FUNGHI RIPIENI DI PASTA

Ingredienti per 4 persone
4  grossi funghi champignon
300 gr. di tagliolini freschi all’uovo
200 gr. di robiola
parmigiano grattugiato
1 spicchio d’aglio
sale, pepe nero
olio evo
limone
foglie di salvia
Preparazione:  Pulire i funghi con un canovaccio umido, staccare i gambi e passare le cappelle in forno per qualche minuto conditele con sale, pepe,  un filo d’olio e qualche foglia di salvia. Cuocete i tagliolini in acqua salata, scolarli  al dente, e ripassarli in una padella in cui avrete fatto prima  rosolare uno spicchio d’aglio, che toglierete subito dopo. Spegnere il fuoco e mantecare i tagliolini con la robiola, un po’ d’acqua di cottura, il parmigiano grattugiato, sale, abbondante pepe nero ed una generosa grattugiata di scorza di limone. Con la forchetta avvolgete i tagliolini formando dei nidi e poneteli sopra i funghi, date un’altra spolverata di grana grattugiato, passarli al grill per un paio di minuti e servire subito.
Cecilia
 
	                    
	                TORTA DI ZUCCA ROSSA
Ingredienti per 4 persone
300 gr di zucca rossa cotta rigorosamente al forno
300 gr di farina
50 gr. di fecola
3 uova
100 gr di burro
150 gr di zucchero
1 bustina di lievito
1/2 fiala essenza di mandorla
1 tazzina latte intero
150 gr cioccolato fondente al 70%
zucchero a velo.
Preparazione:  In una terrina montate il burro con lo zucchero fino a quando sarà diventata una crema omogenea, poi aggiungete i tuorli uno alla volta e lavorate ancora, poi la farina e la zucca con l’aroma di mandorla. Quando il composto sarà cremoso aggiungete il latte, il lievito e gli albumi montati a neve. Imburrate una teglia tonda ed infornate la torta a 180 gradi per 30 minuti. Una volta che si sarà freddata fate sciogliere la cioccolata fondente nel microonde a spargetela tipo glassa sulla torta.
Cecilia
 
	                    
	                SALSICCIA ALL’UVA
Ingredienti per 4 persone
500gr. di salsiccia
un grappolo di uva bianca
1 carota
1scalogno
vino bianco
sale e pepe
olio
Preparazione:  disponete in una teglia la salsiccia a ruota fissandola con degli stecchi lunghi, punzecchiatela, aggiungete un poco di acqua ed infornatela a 200° per circa 15 minuti. Intanto in una padella affettate finemente lo scalogno, soffriggetelo leggermente e aggiungete la carota grattugiata, sfumare con del vino, ed infine aggiungete gli acini di uva privi dei vinaccioli, regolate di sale e pepe, fate cuocere per qualche minuto e spegnere il fuoco. A questo punto tirate fuori la teglia dal forno, eliminate l’acqua di cottura della salsiccia, e cospargetela con il condimento all’uva, rimettete in forno a 250° e fate  gratinare, fino a quando si formerà una croccante crosticina.
Cecilia
 
	                    
	                CALCIONETTI

in dialetto locale LI  CAGG’NTT
ingredienti
500 gr. farina
olio extra vergine d’oliva e vino bianco, sale
gr. 300 castagne spellate
miele
1 cucchiaio cioccolato in polvere
cannella
150 gr. mandorle sgusciate e tostate
un pezzetto di cedro candito
1 arancia
caffè macinato
un bicchierino di rhum
Zucchero a velo
Meglio se fatto la sera prima per poi lasciare la pasta in frigo a riposare. Bollire le castagne, metterle nel mixer o passarle al passaverdure. Aggiungere alla purea di castagne ottenuta; le mandorle tostate e tritate; il cioccolato, un cucchiaio di miele, la cannella, il cedro candido a cubetti, la scorza d’arancia grattugiata, il bicchierino di rhum ed il caffè macinato. L’impasto deve risultare morbido e cremoso, se necessario aggiungere qualche cucchiaino di caffè ristretto. Per la pasta. Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro, e versare al centro due cucchiai di olio e due di vino, un pizzico di sale. Se necessario aggiungere qualche goccia di vino, la pasta deve venire abbastanza elastica ma non troppo morbida, in modo da ottenere poi una sfoglia molto sottile. Meglio se con una macchinetta per stendere la pasta. Ottenute delle strisce di pasta da circa 10 cm di altezza, mettere un cucchiaino di ripieno (la crema di castagne), distanziandoli di 5/6 cm. richiuderli premendo bene sui bordi e tagliarli con un taglia ravioli.Friggere i fagottini così ottenuti, scolarli su carta assorbente. Spolverare a piacere con zucchero a velo o cacao in polvere.
Gattocherampica
 
	                    
	                ANTICA ZUPPA D’ORZO E CASTAGNE MORBIDELLE
ingredienti per 4 persone
120gr castagne secche, già sbucciate
120gr orzo
1 zucchina grande
1 cipolla
brodo vegetale
un rametto rosmarino, una noce burro, sale, pepe, olio
La sera prima mettere in ammollo le castagne.
Prendere un tegame e mettere a rosolare la cipolla tritata con un filo di olio. Quando si sarà imbiondita, aggiungere l’orzo, farlo tostare per qualche minuto, quindi aggiungete il brodo vegetale. Aggiustare la zuppa con sale, pepe e un rametto di rosmarino. Aggiungere le zucchine tagliate a cubetti e le castagne, coprire con un coperchio e cuocere per un’ora circa, abbassando la fiamma al minimo. Se preferite una minestra che sia più “liquida”, aggiungete dell’altra acqua. Mantecare la zuppa con una noce di burro. 
MadamaRicetta
 
	                    
	                





 È noto: il modo migliore per conoscere una città è dimenticare la guida in albergo e perdersi nei suoi meandri. Sabato scorso ne ho avuto conferma a Dublino scoprendo, per caso, il mercato biologico di Meeting House Square. Infreddolite e deluse, con la mia compagna di viaggio, giravamo di prima mattina per Temple Bar, quartiere famoso per la vita notturna, ma decisamente poco interessante alla luce del sole. Soprattutto se il vento fischia forte e le mani si gelano nonostante i guanti. All’improvviso dal fondo di una scala stretta e buia è giunto a rinfrancarci un caldo profumo di coccole e delizie. Uno di quei “fuori programma” da cogliere al volo. E così abbiamo scoperto il Temple Bar Farmers Market, un tripudio di specialità irlandesi biologiche, provenienti da Dublino e dintorni. Ce n’era per tutti i gusti: carne cotta sul momento, pesce crudo o scottato sulla piastra, dolci, torte e muffin d’ogni sorta, formaggi, salumi e prodotti di gastronomia, oltre, naturalmente, a diversi banchi di fiori,  grande passione degli irlandesi. Pochi i turisti in giro, tanti i locali dediti alla spesa settimanale: il posto ideale per chi vuole farsi un’idea “oltre la guida” di questa strana città, tanto accogliente, quanto anonima, più vicina ad un allegro paesone di provincia che ad una capitale europea.  Passiamo dunque ad assaggiare e mentre cuochi e produttori orgogliosi ci spiegano metà in inglese e metà in gaelico cosa stiamo gustando, rivalutiamo Temple Bar e il suo spirito d’iniziativa. Dulcis in fundo, scopriamo la fonte dell’invitante profumo iniziale: succo di mela, cannella e spezie varie mescolate in una bevanda fumante, servita al bicchiere. È l’Orchard Glow, un caldo abbraccio nel cuore di Dublino.
È noto: il modo migliore per conoscere una città è dimenticare la guida in albergo e perdersi nei suoi meandri. Sabato scorso ne ho avuto conferma a Dublino scoprendo, per caso, il mercato biologico di Meeting House Square. Infreddolite e deluse, con la mia compagna di viaggio, giravamo di prima mattina per Temple Bar, quartiere famoso per la vita notturna, ma decisamente poco interessante alla luce del sole. Soprattutto se il vento fischia forte e le mani si gelano nonostante i guanti. All’improvviso dal fondo di una scala stretta e buia è giunto a rinfrancarci un caldo profumo di coccole e delizie. Uno di quei “fuori programma” da cogliere al volo. E così abbiamo scoperto il Temple Bar Farmers Market, un tripudio di specialità irlandesi biologiche, provenienti da Dublino e dintorni. Ce n’era per tutti i gusti: carne cotta sul momento, pesce crudo o scottato sulla piastra, dolci, torte e muffin d’ogni sorta, formaggi, salumi e prodotti di gastronomia, oltre, naturalmente, a diversi banchi di fiori,  grande passione degli irlandesi. Pochi i turisti in giro, tanti i locali dediti alla spesa settimanale: il posto ideale per chi vuole farsi un’idea “oltre la guida” di questa strana città, tanto accogliente, quanto anonima, più vicina ad un allegro paesone di provincia che ad una capitale europea.  Passiamo dunque ad assaggiare e mentre cuochi e produttori orgogliosi ci spiegano metà in inglese e metà in gaelico cosa stiamo gustando, rivalutiamo Temple Bar e il suo spirito d’iniziativa. Dulcis in fundo, scopriamo la fonte dell’invitante profumo iniziale: succo di mela, cannella e spezie varie mescolate in una bevanda fumante, servita al bicchiere. È l’Orchard Glow, un caldo abbraccio nel cuore di Dublino.
 CALDARROSTE E VIN BRULE’
CALDARROSTE E VIN BRULE’ 









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