Archivi del mese: settembre 2014

I diti in pasta

altAkuUGo9cYTnfWKYH_38mEr0IlcR9EMVQKOHtkAOxXgqbSono finiti i tempi in cui la cucina non era “posto da bambini” e se qualcuno ne varcava la soglia, un urlo lo fulminava all’istante: “Fuori da qui” (dopo trent’anni sento ancora nelle orecchie la voce di Nana, indimenticabile custode del focolare di mia nonna). Oggi che la cucina home made imperversa e tutti si improvvisano chef, aprono blog per pubblicare le loro ricette, trasformano i loro salotti in ristoranti occasionali (vedi www.gnammo.it), ecco che ai fornelli si affaccia con gran soddisfazione una nuova categoria: i bambini. Non i piccoli adulti stile Master Chef junior, ma i piccoli piccoli che da poco parlano e gestiscono bene la propria manualità. Cuochetti dai tre agli otto anni che ultimamente,  grazie all’intuizione di qualche fine conoscitore dell’infanzia, affollano corsi di cucina ad hoc in asili e ludoteche. La scoperta la facciamo all’Auditorium della capitale nell’ambito della manifestazione Taste of Roma (18-21 settembre). Qui, già dalla precedente edizione, i genitori intenzionati a gustarsi pranzi, cene o anche solo assaggi a cinque stelle, avevano la possibilità di lasciare i pargoli all’Area Kids, dove tra scivoli ed altalene, in un apposito stand venivano organizzati corsi di cucina per bambini. Promotrice e organizzatrice, Maria Teresa Esposito, giovane mamma di tre bimbi che già da due anni si è riaffacciata al mondo del lavoro grazie a quest’idea innovativa: aprire le porte della cucina ai più piccoli. Un’idea che decisamente funziona se anche i più scatenati (e parlo per esperienza personale), davanti alla possibilità di mettere “i diti in pasta” e creare qualche piatto tutto loro, si siedono e si impegnano. “I diti in pasta” (vedi l’omonima pagina facebook) è il nome dell’attività messa su da Maria Teresa partendo dalla propria esperienza quotidiana (“i miei figli adorano aiutarmi in cucina”) e avviata in una ludoteca del quartiere africano, a Roma. Enorme il successo dei corsi organizzati e oltre 40 le ricette realizzate con i bambini. Corsi che, come spiega la promotrice, non vogliono insegnare ai bambini a cucinare, ma solo accostarli in modo divertente e creativo al mondo del cibo, facendo imparare loro tante cose nuove. Naturalmente, in massima sicurezza. Una formula che funziona anche in occasione di feste e festeggiamenti (basta con i soliti animatori!) e da tener presente in vista dei lunghi pomeriggi invernali!

Silvia Gusmano
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Gostilna Pri Bizjaku

SAM_2393Ai piedi del possente monte Storži e al centro del piccolo villaggio di Upper Bianco, nella provincia di Kranj, trovate la gostilina di Pr ‘Bizjak. Al riparo dal traffico cittadino e immersa nel verde, Pr ‘Bizjak offre un ambiente magnifico con viste meravigliose sulle montagne e un incantevole giardino. L’esuberanza di Rudy (il proprietario) vi cattura immediatamente, ma chi porta i pantaloni in casa è la moglie, VeroniKa, mirabile cuoca: una donna dolcissima ed energica che gestisce il giardino di casa con lattuga, erbe, carote, porri, pomodori, zucchine con le quali prepara le sue prelibatezze. Quando ha del tempo libero va a caccia di daini, cinghiali e cervi e raccoglie nel giardino frutti di sambuco con il quale fa un liquore servito con il dolce a fine pasto. Insomma una donna dalle mille risorse. Dal canto suo anche il marito offre un ottimo servizio, ti accoglie con cestino di pani diversi, che ti descrive uno ad uno, fatti con cipolla, vino o frutta secca, tutti rigorosamente fatti in casa. Rudy ti ricorda in continuazione e fino all’esasperazione che “qui niente è normale”, perché tutto è speciale, fatto con amore e di qualità migliore. Il cibo è delizioso e il menu ricco di piatti tradizionali sloveni. Il nostro menù? Indimenticabile: Fiori di zucca ripieni con zucchine, riso e erbe aromatiche, appena soffritti e serviti su un letto di purè di patate con pezzettini di prosciutto alla brace e semi di zucca; pollo croccante, ripieno di asparagi servito su pesto di erbette e verdurine al vapore; il Bizjakovo spiedo con filetto di manzo, di maiale e di vitello, servito con purè di patate e verdure grigliate. Alla fine una coppa di fragole con pepe, servite calde con all’interno un fresco gelato alla vaniglia e una fetta di torta di mirtilli (skutno). Assolutamente da non perdere!

Zgornja Bela 20 | 4205 Preddvor, Kranj 4205 Preddvor, Slovenia
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La torta di Bled

SAM_2272due fogli di pasta sfoglia per dolci rettangolare, 200 ml di panna montata, 3 uova, 120 g di zucchero a velo, una bustina di vanillina, 75 g di farina di grano duro, 550 ml di latte, rum, 1 foglio di gelatina (colla di pesce), zucchero semolato

Mettere i fogli di pasta sfoglia su un foglio di carta forno bucherellare bene con una forchetta e spolverizzare bene con zucchero semolato, metterli in forno a 200° fino a che saranno ben dorati. Mettere sul fuoco 500ml di latte con la bustina di vanillina. Separare gli albumi dai tuorli. In una ciotola mettere i tuorli con metà dello zucchero e sbattere fino a raggiungere un composto spumoso e chiaro. Aggiungere la farina e 50ml di latte. Versare il composto nel latte caldo, rimetterlo sul fuoco mescolando sempre fino ad ottenere una crema consistente. Togliere dal fuoco, e aggiungere gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l’alto. Posizionare un primo strato di pasta sfoglia su un vassoio mettere sopra uno strato uniforme di crema, mettere in frigo per mezz’ora. Mettere a mollo la colla di pesce in acqua fredda, strizzarla e scioglierla con un cucchiaio di rum appena scaldato. Montare la panna e aggiungere la gelatina sciolta. Riprendere la torta dal frigo, mettere uno strato con la panna montata, livellando bene. Coprire con la sfoglia restante. Conservare in freezer per circa un’ora. Dividerla in quadrati e spolverizzarla con abbondante zucchero a velo.

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La cucina slovena

SAM_2211La cucina slovena è deliziosa e sorprendente. La Slovenia è un Paese piccolo ma in cucina le contaminazioni con i paesi confinanti sono molte danno origine a piatti con grande varietà di cibi e di gusti. Troviamo diversi primi piatti come i likrofi, ravioli con ripieno di patate lesse e pancetta, conditi con il sugo dell’arrosto, i gnocchi fatti con patate o semolino o con un impasto di pane bagnato che ricorda vagamente i canederli del vicino Trentino. Le zuppe, quella di funghi porcini, non manca mai, o il brodo di carne con i tagliolini, sempre ottimo. E poi carne e pesce stufati o alla griglia, sempre accompagnati da ottime verdure e patate. Tra i prodotti più famosi troviamo la salsiccia carniola, la specialità della cucina slovena,  tutelata dall’indicazione geografica protetta. Soda, croccante e succosa con l’aroma tipico della carne suina salata, stagionata  e leggermente affumicata, rappresenta un simbolo del patrimonio sloveno. Per i dolci ci vorrebbe un capitolo a parte, tutti buonissimi come la potica, con ricotta e noci, e la prekmurska gibanica, dolce ricchissimo di calorie, fatto con miele, noci, frutta secca e semi di papavero. I dolci sono in grande varietà, ogni piccolo paesino ha il suo dolce tipico, con tanto di museo del dolce che ne racconta la storia, come a Radovljica dove verrete sedotti dall’inebriante profumo dei genuini “lectovo srce” (prelibatezze al pane di miele a forma di cuore). Tra tutte le varietà di dolce, vince la torta di Bled (vedi la ricetta), nata dopo la seconda guerra mondiale è diventata la principale specialità gastronomica di Bled, una vera poesia di pasta sfoglia croccante ripiena di crema alla vaniglia e panna montata. Per provare tutte le varianti locali della cucina slovena, è consigliabile approfittare dell’offerta delle le gostilne, trattorie locali prevalentemente a gestione familiare che offrono un interessante viaggio enogastronico tra sapori genuini e robusti, la migliore: Gostilna Pri Bizjaku (…leggi la recensione).
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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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