di sale e pepe e versate sopra al tortino. Spolverate di grana grattugiato, un cucchiaio di pan grattato e qualche fiocchettino di burro infornare a 200° per 20 minuti e poi far dorare sotto il grill.
MadamaRicetta

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Intervista alla dottoressa Maria Grazia Pellegrini, capo-ostetrica del Fate Bene Fratelli di Roma


Partorire al Fate Bene Fratelli, è una garanzia a Roma. Ma non sempre ci si riesce: il numero delle future mamme che bussano alla porta dell’antico ospedale sull’isola Tiberina, è di gran lunga superiore al numero dei posti disponibili. E così molte vengono dirottate in altre strutture. Là, nei corridoi di ostetricia e ginecologia, frenesia e apparente caos regnano sovrani e il via vai dalle sale parto è ininterrotto, ma chi sapientemente tiene le fila del reparto, fa miracolosamente in modo che a fine giornata tutto quadri. Tra questi, la dottoressa Maria Grazia Pellegrini, capo-ostetrica del Fate Bene Fratelli, una donna appassionata e gentile che, nonostante le enormi responsabilità e i tanti impegni, trova sempre il tempo per un sorriso accogliente e un consiglio utile. A lei abbiamo chiesto un parere sull’alimentazione durante la gravidanza e l’allattamento… 

Ci sono delle regole precise da seguire a tavola quando si è in dolce attesa?
“Non ci sono “regole” ma indicazioni che aiutano a mantenersi in salute e proteggere il piccolo. Un esempio per tutti è legato al tabu’ degli insaccati. In realta’ del buon prosciutto crudo può essere mangiato senza problemi, La salatura, ma soprattutto la stagionatura, rendono questo alimento sicuro. Naturalmente è molto importante che sia di origine controllata e, non per fare pubblicità, ma il Parma o il San Daniele, garantiscono questo. Naturalmente no a prodotti artigianali e freschi. Un altro esempio si può fare sulle verdure. Oltre alla blanda disinfezione garantita da amuchina o bicarbonato, le verdure crude devono essere ben lavate e nette dal terriccio. Pertanto, verdure crude consumate solo a casa, dove possiamo essere certe dell’accurata pulizia”.

Un tempo si consigliava alle future mamme di “mangiare per due”. Oggi, al contrario, sappiamo che è importante tenere il peso sotto controllo…
Senz’altro…Variare l’alimentazione e preferire pesce e verdure, oltre a favorire un equilibrato sviluppo del feto, garantisce l’aumento di peso nei limiti legati alla sola  gravidanza. Aumentare in modo esagerato (superiore ai 10 chili) non solo non aiuta il bambino, ma sottopone la gestante al rischio di veder alterati alcuni parametri importanti come la glicemia e la pressione arteriosa.

Lo scenario cambia un po’ durante l’allattamento: che dieta suggeriresti alle puerpere che alimentano il neoato al seno?
Durante l’allattamento, come in gravidanza, fatte salve alcune particolari situazioni autoimmuni, si può mangiare tutto, pur senza esagerazioni. Anzi, se i neonati si adatteranno nella fase “solo latte” ad ogni tipo di alimento, sarà poi facile svezzarli. Anche qui la regola è di variare quanto più possibile l’alimentazione. La mamma osserverà poi le reazioni del piccolo al cambiamento del sapore del latte e, se sarà necessario, eviterà alcuni cibi che non gradisce.  

Andando un po’ fuori tema, perchè oggi pediatri e ostetrici sono piuttosto concordi nel preferire l’allattamento al seno rispetto a quello artificiale? In altre epoche anche recenti, non era così…
Il motivo per cui in passato si è alimentata la cultura dell’allattamento artificiale era solo di natura economica. Si induceva la necessità di acquistare il latte artificiale a beneficio delle industrie produttrici. L’aumento esponenziale delle allergie e della sensibilizzazione intestinale verso le reazioni immunitarie, ha spinto le società scientifiche, soprattutto quelle dei neonatologi (che furono in prima battuta proprio quelle che promuovevano l’allattamento artificiale!) a tornare sui propri passi incoraggiando, con OMS e UNICEF, l’allattamento al seno.
Silvia Gusmano

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CRESPELLE DI MAIS ALLE BIETOLE

ingredienti per 4 persone
250g latte, 100g farina
35g farina di mais
400g bietole
150g robiola, parmigiano
1 zucchina, 1 carota, 1 scalogno, 1 porro
una foglia di sedano, 1 cipolla rossa
2 uova -1 tuorlo
burro, noce moscata
olio evo – sale
Amalgamare la farina  e la farina di mais con le uova e il tuorlo, il latte e un pizzico di sale. Unire alla pastella 20 g di burro fuso. Preparate le crespelle versando la pastella in una padella antiaderente (non troppo grande) e cuocerle per circa 1 minuto, poi voltare e lasciare ancora 1 minuto. Bisogna farne almeno 8. Tagliare la cipolla e rosolarla in 2 cucchiai di olio e un pizzico di sale.  Bagnare con un po’ di acqua e lasciare appassire lentamente. Lavare e sbollentare appena le bietole, scolarle, sminuzzarle e unirle alla cipolla, far cuocere 2 minuti e spegnere. Cospargerle infine con 2 cucchiai di parmigiano e una grattata di noce moscata. Prendere le crespelle, e riempirle con un po’ di bietole e un cucchiaino di robiola e richiuderle a fagottino e metterle  in una pirofila imburrata. Pulire  e tagliare lo scalogno, il sedano, la carota, la zucchina e il porro. Rosolare tutto con 30 g di burro per 2/3 minuti, poi unite un bicchiere d’acqua. Cuocere per 6/7 minuti, quindi frullare, aggiustando di sale, fino a ottenere una salsa omogenea. Versare la salsa nella pirofila dei fagottini, spolverizzarli con il formaggio grattugiato, aggiungere qualche fiocchetto di burro e infornarli. Accendere il forno a 200°, tenerli 4 minuti e passare alla funzione grill, tenerli finché non saranno gratinati. Questi  fagottini e la salsa si possono preparare anche il giorno prima, conservandoli in frigorifero, chiusi con la pellicola trasparente. Il giorno dopo preparate la pirofila mettete i fagottini, versare la salsa e infornare.
MadamaRicetta

leggi anche: Cucina Scolastica ” LE CRESPELE FATTE E CONSERVATE AD ARTE

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BIETA

CRESPELLE DI MAIS ALLE BIETOLE, COAST TO COAST, POLPETTINE VERDI, DESSERT SEMPLICE AL CAFFÈ

Questa verdura comunemente conosciuta come bieta ma anche bietola, è una coltura molto diffusa nei litorali sabbiosi del Mediterraneo. In Italia si trova abbondantemente in tutti i banchi a prezzi modici.  E’ ingiustamente odiata perché, a giudizio di alcuni,  ha poco sapore. E soprattutto, viene percepita come un incubo perché associata molto spesso alla dieta. Invece, proprio per questa sua caratteristica, sapore delicato e poco deciso, è ottima per preparare moltissimi piatti, e tutti sfiziosi, come sformati e frittelle. Oltre ad essere ottima lessata o cotta al vapore, è indispensabile nelle minestre e minestroni. La bietola, oltre alle proprietà rimineralizzanti, garantisce un buon apporto di vitamina A, di vitamina C e di magnesio, ferro e potassio. Inoltre secondo l’ultimo Rapporto Eurispes, sembra che nel nostro Paese 5 milioni di persone hanno scelto di diventare vegetariani. Tanti i motivi di questa scelta dal rispetto degli animali ai benefici per la salute: cuore più sano, pressione e peso sotto controllo, meno diabete e rischio più basso di sviluppare tumori. Insomma se non vi ho convinto con le chiacchiere ecco uno sfizioso menù dal titolo: BIETA

CRESPELLE DI MAIS ALLE BIETOLE

ingredienti per 4 persone
250g latte, 100g farina
35g farina di mais
400g bietole
150g robiola, parmigiano
1 zucchina, 1 carota, 1 scalogno, 1 porro
una foglia di sedano, 1 cipolla rossa
2 uova -1 tuorlo
burro, noce moscata
olio evo – sale
Amalgamare la farina  e la farina di mais con le uova e il tuorlo, il latte e un pizzico di sale. Unire alla pastella 20 g di burro fuso. Preparate le crespelle versando la pastella in una padella antiaderente (non troppo grande) e cuocerle per circa 1 minuto, poi voltare e lasciare ancora 1 minuto. Bisogna farne almeno 8. Tagliare la cipolla e rosolarla in 2 cucchiai di olio e un pizzico di sale.  Bagnare con un po’ di acqua e lasciare appassire lentamente. Lavare e sbollentare appena le bietole, scolarle, sminuzzarle e unirle alla cipolla, far cuocere 2 minuti e spegnere. Cospargerle infine con 2 cucchiai di parmigiano e una grattata di noce moscata. Prendere le crespelle, e riempirle con un po’ di bietole e un cucchiaino di robiola e richiuderle a fagottino e metterle  in una pirofila imburrata. Pulire  e tagliare lo scalogno, il sedano, la carota, la zucchina e il porro. Rosolare tutto con 30 g di burro per 2/3 minuti, poi unite un bicchiere d’acqua. Cuocere per 6/7 minuti, quindi frullare, aggiustando di sale, fino a ottenere una salsa omogenea. Versare la salsa nella pirofila dei fagottini, spolverizzarli con il formaggio grattugiato, aggiungere qualche fiocchetto di burro e infornarli. Accendere il forno a 200°, tenerli 4 minuti e passare alla funzione grill, tenerli finché non saranno gratinati. Questi  fagottini e la salsa si possono preparare anche il giorno prima, conservandoli in frigorifero, chiusi con la pellicola trasparente. Il giorno dopo preparate la pirofila mettete i fagottini, versare la salsa e infornare.

leggi anche: Cucina Scolastica ” LE CRESPELE FATTE E CONSERVATE AD ARTE

COAST TO COAST
ingredienti per 4 persone
500 di coste di bieta
250 g latte
150 g mozzarella
150g di prosciutto cotto
1 uovo, grana grattugiato
pane grattugiato
burro, sale, pepe
Lessare le coste di bieta. Ungere una pirofila con un po’ di burro e fare uno strato con metà delle coste di bieta, coprire con il prosciutto cotto e mettere sopra mozzarella a pezzettini, terminare con le restanti coste di bieta. Sbattete l’uovo con il latte aggiustate di sale e pepe e versate sopra al tortino. Spolverate di grana grattugiato, un cucchiaio di pan grattato e qualche fiocchettino di burro infornare a 200° per 20 minuti e poi far dorare sotto il grill.

POLPETTINE VERDI
ingredienti per 4 persone
300g di carne macinata di manzo o vitello
2 fette di pane raffermo
40 g di parmigiano
2 uova
200g di bietole
olio evo, sale, pepe, noce moscata
due cucchiai di pangrattato
uno spicchio d’aglio
prezzemolo, sale e pepe
Mettere le 2 fette di pane raffermo a mollo con dell’acqua o un po’ di latte. Strizzarle e passarle al mixer. Prendere la carne macinata unire le uova, il pane sbriciolato, il parmigiano, il prezzemolo tritato, la noce moscata, il pepe e aggiustare di sale. Aggiungere le bietole sbollentate e ben strizzate e sminuzzate prima al mixer e formare delle polpettine (se l’impasto risultasse troppo morbido aggiungere un po’ di pangrattato). Passare le polpettine nel pan grattato. In una padella versare dell’olio e friggere le polpette. Si possono cuocere anche in forno su carta forno e irrorate d’olio.

DESSERT SEMPLICE AL CAFFÈ
ingredienti per 4 persone
350 ml di latte
2 uova, 2 tuorlo
90 g di zucchero
100 ml di caffè
2 cucchiai di mandorle in scaglie
Portare a ebollizione il latte. Frullare per 5 minuti circa, aiutandosi con una frusta elettrica, le uova intere e i tuorli con lo zucchero.  Unire il caffè al latte bollente, versare sulle uova, mescolando per amalgamare bene il tutto. Versare la crema al caffè così ottenuta in 4 stampini di terracotta o d’acciaio, riempiendoli al massimo fino a due terzi e cuocere a bagnomaria in forno caldo a 170 °C per circa 25 minuti. Sempre nel forno tostare per 4-5 minuti le mandorle in scaglie e distribuite su una placchetta. Lasciare raffreddare la crema negli stampini, sformarla su 4 piattini da dessert, o servirla dentro gli stampini, decorarla con le mandorle in scaglie e servire.

Vino bianco giovane, secco, armonico, fragrante. Oltrepò Pavese Chardonnay, Breganze Vespaiolo, Ostuni Bianco

LA LISTA DELLA SPESA
stampa la lista
premesso che in casa abbiamo: olio evo, sale, pane grattugiato, burro, sale, pepe, farina di mais, farina bianca, 2 fette di pane raffermo, noce moscata, prezzemolo, uno spicchio d’aglio, zucchero, caffè
compriamo
un litro di latte 
150g mozzarella
150g di prosciutto cotto
150g robiola
8 uova
70 g di parmigiano
300g di carne macinata di manzo o vitello
400g bietoline
1k di bieta a coste grandi
1 zucchina, 1 carota, 1 scalogno, 1 porro
una foglia di sedano, 1 cipolla rossa
2 cucchiai di mandorle in scaglie

TABELLA DI MARCIA

Come ci possiamo avvantaggiare? Facciamo il giorno prima le crespelle e la salsa frullata per riempirle e le conserviamo in frigo separate. La crema al caffè si può servire sia tiepida che fredda. Se optiamo per quella fredda facciamola il giorno prima. Cominciamo un’ora e mezza prima della cena. Mettiamo l’acqua a bollire dividiamo le bietole tenendo da una parte le coste e dall’altra la parte verde delle foglie, bolliamo prima le coste le togliamo e poi nella stessa acqua tuffiamo la parte verde che ci servirà per le polpette. Prepariamo lo sformato con le coste di bieta e poi le polpettine verdi. Accendiamo il forno e inforniamo lo sformato di coste e le crespelle di bieta. Nel frattempo friggiamo le polpette.

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Gravidanza e allattamento: basta leggende e tabù sull’alimentazione!

Incinte due su tre. Sono i numeri della nostra Madama Ricetta che negli ultimi mesi ha visto crescere a dismisura il volume medio delle pance in redazione e quest’estate attaccherà in home page due fiocchi di colore ancora ignoto. Niente paura per gli affezionati: la maternità non fermerà il nostro progetto di vita e di tavola! Intanto però pazientate, oggi vi tocca una piccola riflessione sul rapporto cibo/gravidanza e cibo/ allattamento. Quante leggende circolano in proposito, quanti falsi miti, informazioni sballate e tabù affollano le peggiori pagine (telematiche e non) della letteratura sul tema. Stupidaggini che alimentano un vero e proprio terrorismo psicologico e che suonano tutte come diktat assoluti: proibito il caffè, bandito il thè, vietato l’alcol, a morte ogni tipo di prosciutto mentre la pancia cresce;  depennati dalla lista della spesa cavoli, aglio, pompelmo, fragole, cioccolata, e chi più ne ha più ne metta durante l’allattamento. E ancora: se sfamate vostro figlio al seno bevete boccali di birra e tazzone di latte, così la vostra produzione mammaria aumenterà a dismisura. Anzi no, il latte forse può causare allergie. Meglio il semolino e il brodo di gallina (ruspante e puzzolente naturalmente). C’è da uscire pazze e solo il buon senso, l’unica regola suggerita dagli addetti ai lavori seri e accreditati, può correre in aiuto delle future e neo mamme, vittime su questo, come su ogni altro fronte, della pessima abitudine del genere umano di dispensar consigli non richiesti.  E proprio di buon senso, abbiamo parlato con Maria Grazia Pellegrini, capo ostetrica dell’ospedale romano Fate Bene Fratelli, eccellenza nel campo della maternità. Leggete per credere!
Silvia Gusmano

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LE CRESPELE FATTE E CONSERVATE AD ARTE

Cucina Scolastica ” LE CRESPELE FATTE E CONSERVATE AD ARTE”
Per crespelle perfette, scaldare molto bene una padella antiaderente (in genere da 22 cm), quando è calda ungerla bene (io in genere metto vicino alla padella due piatti uno con dell’olio ed uno per poggiare un foglio di carta assorbente. Piego il foglio in quattro, ne immergo una punta nell’olio e lo passo nella padella. Ripeto questa operazione ad ogni creps). Quando ho imparato a fare le crep a casa della nonna -ahi me! Molti anni fa- c’erano ancora i pezzi di lardo (affumicati e che si conservavano in casa), si infilzava un quadratino di lardo in una forchetta e si passava sulla padella molto calda.  Tornando ad oggi dopo aver unto la padella versare un mestolino di pastella e ruotare la padella, per distribuirla bene. Per farle uniformi  e sottilissime, togliere la pastella in eccesso riversandola  velocemente nella ciotola. Rimettere sul fuoco e quando i bordi cominciano a staccarsi, è necessario girarla -aiutandovi con una forchiettina aper staccare i bordi e cuocerla sull’altro lato. Se ben cotta, ha una superficie grinzosa e dorata. Se è liscia e bianchiccia, la padella non era abbastanza calda. Le crespelle si possono conservare in frigo per due o tre  giorni impilandole e separandole -ogni 4 o 5 con fogli di carta da forno, vanno rigorosamente coperte dalla pellicola trasparente. Si possono anche congelare.

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Un sano e giusto rapporto con il voto

Ecco pronta la ricetta per un voto sano e giusto. Sano e giusto come deve essere il rapporto con il cibo, filo conduttore del nostro blog. E che ci azzecca il cibo con il voto? – direte -. Non voglio farvi un discorso retorico sull’importanza e la bellezza della democrazia. Non importa per chi votate e se andate alle urne perché siete arrabbiati, se è un voto contro o un voto a favore, purché andiate. E allora ecco la nostra Madama Ricetta: per vivere occorre mangiare e, in casi estremi, anche se il cibo fa schifo ci turiamo il naso e lo mandiamo giù: l’alimentazione non si può trascurare. Così è per la democrazia, senza è difficile vivere e se anche la rappresentanza non ci convince ci turiamo il naso -per ricordare Indro Montanelli- e votiamo il meno peggio, c’è sempre. Per avere un buon prodotto a tavola occorre cercarlo da rivenditori affidabili. Così è per i politici, teniamoci informati su chi sono e su cosa hanno fatto. La marca pubblicizzata non è una garanzia, non lasciamoci ingannare, è sempre meglio leggere l’etichetta e controllare ciò che c’è dentro gli alimenti. Così è per il voto: approfondiamo le nostre conoscenze, guardiamo i contenuti e i programmi dei partiti. Anche se non siamo cuoche o cuochi sopraffini con un po’ d’impegno riusciamo a fare buoni piatti per noi e per i nostri amici. E con un po’ d’informazione in più andremo alle urne, anche con il naso turato! Se non vi ha convinto il suggerimento di Montanelli ci riuscirà sicuramente il grande Roberto.
Ecco l’incipit del monologo di Benigni sulla costituzione: “Vi dico di amare la politica. La politica è la cosa più alta del pensiero umano  la cosa più alta per costruire la vita insieme, per organizzarla e costruire la serenità e l’amore, e per avere la pace. Per tutto questo c’è solo la politica non c’è un’altra scienza, e chi se ne occupa lo sa. Non avere interesse per la politica e come non avere interesse per propria la vita e per quella dei tuoi figli. Disprezzare la politica è come disprezzare se stessi. E non bisogna confondere l’istituzione con chi la rappresenta anche se in quel momento ci son dei politici tremendi. Se un padre schiaffeggia il figlio dalla mattina alla sera, non è la paternità ad essere orribile, la paternità è una cosa meravigliosa, è quel padre che è orribile. Ci sono dei politici che non amiamo, ma non sono tutti uguali. Quando si dice i politici sono tutti uguali facciamo un favore ai cattivi, ai disonesti, agli stupidi. Votare è l’unico strumento che abbiamo, ma per arrivare al voto hanno sacrificato la loro vita milioni di persone, per dare a noi la possibilità di esprimerci, di dire ciò che desideriamo. E, vi ripeto, non sono tutti uguali, ce n’è sempre uno peggiore. Ognuno di noi porta il suo contributo, invisibile ma concreto, verso il bene o il male, verso il giusto o l’ingiusto. La cosa più terribile è chiamarsi fuori, anche se sbagli dai agli altri la possibilità di combattere, di dire: io non sono d’accordo. Se ti tiri fuori è come per Ponzio Pilato, vai in mano alla folla e la folla sceglie sempre Barabba!” guarda il video su youtube
Ivana Santomo

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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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per chi ha perso la puntata del 14 novembre a Cuochi e Fiamme, con la partecipazione della nostra corrispondente da Lugano Valentina Arena, trova qui il link per rivederla.

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