Archivi del mese: aprile 2014

Lavoratori! Si può ancora festeggiare?

primo-maggio-anche-google-celebra-la-festa-dei-lav-1Si avvicina la stagione dei pomodori e tornano gli schiavi. A quasi un quarto di secolo dal film Pummarò di Michele Placido nel 1990, nulla è cambiato. Nulla di nuovo sulla tracciabilità di chi lavora i  prodotti e sulle filiere della grande distribuzione. Non è stato inserito nell’ordinamento penale il reato di caporalato e non c’è stato nessun inasprimento nei confronti dei caporali. Un comportamento criminale ancora oggi punito solo in caso di flagranza di reato e con una sanzione amministrativa di 50 euro per ogni lavoratore. Lavoratori sottopagati nella maggior parte migranti, ridotti in condizioni che spesso superano il concetto di schiavitù. Li abbiamo visti e rivisti nelle trasmissioni di Report e nelle inchieste di Riccardo Iacona, dalle arance di Rosarno ai pomodori di Foggia. Li abbiamo visti nelle produzioni internazionali come la trasmissione di France 2, con «Les recoltes de la honte», i raccolti della vergogna, dove si ripercorre la filiera di broccoli e pomodori, partendo da un’azienda di distribuzione in Veneto. Un viaggio proseguito nelle campagne del foggiano tra migranti costretti a vivere in baraccopoli improvvisate, senz’acqua, costretti a lavorare gratis per ripagarsi il viaggio, tra la fame e le angherie caporali. Un reportage che ha indignato l’Europa, tanto da boicottare i prodotti italiani presenti sugli scaffali dei supermercati europei. Ultimo, ma solo in ordine di tempo “Schiavi. Le rotte di nuove forme di sfruttamento” il film-inchiesta sul fenomeno dei migranti realizzato da Stefano Mencherini, giornalista indipendente e regista Rai, e coprodotto da Flai-Cgil Nazionale insieme alla Less onlus di Napoli. Negli ultimi anni la crisi che ha colpito l’Europa invece di colpire più incisivamente gli evasori registra un aumento di illegalità, che va dall’evasione contributiva all’uso improprio dell’apprendistato e al sottoinquadramento, fino all’utilizzo totale del  lavoro nero, in Italia nella stragrande maggioranza dei casi, ma anche in Germania, come hanno testimoniato recentemente i lavoratori rumeni, assoldati nelle fattorie tedesche che producono le carni di maiale. Un quarto di secolo da ripercorre per continuare a parlarne, per continuare a denunciare. Per chiederci se non sia il caso di camminare e manifestare insieme a loro, perché la nostra battaglia di civiltà deve essere: cibo migliore ma soprattutto più diritti per tutti. Camminare e manifestare insieme a loro è un dovere, è rispetto della dignità umana, nostra e delle persone che lavorano nel nostro Paese.

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Linguine al fumo croccanti

linguine in crosta1/2 kg di linguine, 50g di burro, una scatola di piselli surgelati, una cipolla piccola, 500g di pelati, 100g di pancetta, 100g di parmigiano, 100g di prosciutto cotto, una provola affumicata da 200g, una mozzarella da 150g, 3 uova

Fate il sugo con il piselli rosolando appena la cipolla con la pancetta tagliata molto finemente e aggiunge i pelati sminuzzati e i piselli, regolate di sale e pepe e cuocete per circa 30 minuti. Cuocete le linguine e scolatele molto al dente. Conditele con burro e parmigiano . Unite il sugo di piselli, unite il prosciutto cotto a pezzettini. Mescolate bene. Disponete in una teglia metà della pasta condita. Aggiungete sopra la provola e la mozzarella a pezzetti e 2 uova sode a fettine. Coprite con l’altra metà di tagliolini. Spolverate con un cucchiaino di parmigiano e, prima di porre la teglia nel forno, spennellate su tutta la superficie un uovo battuto con un pizzico di sale. Cuocete in forno a 200° per 15 minuti e poi accendete il grill, finché le linguine non risulteranno dorate e croccanti.

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IL MONDO DI LIBERA TERRA

Libera Terra nasce con l’obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie per ottenere prodotti di alta qualità attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona. Inoltre, svolge un ruolo attivo sul territorio, coinvolgendo altri produttori che condividono gli stessi principi e promuovendo la coltivazione biologica dei terreni. La mission del progetto Libera Terra è dare dignità ai territori caratterizzati da una forte presenza mafiosa, attraverso la creazione di aziende cooperative autonome, autosufficienti, durature, in grado di dare lavoro, creare indotto positivo e proporre un sistema economico virtuoso, basato sulla legalità, sulla giustizia sociale e sul mercato.

Penne integrali con pomodorini gratinati

Penne integrali con pomodorini gratinati400 g di penne integrali, 400 g di pomodorini di Pachino, 100 g di rucola, 50 g di ricotta salata, 1 cucchiaio di pecorino grattugiato, 2 cucchiai di pangrattato, aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

Lavare con cura i pomodorini e tagliarli a metà. Aggiungere al pangrattato mezzo spicchio d’aglio sminuzzato finemente, 1 cucchiaio di pecorino, 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva. Rivestire una teglia con la carta da forno, sistemarvi i pomodori con la parte tagliata verso l’alto, regolare di sale e pepe, ricoprire con il composto di pangrattato e mettere nel forno con il grill acceso per 10 minuti circa, fino a quando non saranno ben dorati. Nel frattempo lavare la rucola, asciugarla e tagliarla finemente, grattugiare la ricotta a lamelle. Scolare la pasta al dente. Condire la pasta con i pomodorini, la rucola e alla ricotta, mescolare bene in modo da distribuire uniformemente tutti gli ingredienti. Decorare infine con qualche foglia di rucola e qualche scaglia di ricotta e servire subito.

Coniglio con carciofini e pomodorini

coniglio con carciofi e pomodoriniun coniglio di circa un chilo pulito,
una confezione di carciofini sott’olio,
mezza confezione di pomodorini sott’olio,
un mazzetto di aglio fresco, 10 olive nere,
un bicchiere di vino bianco secco,
olio extra vergine di oliva e sale

Ricetta per 4 persone,
tagliate il coniglio, in piccoli pezzi, lasciatelo in acqua e mezzo bicchierino d’aceto per un’ora. Scolatelo e sistematelo in un tegame senza acqua e cucinate a fiamma bassa fino a quando tutta l’acqua sarà evaporata, aggiungete 4 cucchiai d’olio un trito di aglio, fate rosolare e sfumate con il vino. Quando il vino è evaporato aggiungete i pomodorini, i carciofi e le olive, un paio di cucchiai di brodo caldo, fate insaporire 6/7 minuti e spegnete.

e per contorno una caponata

caponata

Le melanzane con cui viene realizzata questa Caponata sono coltivate nella piana di Catania senza l’utilizzo di alcuna sostanza di sintesi. La varietà violetta seta è particolarmente indicata grazie alla tenera consistenza e al gusto delicato.

Arricchita con salsa di pomodoro fresco ed ortaggi mediterranei, avvolta in un delicato agrodolce, la caponata è un piatto tipico della gastronomia siciliana, simbolo della tavola nei giorni di festa.

Ottimo antipasto da servire a temperatura ambiente.

La Caponata di Melanzane di Sicilia Libera Terra è il frutto del lavoro delle Cooperative che gestiscono le terre confiscate alle mafie e degli agricoltori del sud Italia che ne condividono il progetto di riscatto

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Penne integrali con pomodorini gratinati

Penne integrali con pomodorini gratinati400 g di penne integrali, 400 g di pomodorini di Pachino, 100 g di rucola, 50 g di ricotta salata, 1 cucchiaio di pecorino grattugiato, 2 cucchiai di pangrattato, aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

Lavare con cura i pomodorini e tagliarli a metà. Aggiungere al pangrattato mezzo spicchio d’aglio sminuzzato finemente, 1 cucchiaio di pecorino, 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva. Rivestire una teglia con la carta da forno, sistemarvi i pomodori con la parte tagliata verso l’alto, regolare di sale e pepe, ricoprire con il composto di pangrattato e mettere nel forno con  il grill acceso per 10 minuti circa, fino a quando non saranno ben dorati. Nel frattempo lavare la rucola, asciugarla e tagliarla finemente, grattugiare la ricotta a lamelle. Scolare la pasta al dente. Condire la pasta con i pomodorini, la rucola e alla ricotta, mescolare bene in modo da distribuire uniformemente tutti gli ingredienti. Decorare infine con qualche foglia di rucola e qualche scaglia di ricotta e servire subito.

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Coniglio con carciofini e pomodorini

coniglio con carciofi e pomodoriniun coniglio di circa un chilo pulito,
una confezione di carciofini sott’olio,
mezza confezione di pomodorini sott’olio,
un mazzetto di aglio fresco, 10 olive nere,
un bicchiere di vino bianco secco,
olio extra vergine di oliva e sale

Ricetta per 4 persone,
tagliate il coniglio, in piccoli pezzi, lasciatelo in acqua e mezzo bicchierino d’aceto per un’ora. Scolatelo e sistematelo in un tegame senza acqua e cucinate a fiamma bassa fino a quando tutta l’acqua sarà evaporata, aggiungete 4 cucchiai d’olio un trito di aglio, fate rosolare e sfumate con il vino. Quando il vino è evaporato aggiungete i pomodorini, i carciofi e le olive, un paio di cucchiai di brodo caldo, fate insaporire 6/7 minuti e spegnete.

caponata

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Uova…da giocare

Easter arrangement  4Di tante usanze made in Usa che abbiamo fatto nostre con eccessivo entusiasmo, la caccia pasquale alle uova, è decisamente la più divertente. È fuori dalla logica del consumismo che accomuna altre tradizioni (da Halloween a San Valentino) e richiama lo spirito autentico del gioco: divertirsi con poco, coinvolgendo tutti. Basta infatti che una mamma o un papà volenterosi il sabato santo nascondano uova colorate per tutta casa (gli americani lo fanno in giardino, ma quanti di noi ne hanno uno?) e il giorno dopo, finito il pranzo, chiedano a grandi e piccoli di trovarle e raccoglierle in tanti cestini. L’importante è fomentare un po’ la competizione formando delle squadre, promettendo ai vincitori quantità industriali di cioccolato, assegnando alle uova nascoste valore e punteggio diversi a seconda ddsc05433[1]el colore o di altri criteri. Le varianti sono infinite. Si possono usare gli ovetti di cioccolata, ma di regola andrebbero preparate nei giorni precedenti, magari con l’aiuto dei bambini, uova variopinte, secondo una delle mille tecniche possibili: dipinte o immerse in acqua colorata, decorate a decoupage o con fili d’erba, coperte di adesivi o di brillantini. E la tradizione dell’uovo colorato ci riporta subito in Europa e in particolare alla Pasqua ortodossa. La Romania, ad esempio, è famosa per questa usanza secolare e in alcune zone – la Bucovina in primis – laboratori specializzati realizzano dei veri e propri capolavori: uova sode rosse, gialle, verdi e azzurre, uova decorate con sagome di carta o foglioline di verdura (di solito a forma di croce), uova dipinte a mano, con colori vegetali, mescolati alla cera calda e uova impreziosite da raffinati motivi ornamentali: uccelli, animali, simboli e scene bibliche. Quelle fatte in casa, poi, sono destinate al tradizionale “combattimento” del giorno di Pasqua. Finito il pranzo, infatti, ciascuno impugna il proprio uovo lasciando scoperta la parte appuntita e lo fa cozzare contro le uova di parenti e amici, con il botta e risposta: “Cristo è risorto” – “Davvero è risorto”. Il proprietario dell’uovo meno danneggiato sarà preservato da malanni e malattie.
Quale augurio migliore per il giorno di Pasqua?

Silvia Gusmano

Giochi-bambini-uova-di-Pasqua[1]

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Pane e Sarde

paneun etto e mezzo di sarde sotto sale, farina, olio per friggere, 15 peperoni rossi lunghi secchi (detti anche a corna di capre)

Dissalare le sarde in acqua, asciugarle, infarinarle e friggerle in olio bollente. A parte, friggere i peperoni secchi girandoli rapidamente. Dopo cotti salarli leggermente. Servire fra due fette di pane casereccio tagliate sottili, insieme alle sarde.

NB: le sarde, così fritte, sono buonissime anche sminuzzandole in un piatto con una forchetta, condite con olio extravergine e spalmate su fette di pane casereccio.

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Antesignani del brunch: la colazione di Pasqua

pasqua

I romani tendono ad accaparrarsi la tradizione della colazione di Pasqua, a colpi di coratella, corallina e carciofi. Ma quella tradizione in effetti è diffusa in tutt’Italia ed è legata a un rito religioso che rappresenta la fine del digiuno quaresimale e la celebrazione del ritorno alla vita. Una colazione allegra, colorata e piena di sorprese, dolci e salate che coinvolge tutti cattolici praticanti e non. Io la ricordo nella casa di campagna della nonna, con un misto di ansia e felicità. Nonna si alzava alle sei, indossava il vestito della festa -comunque nero come tutti gli altri giorni-, metteva una bottiglietta vuota in borsa e, rigorosamente a digiuno, andava in paese per la messa delle sette. Il parroco durante la celebrazione benediceva l’acqua in una vecchia conca di rame e alla fine della celebrazione iniziava la distribuzione. Tutte le vecchiette, fazzoletto in testa e bottiglietta in mano si mettevano in fila e con un mestolino prendevano la loro razione di acqua benedetta. Tornata a casa nonna, mi chiamava e iniziavamo ad apparecchiare con la tovaglia bianca di fiandra, poi mi mandava a raccogliere qualche rosa e le uova fresche nel pollaio. Il cestino con i fiori e le uova fresche al centro del tavolo, e poi: pizza. formaggio, salame, uova sode colorate, pere tagliate a spicchi con il pecorino e il primosale, fiadoni, frittata con i carciofi, pizza con la ricotta, neole, spianata dolce e parrozzo. Non ricordo quanti schiaffi ho preso sulle mani, mentre spizzicavo apparecchiando, non si poteva toccare nulla. Quando tutti erano presenti, nonna apriva la borsetta tirava fuori l’acqua benedetta, si faceva il segno della croce e spruzzava una goccia per ogni piatto: ora si può mangiare. E poi buona Pasqua a tutti!

Ivana

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Melanzane e alici

melanzane e alicidue melanzane, una confezione di sottilette, un vasetto di alici sott’olio, 10 pomodorini piccadilly, un mazzetto di basilico, olio e sale

Lavate i pomodorini e tagliateli a fettine. Lavate le melanzane e tagliatele a fette rotonde da un centimetro e mezzo, cospargetele di sale e lasciate riposare per un paio d’ore, posi sciaqquatele e strizzatele. Mettete della carta forno su una teglia e adagiate le fette di melanzane  senza sovrapporle. Irrorate con un filo d’olio e infornate a 180° per 20 minuti. Tiratele fuori dal forno e mettete sopra ogni fetta due o tre fettine di pomodoro, una foglia di basilico, un pezzetto di sottiletta e sopra un alice. Infornate fino a che il formaggio non comincia a sciogliersi.

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Zucchine e provola impacchettate

FAGOTTINI DI PASTA FILLO CON ZUCCHINE E PROVOLAuna confezione di pasta fillo, 3 zucchine, 2 fettine di provola affumicata, 1 uovo, 1 spicchio di aglio, olio extra vergine di oliva, sale, origano, peperoncino

Lavate le zucchine, spuntate le estremità, asciugatele e tagliatele a fiammifero. In una padella mettete le zucchine, l’olio, lo spicchio d’aglio, il peperoncino, spolverate con l’origano e aggiustate di sale e pepe. Cuocete a fuoco vivace per circa 10 minuti. Tagliate la provola a cubetti. Prendete degli stampini di alluminio tipo quelli per i muffin, imburrateli, foderateli con 2 veli di pasta fillo, precedentemente spennellati con un filo d’olio, farciteli con un cucchiaio abbondante di zucchine e qualche cubetto di provola. Chiudeteli, spennellateli con l’uovo, precedentemente sbattuto con un pizzico di sale. Infornate a 200° per 15 minuti, anche più, devono essere ben dorati.

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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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