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Budino di Patata dolce, Physalidis e miel di Physalidis e Arancia

Cari amici di MadamaRicetta, vi propongo questa mia ricetta che forma parte della mia linea “Ande e Mediterraneo” felice di poter diffondere i prodotti della bio diversità peruviana andina.
Elsa

budino di patata dolce

La patata dolce e una radice tuberosa ricca di antiossidanti, vitamina A, C, potassio, ferro, amido, baso livello di glucosio e altamente digeribile.

Il Physalidis, Arquingengis, Capuli, Uvilla etc,
piccolo albero peruviano conosciuto degli Inca, grande energetico naturale, possede l’acido ascorbico e le vitamine A, C, e del complesso B, il Fosforo, raccomandato ai diabetici.

Ho creato questa ricetta unendo sapori e propieta di prodotti di origine andino peruviano che posiamo trovare sui mercati italiani.

Una ricetta molto semplice e dai risultati sorprendenti: la bagna dello squisito siroppo di miele di Physalidis e Arancio  lo rende gustosisimmo.

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Budino di Patata dolce, Physalidis e miel di Physalidis e Arancia

Ingredienti
2 tazze e 1/2  di patata dolce gialla già bollita e fatta purea (passato per un passino fino), tazza di zucchero grezzo, 1 tazza di crema di latte, una grattata di arancio, 2 cucchiaiate di fecola di patate, 2 uova
Preparazione
Unire le uova a lo zucchero con una frusta fino che diventerà schiumoso, incorporare la crema di latte dove previamente si ha sciolto la fecola di patate è per ultimo il pure di patate dolce formando una crema omogenea.

Imburrare e infarinare uno stampo 24 cm, versare il composto e portare in forno preriscaldato a 180° per 40′, si possono fare anche in mono porzione, il tempo di cottura delle mono porzioni è di 30′.

Miele di Physalidis e Arancio
1 tazza di Physalidis, 1 tazza di succo di arancio, 1/2 tazza di zucchero grezzo, cannella, 2 chiodi di garofano

Preparazione
Frullare Physalidis e succo di arancio unire la cannella e il chiodo di garofano portare a bollore e cuocere a fuoco baso per 25′, fino a che assuma una consistenza densa e lucida e versare lo sciroppo caldo sul budino tiepido.

Elsa Javier in Piacentini
Chef Etno- Gastronoma

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rotolini annidati di salmone

nidi di salmone8 fette salmone affumicato, 8 fette pancarrè integrale, 60 g formaggio cremoso, 1/2 limone succo di limone, 1 ciuffo prezzemolo, paprica, pepe, zenzero

Lavorate in una ciotola il formaggio, aggiungendo il prezzemolo lavato, asciugato e tritato finemente e una grattatina di zenzero. Eliminate la crosta dalle fette di pancarrè e spalmatevi sopra il formaggio. Mettete le fette su un piano appena inumidito con dell’acqua e mettetevi sopra il salmone insaporito con una macinata di pepe e qualche goccia di succo di limone. Arrotolate le fette su se stesse in modo da formare otto rotolini cilindrici che avvolgerete ben stretti in un foglio di pellicola trasparente. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Prima di servire eliminate la pellicola, passate i rotolini nella paprica facendo in modo che aderisca uniformemente e tagliateli infine a tocchetti nel senso della larghezza.

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nidi di spaghetti

nido240 g spaghetti, 2 grossi pomodori maturi, 150 g mozzarella di bufala, 1 rosso uovo, 30 g provolone grattugiato, aglio, olio di oliva, basilico, sale e pepe

In una padella rosolate l’aglio con l’olio, aggiungete un pomodoro a pezzetti e cuocete a fiamma vivace per 5 minuti. Lessate gli spaghetti e scolateli molto al dente conditeli con il pomodoro, il  provolone grattugiato e unite un rosso d’uovo. Prendete degli stampi da plum-cake, ungeteli e sistemateci una forchettata di spaghetti ben arrotolata, infilate al centro un cubotto di mozzarella e sopra il pomodoro crudo spellato e tagliato a pezzetti, irrorate con dell’olio a filo. Passate sotto il grill per 3/4  minuti. Servite con la qualche foglia di Basilico. Se volete una nota croccante prima di irrorare d’olio spolverizzate con del pangrattato.

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Un Branzino nel nido

branzinoun branzino (squamato e sfilettato dal pescivendolo), una mozzarella, 10 olive taggiasche, un cucchiaio di pesto.

Prendere un filetto di branzino, batterlo tra due fogli di carta da forno oliati. Spalmare sul filetto un po’ di pesto e mettere al centro la mozzarella a fettine, le olive denocciolate qualche pinolo. Arrotolarlo tipo involtino e avvolgerlo nella carta da forno (la stessa usata per battere il filetto), fermare con spago da cucina e passare in forno per 7/10 minuti a 200°. Togliere la carta e servire tagliato a rondelle con una dadolata di verdure al vapore condite con olio e qualche goccia di limone.

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coppetta di cioccolato con sciroppo di arancia e granella di pistacchi

cioccolato all'aranciaGrattate la buccia di un arancia, solo la parte arancione, e spremete il succo. Cuocete il succo con 40 gr di zucchero e un cucchiaio di grand marnier finché non diventa uno sciroppo abbastanza denso. In un pentolino scaldate 3dl di latte con 1 cucchiaio di amido di mais, rimestando bene senza formare grumi e portatelo a bollore. Aggiungete 200 gr di cioccolata fondente tagliata finemente, quando sarà bel sciolta spegnete. Servite la cioccolata divisa in 4 coppette, ricoprire con sciroppo di arancia e spolverizzate con i pistacchi tritati. E’ buona sia calda che fredda.
Se la volete più IN sostituite il latte con la panna, e sostituite l’amido di mais con un cucchiaio di cacao amaro

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Mazurkas

MazurkasDolce tipico dell’Ucraina, fatto di mandorle, che si cucina unendo il burro alle uova e alle mandorle tritate.

200 g Burro dolce, 4 Uova, 500 g mandorle tritate, 300 g Farina, 200 g Zucchero,  Marmellata

Unite il burro ammorbidito a temperatura ambiente con le uova fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungete le mandorle tritate. Aggiungete la farina un poco alla volta al preparato con lo zucchero. Stendete l’impasto in una teglia piccola, foderata di carta da forno e infornate a 175°. Cuocete per circa 20 minuti, quando è intiepidita cospargete con marmellata. Servire tagliata in quadrati non troppo piccoli.

 

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Holubtsi

holubtsigli  Holubtsi sono involtini di cavolo o verza, tipici della cucina ucraina invernale, spesso serviti accompagnati da una salsa di pomodoro.

1 Verza, 1 cipolla, 2 cucchiai Olio e.v.o, 500g manzo tritato,  200 g Carne di maiale tritata, 400 g Riso lesso, 300 g Passata di pomodoro, sale e pepe

Pulite la verza cercando di non rompere le foglie più grandi (circa 20) e sbollentatele in una pentola contenente abbondante acqua salata, lasciandolo cuocere per circa 3 minuti. Lessate poi il cuore della verza tagliata a striscioline, e mettetelo a scolare. Prendete la cipolla, tritatela finemente e fatela rosolare in una padella con 2 cucchiai di olio, aggiungete le carni e fate rosolare. Poi aggiungete il riso rimestate, regolate di sale e di pepe e fate cuocere per una 10 di minuti, aggiungendo del brodo caldo, se necessario. Prendete una cucchiaiata di preparato di carne su ciascuna foglia di cavolo, poi arrotolatela, ripiegate i bordi. In una teglia riempite il fondo con metà del cavolo tritato, aggiungete gli involtini e ricopriteli con le striscioline di verza. Coprite gli involtini con la passata di pomodoro e un po’ d’acqua e cuocete per 40 minuti.

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A KIEV CON KANDINSKY E A LETTO SENZA CENA

La grande porta di Kiev ¬1928Nella cucina di Madama Ricetta, amiamo cucinare sorseggiando un goccio di buon vino e con la musica in sottofondo o con la radio accesa teniamo spesso tra le stoviglie un libro o un giornale aperto; ci piace, ci ispira. Noi crediamo ancora che esiste uno stretto rapporto indissolubile tra gli uomini e le cose e soprattutto tra le cose e chi le ha fatte. Per questo, oggi nello spazio di Piatti e Pennelli, sentiamo l’urgenza di condividere la bellezza e l’attualità di questa meravigliosa opera di Wassily Kandinsky  “La grande porta di Kiev”.

Il russo Wassily Kandinsky, nasce a Mosca nel 1866, e dopo avere girato parecchio l’Europa e avere trascorso diversi anni tra  Germania e  Francia, torna nella sua città natale, ritenendo che le atmosfere russe siano per lui la sola fonte d’ispirazione. Egli  fu considerato il padre dell’astrattismo e da bravo musicista fece delle sue tele il suo personale pentagramma, riuscendo a  dipingere il suono dei  colori, a dare forma a timbri, toni e volumi propri dell’universo delle sonorità. Le sensazioni accese e le percezioni cromatiche intense che lo invadevano quando la  luce della sera cadeva sui tetti e sulle cupole di Mosca, provocavano in lui il desiderio di dipingere queste armonie cromatiche. Questi colori portavano in superficie la sua interiorità e come strumenti diversissimi, suscitavano in lui effetti di armonie. “Il sole fonde l’intera Mosca in un’unica macchia, che, come una tuba grandiosa, fa vibrare tutta l’interiorità, tutta l’anima, case, chiese rosa, lilla, gialle, bianche, azzurre, verde pistacchio, rosso fiamma, i prati di un verde crudele, gli alberi dal brontolio più profondo o la neve che canta con mille voci o l’allegretto dei rami spogli, l’anello rosso, rigido, muto delle mura del Cremlino e al di sopra, tutto dominando come un grido di trionfo, come un alleluia dimentico di se, la linea bianca, lunga, delicatamente forte del campanile di Ivan Weliky. Dipingere quest’ora, era per me la fortuna più impossibile e più alta per un artista.” Wassily Kandinsky.

Luoghi e atmosfere violati nella più intima armonia, folgorati da ben altre luci e tumulti oggi entrano nelle nostre case e non ci ispirano per mettere su una cena,  non ci va di cucinare, ma solo di farci una tisana calda, per riscaldarci  il cuore, ferito e triste.

Cecilia Puleo

TISANA SCALDACUORE

Ingredienti: alloro, fiori di camomilla, stecca di cannella, semi di finocchietto, scorzetta d’arancia biologica, limone biologico  a fette, 1 quarto di mela, acqua, miele

Procedimento:
Mettete a bollire l’acqua in una pentolino in cui avrete messo 1 foglia bella grande di alloro, un cucchiaino di fiori di camomilla, la scorzetta d’arancio, un quarto di mela, mezza stecca di cannella e qualche seme di finocchietto. Spegnete dopo i primi bollori e lasciate in infusione coperta per 5 minuti, filtrate in una tazza in cui avrete messo una fetta di limone, dolcificate e bevete.

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Riso vialone nano con porcini e tartufo nero

riso al tartufo320 g di riso vialone nano, 1 l di brodo di cappone abruzzese, 200 g di funghi porcini freschi dell’Appennino, 60 g di tartufo nero dolce macinato in pasta, 60 g di burro fiordilatte, 80 g di parmigiano reggiano, 20 g di olio extravergine di oliva, un tartufo nero,

Per il brodo: Mezzo cappone abruzzese, 200 g di verdure da brodo (sedano, carote, cipolla, zucchina, patate eccetera), 3 l di acqua

Pulire bene il cappone e immergerlo  in acqua fredda insieme agli aromi.  Far bollire a fuoco vivo per cinque minuti,  schiumarlo e abbassare la temperatura del brodo fino a 88° (cioè quando sobbolle lentamente)  per almeno tre  ore,  far sobbollire sempre schiumando. Infine passare al passino e aggiustare di sale. Mettere in una casseruola il riso con l’olio, aggiungere il brodo di cappone poco alla volta, rigirare il riso che deve continuare a sobbollire, fino a cottura quasi ultimata.  Aggiungere i porcini tagliati a brunoise, il burro, il tartufo aggiustare di sale e pepe, quando e ben mantecato e saporito aggiungere formaggio grattugiato e finire di mantecare.

IlGattocherampica

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Risottata

risottataIn un unico piatto un tris di risotti veloci da realizzare

per il risotto:
600g di riso, una cipolla dorata, olio, brodo, burro, sale, parmigiano, vino bianco

Per le salse:
50g di gorgonzola a cubetti, una pera decana a cubetti, 5 gherigli di noce sbriciolati
100g di cicoria lessa e ben strizzata, tagliata finemente e ripassata in padella con aglio olio e molto peperoncino
200g di zucca cotta in padella con aglio e rosmarino, poi frullata insieme a 50g di robiola

Mettere in una pentola 2/3 cucchiai di olio e aggiungere la cipolla tritata finemente. Quando è ben bionda, aggiungere il riso tostare per qualche minuto e sfumare con del vino bianco. Quando è evaporato aggiungere il brodo due mestoli alla volta. Portare a cottura e mantecare con una noce di burro e del parmigiano. Dividerlo in tre parti ed aggiungere, ad una parte il gorgonzola a pezzetti, i dadini di pera e servire con e i gherigli di noce sbriciolati. Ad una seconda parte aggiungere la cicoria ripassata in padella, e alla terza parte la crema di zucca e robiola.

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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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