Ad Albenga terreni creativi e arte in serra

Gli antichi lo chiamavano locus amoenus, posto incantato che grazie alla sua bellezza, delizia lo spirito e accende la creatività umana. L’esempio più alto, nella letteratura italiana, lo offre Boccaccio che nel Decameron dà vita per i suoi novellieri, fuggiti dalla peste di Firenze, ad una cornice bucolica simile al paradiso terrestre. La rivisitazione più irriverente dei tempi moderni la troviamo invece nel film Tamara Drewe, dove la campagna inglese si trasforma per alcuni scrittori da Musa ispiratrice a scenario di torbide passioni. Nel mezzo, si colloca la felice intuizione di Terreni Creativi, Festival che porta l’arte nelle serre e sui campi coltivati di Albenga, nel cuore della Liguria. Il locus amoenus della kermesse, giunta alla sua terza edizione, sono infatti tre importanti aziende agricole della zona (Terra Alta s.r.l, CeRSAA e Aeffe Floricoltura): luoghi di lavoro protagonisti delle dinamiche economiche e sociali della provincia di Savona, che dal 6 all’8 agosto si trasformeranno in  suggestive scenografie per ospitare spettacoli e performances di vario genere. L’obiettivo è coniugare produzione artistica e produzione agraria, entrambe espressione del migliore spirito ingauno (da Album Ingaunum, antico nome della città, mutato dopo la sua conquista da parte dei Romani). Gli spettatori, in costante aumento negli anni passati, ascolteranno musica e assisteranno a spettacoli di teatro, danza o poesia tra filari di pomodori e vigneti, avvolti dal profumo di timo, salvia e basilico. Senza dimenticare il gusto. Tra una rappresentazione e l’altra (o parte integrante di esse) sono previste degustazioni di vini e prelibatezze rigorosamente a chilometro zero.

Nel cartellone, ideato dall’associazione Kronoteatro e patrocinato dalla Regione Liguria, il tema agricolo trova ampio spazio: dall’incontro intitolato “La Creatività della mozzarella” al racconto-canzone su “La solitudine dell’Ape”, tutto suona come un sentito ed inedito omaggio dell’arte alla Madre Terra. Grande attesa per gli appuntamenti con Gerry Delfino, personaggio di spicco della zona, che nel suo “Giardino Letterario”, altro locus amoenus contemporaneo, colleziona piante e alberi resi celebri dalla poesia di tutti i tempi: il limone di Montale, il rododendro di Goethe, l’arancio di Garcia Lorca, etc… Ospite della manifestazione anche il pluripremiato videomaker torinese Donato Sansone, con alcuni cortometraggi. E, in chiusura di ogni serata, spazio ai balli scatenati sulle note della musica occitana, mediterranea e balcanica, con i gruppi Banda Brisca, Movimento Unico Sud e Inconsueto Popolare. Tutte le informazioni su www.comune.albenga.sv.it o al numero 380 3895473.
Silvia Gusmano   

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