Food Art, ovvero anche l’occhio vuole la sua parte
Che la cucina sia una forma d’arte è verità acquisita da tempo, almeno per madamaricetta, ma che l’arte possa alimentarsi di cibo è una scoperta piuttosto recente. A tutti forse è capitato di commentare un piatto ben presentato o una confezione di dolci particolarmente bella (pensiamo ai classici coniglietti di cioccolata) con l’esclamazione: “che meraviglia, è un peccato mangiarlo!”. Salvo poi divorarli in cinque minuti. Nei ricordi di infanzia di ognuno inoltre sicuramente è archiviata l’immagine di una mamma, di una nonna o di una zia che perdono ore a decorare la torta di compleanno dei propri piccini. Si sono spinti tuttavia oltre i “cake designer” protagonisti, qualche mese fa, di un’inedita gara nell’ambito della Fiera di Genova. I dieci pasticceri selezionati hanno sorpreso gli ammiratori – ben prima degli assaggiatori – con torte artistiche ispirate ai temi più vari: natura e cartoni animati, fiabe e matrimoni. Complici la glassa, il cioccolato, lo zucchero e i canditi. Gli scettici si sono chiesti se dietro tanta splendida apparenza ci fosse anche la sostanza. Forse in alcuni casi no, ma in altri, sicuramente l’estetica non va a discapito del gusto. A titolo d’esempio citiamo l’artista-pasticcera romana Roberta Gesualdo i cui dolci capolavori sono tanto belli quanto buoni (http://www.finallycakes.com/): provare per credere. Pionieri del settore, ovviamente, gli americani che, dopo le ben note torte d’effetto (notissima la fortunata serie televisiva “il boss delle torte”) e i mitici cupcakes d’ogni forma e colore, hanno elevato al rango d’opera d’arte anche l’amato sandwich. Due famose fotografe – Tae Kitakata e Brittany Powel – si sono cimentate, infatti, in un singolare progetto, il Sandwich Artist, che riproduce “su fetta” i più famosi capolavori del Novecento: dagli schizzi maionese e ketchup ispirati a Pollock al Bacio di Klimt, nella variante insalata, senape e sottiletta, sino a Mondrian, Hirst, Duchamp e Christo. A ben vedere, si tratta della moderna interpretazione di un connubio antico e felice, quello tra cibo e arte. Un connubio che ha dato vita ad alcune delle tele più belle della storia dell’arte italiana e internazionale e che, da oggi, madamaricetta celebra con un’apposita rubrica: piatti e pennelli…perché anche l’occhio vuole la sua parte.
Silvia Gusmano
http://www.designaside.com/11208/portfolio/sandwich-artist
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