piatti e pennelli

GLI AMANTI DI ESCHER A TAVOLA CON CUPUDO

escher feb15Due spirali confluiscono l’una nell’altra, rappresentando, a sinistra, la testa di una donna e a destra quella di un uomo. Questi, come un nastro senza fine, con le fronti congiunte, formano un’ unità doppia.” Maurits Cornelis Escher

Finissimo intellettuale Escher  (Olanda 1898-1972) inizia la sua formazione intraprendendo gli studi di architettura che condizioneranno inevitabilmente la sua produzione artistica che ruoterà intorno a un concetto unico e fondamentale, quello dello spazio. Uno spazio, però, che non è la semplice riproduzione su un piano dell’ambiente tridimensionale circostante secondo le leggi della prospettiva scientifica , ovverosia di quell’insieme di regole derivate dalla geometria descrittiva che permettono, dal Quattrocento in poi, di riproporre in modo illusorio la terza dimensione sul piano bidimensionale. Il tema indagato da Escher  si sviluppa infatti sulla base di accorgimenti geometrici che vanno a creare le situazioni limite nelle quali la percezione dello spazio è incerta, ambigua, e gli elementi che lo popolano possono essere detti “oggetti impossibili”. (Marco Bussagli) Escher inoltre diceva: “Le idee che stanno alla base delle mie opere derivano dalla mia ammirazione e dal mio stupore nei confronti delle leggi che regolano il mondo in cui viviamo. Chi si meraviglia di qualcosa si rende consapevole di tale meraviglia. Nel momento in cui sono aperto e sensibile nei confronti degli enigmi che ci circondano, considerando ed analizzando le mie osservazioni, entro in contatto con la matematica. Anche se non ho avuto un’ istruzione o conoscenze in scienze esatte, mi sento spesso più vicino ai matematici che ai miei colleghi artisti”.  Ed è sulla scia di questa meraviglia che vogliamo oggi parlare d’amore, ma non quello targato 14 febbraio, bensì quello quotidiano, quello difficile da maneggiare, quello che ti sconvolge e ti sorprende, quello che cerchi per una vita e quando lo trovi non lo riconosci, quello che hai paura di riconoscere, quello che ti fa soffrire, quello che ti nasce dentro a tua insaputa e quello che muore senza il tuo permesso. L’Amore per la vita, per la natura, per gli animali, e in ultimo ma non per ultimo per gli esseri umani, l’amore che genera quello speciale vincolo di unione tanto caro ad Escher, e che vorremmo, sempre più incontrare e sempre meno meravigliarcene. Di fatto Cupido è stato solo un pretesto per potere un pò parlare d’amore, ingrediente che nella nostra cucina, facciamo in modo non manchi mai, e che oggi abbiamo abilmente declinato in piatti semplici, delicati e sostenibili, l’unico imperativo: da consumarsi con chi si ama!
Cecilia Puleo

 BOCCONCINI DI UOVA CON CREMA ALLE PERE

pereIngredienti per 4 persone: uova 6, pera 1, limone ½, maionese 1 cucchiaio, pepe, sale

Procedete rassodando le uova, lasciandole bollire per circa 7 minuti, passarle rapidamente sotto l’acqua fredda e sgusciatele. Tagliate un poco il fondo in modo che le uova rimangano in piedi. Poi tagliate la punta ed estraete delicatamente i tuorli. Intanto sbucciate la pera ed eliminate il torsolo, tagliatela a pezzetti e frullatela insieme con i tuorli sodi ed il succo del limone, salate e pepate. Unite il composto ottenuto alla maionese ed amalgamate. A questo punto riempite con la crema ottenuta gli albumi sodi, decorate con una fogliolina di menta ed un pizzico di pepe nero.

GNOCCHETTI DI ROBIOLA AL RADICCHIO

radicchio feb15Ingredienti per 4 persone: 1robiola 230 g, 100 g farina “00”, 1 scalogno, 50 g di panna, 150 g di radicchio, grana grattugiato, vino bianco, olio evo, sale e pepe

Impastate la robiola con la farina fino ad ottenere un impasto uniforme e liscio, quindi fate dei pezzetti, fate dei serpentelli e tagliate dei piccoli gnocchetti.

In una padella antiaderente con un filo d’olio fate rosolare lo scalogno sottilissimo e quando sarà trasparente aggiungetevi il radicchio (precedentemente lavato e asciugato) affettato sottilmente. Fatelo appassire per circa 5 minuti e a metà cottura sfumare con una spruzzata di vino. A cottura ultimata passare al mix e aggiungete la panna. Quindi cuocete gli gnocchetti in acqua leggermente salata, scolateli e passarli delicatamente nella crema di radicchio, pepare e grattugiarvi sopra qualche scaglia di grana.

MOUSSE LEGGERA

cioccoalatoepeperoncinoIngredienti per 6 persone

120 g cioccolato fondente, 80 g zucchero, 3 albumi, 6 cucchiai di latte scremato, un cucchiaio di cacao amaro, un pizzico di sale

Fate fondere il cioccolato spezzettato con il latte al microonde. Versate lo zucchero e 8 cucchiai di acqua in un pentolino e lasciate scaldare per 5 minuti, finché lo zucchero sarà sciolto completamente. Con una frusta montate gli albumi con il sale a neve ben ferma. Aggiungete lentamente lo sciroppo di zucchero continuando a lavorare con la frusta per qualche minuto. Versate il composto nel cioccolato fuso, mescolando delicatamente. Distribuite la mousse nelle ciotoline, mettetele in frigorifero coperte con la pellicola e lasciate riposare per 2 ore. Servite la mousse spolverizzata con il cacao, un rametto di ribes o una fetta di arancia.

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SCORZA D’ALBERO E RICOTTA

ricottaPer la pasta:

g 150 farina, g 10 zucchero, g15 strutto, g 50 Marsala, un cucchiaio raso di cacao amaro, un pizzico di sale, strutto per friggere

Per la crema:

g 250 di ricotta, g 50 zuccata candita, g 150 zucchero, g 100 cioccolato fondente, trito di pistacchi

Preparare la pasta, impastando gli ingredienti, e unendo poca acqua che occorre, circa 70 grammi, per ottenere un impasto liscio e molto compatto. Dividerlo quindi a pezzi e passarlo nella macchina ottenendo delle strisce, tagliarli in rettangoli irregolari e friggerle a color d’oro scuro, in una padella con strutto caldo. Scolare su carta assorbente e fare raffreddare.

Intanto preparare la crema: passare a setaccio la ricotta a lavorarla con lo zucchero. Unire in fine la zuccata candita ridotta a piccoli pezzi e le scaglie di cioccolato. In delle coppette monoporzione alternare strati  di crema a strati di scorza d’albero. Quando il dolce sarà ben freddo spargere su di esso abbondante trito di pistacchi.
Cecilia Puleo

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BACCALA’ IN TEGLIA

baccalàTagliare a cubetti 1 Kg. e mezzo di baccalà, che avrete preventivamente fatto rinvenire in acqua corrente. Asciugatelo e disponetelo un una teglia inumidita d’olio, insieme a tocchetti di patate novelle (500 gr.). Unite 1 grossa cipolla rossa finemente affettata, 1 spicchio d’aglio ed un ciuffo di prezzemolo tritato, uno strato sottile di pangrattato, sale pepe, il succo di un limone, un poco di olio d’oliva e qualche seme di finocchio. Fate cuocere in forno a fuoco moderato, per circa 40 minuti.

Cecilia Puleo

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TROFIE CON LE PERE

cioccoalatoepeperoncinoIngredientperei:
trofie fresche g 500, scalogno 1, pere g 300, peperoncino, pecorino grattugiato, cioccolato fondente, olio evo, burro
Soffriggere lo scalogno con un a noce di burro e poco olio, aggiungere le pere a pezzetti, precedentemente sbucciate e private dei torsoli,  e il peperoncino. Lessare le trofie, scolarle, mantecare con il sugo di pere e finire con il pecorino grattugiato e scaglie di cioccolato.
Cecilia Puleo

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PAUL CEZANNE: L’ARTISTA RIBELLE DELLE NATURE …DOLCI

Immagine
Natura morta con tenda e brocca a fiori – Paul Cézanne (1899 circa)

E piove, piove!  Piove da Torino a Palermo. Al momento la pioggia sembra avvolgere in un unico abbraccio  questo nostro Paese, un abbraccio  violento , pernicioso,  umido. I ricorrenti allarmi meteo invitano gli italiani a stare dentro casa, ad uscire solo se strettamente necessario, scuole chiuse, disagi, insomma, sembra piovere sul bagnato!

E dato che a casa dobbiamo stare, potremmo sperimentare, insieme alla nostra famiglia,  antichi  modi di stare insieme,  spegnendo per una sera computer, tv, I-pad, I-phone, telefonini, e con la nostra musica preferita in sottofondo potremmo per esempio preparare dei dolcetti da consumare nelle prossime feste  con  amici e parenti.

Dei dolcetti con i frutti di stagione, mele, arance, mandarini, pere, castagne , frutta secca etc.

Noi abbiamo pensato a delle piccole delizie ripiene di mele e arance, perché siamo degli appassionati di pittura e ci è venuto subito in mente un famoso quadro di  Paul Cézanne: Natura morta con tenda e brocca a fiori.

“Questa stupenda natura morta fa parte di sei dipinti che presentano gli stessi elementi: una tenda con un motivo di foglie, una brocca a fiori, mele e arance sui piatti e tovaglie bianche. La composizione è insieme bilanciata e dinamica, con una sorta di instabile precarietà tipica delle grandi nature morte di Cézanne. Lo sfondo è diviso dal bordo della tenda e gli oggetti sono disposti quasi simmetricamente intorno alla brocca .

Ma ci sono anche volute anomalie prospettiche: il tavolo è inclinato rispetto al piano del dipinto e leggermente deformato e anche il piatto centrale appare distorto. Cèzanne voleva conciliare  la reale percezione tridimensionale con la sua rappresentazione su una superficie piatta. Il dipinto rivela come egli rifiutasse la convenzione di un unico punto di vista prospettico e utilizzasse distorsioni spaziali per raggiungere il proprio scopo, creando così un nuovo linguaggio che avrebbe influenzato le future generazioni di artisti.”(da Galleria d’arte – De Agostini)

Ci piace l’idea di sperimentare nuovi linguaggi e  ricercare sempre nuove strade, ci piace la possibilità di finalizzare le nostre migliori scelte  alla costruzione di un  futuro diverso. E  se domani  i nostri  figli  sceglieranno di trascorrere delle serate casalinghe vorremmo che lo facessero per libera scelta e non a causa di ripetuti e allarmanti  allerta meteo!

Cecilia Puleo

DOLCETTI MELE E ARANCIA

Per la pasta:

Farina Kg. 1

Zucchero gr. 250

Strutto gr. 100

Latte  ml. 250

Uova 2

Vaniglia qualche goccia di essenza

Lievito per dolci 1 bustina

Per il ripieno;

Mele gr. 500

Zucchero di canna gr. 200

Limone 1

Noci gr. 150

Amaretti

Marmellata di arance

Amalgamare la farina con lo strutto, le uova, lo zucchero e la scorza di limone grattugiata. Impastare e fare riposare coperto per un paio d’ore.

Sbucciare le mele tagliarle a pezzetti, unire lo zucchero e il succo del limone e lasciare macerare per un paio d’ore. Cuocere le mele in una pentola a fuoco basso, finchè non si siano addensate, unire le noci tostate e tritate grossolanamente e gli amaretti sbriciolati e la cannella. Fare raffreddare ed unire la marmellata di arance.

A questo punto stendere la pasta, ricavare dei dischi con il coppapasta, mettere al cento un mucchietto di ripieno, ripiegare il dischetto di pasta su se stesso e sigillate con  i rebbi di una forchetta. Mettere in teglie e cuocere in forno a 200° per  30-40 minuti. Sfornare, fare raffreddare e al momento di servire spolverare di zucchero a velo e cannella.

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FACCIAMO IL PUNTO SU SEURAT E A PRANZO puntini, puntini, puntini!

seurat

Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, 1883-85

Georges Seurat (1859-1891), fu il pittore che creò il movimento post-impressionista. Egli giunge a risultati di massima brillantezza utilizzando il melange optique, ovvero la fusione ottica dei colori. L’occhio ha una capacità di risoluzione che lo porta a distinguere due puntini tra loro accostati se questi non sono troppo piccoli. Se i puntini diventano eccessivamente piccoli o se aumenta la distanza dell’osservatore dai due puntini, l’occhio dell’osservatore non ha più la capacità di separare i due puntini e se sono di colore diverso, un terzo colore dato dalla somma dei due, si fonde nella retina dell’osservatore. Pertanto, secondo le teorie di Seurat, un occhio, guardando dei puntini blu e rossi, vede un viola più luminoso di qualsiasi altro viola che si possa ottenere mescolando i pigmenti nella tavolozza. Il risultato è una composizione affascinante e suggestiva definita «puntinismo». Con il dipinto Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, famoso luogo di svago sulla Senna, Seurat vuole rappresentare uno scorcio di vita quotidiana della Parigi di fine ‘800, fissando sulla tela l’atmosfera domenicale della nuova società borghese e industriale del periodo, una folla tranquilla e calma intenta allo svago, al gioco, al pesca, al riposo, alla lettura e alla passeggiata.

Seurat per dipingere La grande Jatte impiega due anni, contrariamente agli impressionisti, non vuole dare alla scena spontaneità e naturalezza, sceglie infatti di rappresentare figure statiche, stilizzate, anonime, dentro un tempo immobile ed innaturale.

Alcuni critici dell’epoca attribuirono alla staticità del dipinto un preciso messaggio politico dell’artista sulla mancanza d’anima della vita contemporanea.

A distanza di più di un secolo tale mancanza d’anima ben si addice alla nostra contemporaneità, è invece la plasticità dei personaggi e l’atmosfera di immobilismo che si contrappone decisamente al frenetico approccio dell’uomo moderno nell’atto di addentare la propria quotidianità.

E non sarebbe interessante sapere sulle sponde della Grande Jatte come avrebbero pranzato quelle immobili ed austere figure? Noi dal canto nostro reduci dal pranzo di Pasqua e Pasquetta, dal week end del 25 Aprile e dal picnic del I Maggio, abbiamo realizzato che l’aria aperta, di fiume, di mare o di campagna, è sempre portatrice di quell’idea di leggerezza che ci porta a creare piatti freschi e gustosi, da consumare fuori porta o sotto la pergola di casa, ed è pensando anche al quadro di Seurat che metteremo in tavola un pranzo apostrofato dalla delicata brezza di primavera e da un tripudio di punti e puntini colorati

SFORMATINI CON PISELLI, PALLINE DI RICOTTA AL VERDE, FAVETTE CON CIPOLLA, STECCO DI PUNTINI

 

PALLINE DI RICOTTA AL VERDEpalline verdi

Ricotta vaccina 400 g
pecorino dolce grattugiato 200 g
basilico, menta, prezzemolo, finocchietto, maggiorana
peperoncino
olive verdi
sale.

Lavare tutte le erbe, tamponarle e tritarle finemente. In una ciotola mescolare la ricotta insieme al pecorino, salare, aggiungere peperoncino a piacere e le olive tritate finemente, fare delle palline e rotolarle nelle erbe. Disponete le palline in un piatto da portate e tenere in frigo fino al momento di servirle con del pane nero tostato.

SFORMATINI CON PISELLI

pisellifarina di mais tipo fioretto120 g
olio d’oliva 50 g, latte 100 g
parmigiano grattugiato 2 cucchiai
piselli 60 g, carote 2
zucchine 2, cipolla 1
lievito in polvere 1 bustina
semi di papavero
2 uova, limone 1

Portate ad ebollizione in un tegame dell’acqua salata dove farete sbollentare per qualche minuto i piselli. Scolateli e versarli in una ciotola dove grattugerete le carote e le zucchine (solo la parte verde) condite il tutto con 2 cucchiai di olio, 1 cucchiaio di aceto. A questo punto aggiungete tutti gli altri ingredienti e mescolate bene per qualche minuto per amalgamarli. Distribuite l’impasto in stampini di silicone (che non necessitano di essere oliati) spolverate di semi di papavero ed infornate per 20/25 minuti a 170°.

FAVETTE CON CIPOLLA

faveIngredienti:

fave sbucciate 1 Kg,
cipolle bianche 2,
alici sott’olio 4,
limone biologico,
brodo vegetale q.b.,
sale e pepe,
olio e.v.o.

Dopo avere sbucciato le fave, se già sono troppo grosse eliminate anche la pellicina, lavate e versatele in una padella dove avete fatto già sciogliete le 4 alici in un poco di olio. Fatele girare qualche minuto, salate pepate e aggiungete un poco di brodo vegetale, coprite e fate cuocere. A cottura ultimata grattugiate la scorza del limone e servite.

STECCO DI PUNTINI

palline al cioccolatoIngredienti:
2 confezioni di biscotti al cioccolato
1 cucchiaio abbondante di crema al cioccolato
250 g di cioccolato bianco (qualità economica si scioglie meglio)
granellini di zucchero colorati
bastoncini in legno o in plastica

Versate nel mix i biscotti e frullate: 20 sec. Aggiungete la crema di cioccolato e impastate, finchè non diventa una bella palla (altrimenti aggiungete un altro cucchiaio di crema). Formate delle palline aiutandovi con le mani e disponetele su un vassoio coperto di carta forno. Mettete a riposare in freezer per 15 minuti. Sciogliete al microonde il cioccolato bianco ottenendo una crema liscia. Prendete degli stecchi, intingete la parte appuntita nel cioccolato fuso in modo da fare da colla e infilzate le palline. Una volta inseriti tutti gli stecchi nelle palline, intingetele nel cioccolato e subito nei granelli di zucchero colorati. Disponete gli stecchi in un vasetto pieno di palline di zucchero, fagioli, qualcosa che lo renda stabile in modo che riposino e metteteli nel congelatore, finché non si saranno rassodati.

LA LISTA DELLA SPESA

fave sbucciate 1 Kg, cipolle bianche 2, alici sott’olio 4, limone biologico, brodo vegetale q.b., ricotta vaccina 400 g, pecorino dolce grattugiato 200 g, basilico, menta, prezzemolo, finocchietto,  maggiorana, peperoncino, olive verdi, farina di mais tipo fioretto120 g, latte 100 g, parmigiano grattugiato 2 cucchiai, piselli 60 g, carote 2, zucchine 2, cipolla 1, lievito in polvere 1 bustina, semi di papavero, 2 uova, limone non trattato1, 2 confezioni di biscotti al cioccolato, 1 cucchiaio abbondante di crema al cioccolato, 250 g di cioccolato bianco, granellini di zucchero colorati, bastoncini in legno o in plastica,
Cecilia Puleo

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STECCO DI PUNTINI

palline al cioccolatoIngredienti:
2 confezioni di biscotti al cioccolato
1 cucchiaio abbondante di crema al cioccolato
250 g di cioccolato bianco (qualità economica si scioglie meglio)
granellini di zucchero colorati
bastoncini in legno o in plastica

Versate nel mix  i biscotti e frullate: 20 sec. Aggiungete la crema di cioccolato e impastate, finchè non diventa una bella palla (altrimenti aggiungete un altro cucchiaio di crema). Formate delle palline aiutandovi con le mani e disponetele su un vassoio coperto di carta forno. Mettete a riposare in freezer per 15 minuti. Sciogliete al microonde  il cioccolato bianco ottenendo una crema liscia. Prendete degli stecchi, intingete la parte appuntita nel cioccolato fuso in modo da fare da colla e infilzate le palline. Una volta inseriti tutti gli stecchi nelle palline, intingetele nel cioccolato e subito nei granelli di zucchero colorati. Disponete gli stecchi in un vasetto pieno di palline di zucchero, fagioli, qualcosa che lo renda stabile  in modo che riposino e metteteli nel congelatore, finché non si saranno rassodati.
Cecilia Puleo

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SFORMATINI CON PISELLI

pisellifarina di mais tipo fioretto120 g
olio d’oliva 50 g, latte 100 g
parmigiano grattugiato 2 cucchiai
piselli 60 g, carote 2
zucchine 2, cipolla 1
lievito in polvere 1 bustina
semi di papavero
2 uova, limone 1

Portate ad ebollizione in un tegame dell’acqua salata dove farete sbollentare per qualche minuto i piselli. Scolateli e versarli in una ciotola dove grattugerete le carote e le zucchine (solo la parte verde) condite il tutto  con 2 cucchiai di olio, 1 cucchiaio di aceto. A questo punto aggiungete tutti gli altri ingredienti e mescolate bene per qualche minuto per amalgamarli. Distribuite l’impasto in stampini di  silicone (che non necessitano di essere oliati) spolverate di semi di papavero ed infornate per 20/25 minuti a 170°.
Cecilia Puleo

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PALLINE DI RICOTTA AL VERDE

palline verdiricotta vaccina 400 g
pecorino dolce grattugiato 200 g
basilico, menta, prezzemolo, finocchietto,  maggiorana
peperoncino
olive verdi
sale.

Lavare tutte le erbe, tamponarle e tritarle finemente. In una ciotola mescolare la ricotta insieme al pecorino, salare, aggiungere peperoncino a piacere e le olive tritate finemente,  fare delle palline e rotolarle nelle erbe. Disponete le palline in un piatto da portate e tenere in frigo fino al momento di servirle con del pane nero tostato.

Cecili Puleo

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FAVETTE CON CIPOLLA

faveIngredienti:

fave sbucciate 1 Kg,
cipolle bianche 2,
alici sott’olio 4,
limone biologico,
brodo vegetale q.b.,
sale e pepe,
olio e.v.o.

Dopo avere sbucciato le fave, se già sono troppo grosse eliminate anche la pellicina, lavate e versatele in una padella dove avete fatto già sciogliete le 4 alici in un poco di olio. Fatele girare qualche minuto, salate pepate e aggiungete un poco di brodo vegetale, coprite e fate cuocere. A cottura ultimata grattugiate la scorza del limone e servite.
Cecilia Puleo

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