ZUPPA DI CIPOLLE E SPINACI
500g di patate
8 fette di pane di grano duro
300g di spinaci
3 grosse cipolle dorate
cacio cavallo
alloro, sale e pepe
Tagliare le cipolle a metà e appogiarle su una padella ben calda sul lato del taglio per tostarle 5/6 minuti. Metterle in una pentola capiente con ¾ foglie di alloro e coprirle con 2 e mezzo di acqua e portare ad ebollizione e cuocere per un’ora a fuoco medio. Togliere le cipolle e l’alloro, prenderne un litro e mezzo e rimettere sul fuoco, salare e pepare. Tagliare le patate a piccoli cubetti e tuffarle nel brodo bollente facendo cuocere per 15 minuti. Aggiungere gli spinaci puliti, lavati e spezzettati , rimestate per 2 minuti e spegnete. Se amate la cipolla potete aggiungere anche le cipolle cotte nel brodo tagliandole sottilmente. Tostare in forno le fette di pane. In una pentola da forno con i bordi alti mettere metà delle fette di pane bagnare con la minestra di patate e spinaci coprire con le altre fette di pane la restante minestra e cospargere di caciocavallo a cubetti. Passare in forno per 10 m. a 200°
La zuppa di Vale
3 cipolle miste (rosse, dorate, bianche), dado vegetale, 4 fette di pane toscano, 100 g di formaggio a fettine (fontina e Emmental), 1 foglia d’alloro, 50g di reggiano grattugiato, sale, pepe, olio e.v.o., brodo vegetale
affettate sottilmente le cipolle e mettetele in padella con 2 o 3 cucchiai d’olio, fate soffriggere appena senza far prendere colore, poi aggiungete un litro e mezzo di brodo vegetale, la foglia d’alloro, regolate di sale e pepe e fate bollire per una mezz’ora. Tostate il pane e mettetelo spezzettato sul fondo di una terrina da forno (adatta per una porzione individuale) mettete sopra le fettine di formaggio e coprite con il brodo di cipolle. Spolverizzate con il parmigiano grattugiato e passate in forno per 10 minuti, di cui 4 con il grill acceso.
Valentina
Marmellata di cipolle
Adoro la marmellata di cipolle, preparata solo con zucchero, alloro, chiodi di garofano e un po’ di Cognac. E’ deliziosa sui formaggi, meravigliosa su quelli più stagionati, o forti come il gorgonzola, ma è adorabile anche con le carni da quelle più saporite, come il maiale o la selvaggina a quelle più delicate. Ne esalta il gusto, senza sovrastarne l’aroma e il sapore. Per la marmellata uso la cipolla rossa di Tropea non solo perché è di un bel colore rosso ma per il suo sapore più dolce rispetto alle altre.
In una ciotola metto un kg di cipolle tritate finemente, copro con un bicchiere di vino e uno di aceto (bianco per le cipolle bianche rosso per le cipolle rosse) lascio riposare per una notte. Al mattino le sciacquo le rimetto nella ciotola e aggiungo 300g di zucchero (meglio se un po’ bianco e un po’ di canna), due foglie di alloro, 2 chiodi di garofano, un pizzico di sale e lascio riposare per un paio d’ore, poi tolgo gli odori. Le metto in padella e le faccio cuocere per circa mezz’ora, alla fine sfumo con il cognac, faccio asciugare e spengo. Conservo la marmellata bollente in barattolini sterilizzati (capovolti e coperti fino a che non si raffreddano).
Potete aumentare gli aromi se la volete più speziata, aggiungere anche rosmarino o timo e una grattugiata di zenzero fresco.
Valentina
Le cipolle
Che dire delle cipolle sono come il prezzemolo vanno dappertutto, regalano un gusto particolare a tantissimi piatti tant’è che spesso vengono utilizzate come “base” per minestre, risotti, e sughi, ma anche carni, pesci e verdure. Per non parlare dei piatti che vedono la cipolla protagonista assoluta, come nella francese “zuppa di cipolle” nota in tutto il mondo; e poi ancora: le cipolle ripiene, quelle crude in insalata e la frittata, il sugo di cipolle, le cipolle fritte, la marmellata di cipolle… la lista potrebbe essere lunghissima. Proprio per questo suo uso così frequente vi proponiamo un modo facile di conservazione, per averla sempre a disposizione già pronta, poiché per fare un buon soffritto di cipolla ci vuole tempo.
I consigli di MadamaRicetta: come sbucciarle, come conservarle, come renderle più digeribili
Prendete un paio di chili di cipolle miste, tuffatele in acqua bollente per 3/4 minuti (questo accorgimento vi farà piangere meno per sbucciarle), affettatele sottilmente e mettetele in padella con dell’olio d’oliva, lasciatele cuocere a fuoco lento e aggiungete man mano dell’acqua calda -meglio se scaldata con una foglia d’alloro e un po’ di dado per brodo-, la cipolla soffritta non deve prendere un colore bruno e non deve stracuocere cioè: diventare un purè. Lasciate raffreddare la cipolla cotta e poi mettetela nel contenitore del ghiaccio a cubetti, pressando bene su ogni cubetto, riponete nel congelatore. Il giorno dopo passate il contenitore del ghiaccio -pieno di cipolle- sotto l’acqua per staccare velocemente i cubetti, che rimetterete nel congelatore dentro un sacchettino per il freezer. In genere un cubetto corrisponde a mezza cipolla, sono comodissimi, pronti e veloci ottimi per sughi, vellutate, carni ecc…
Se amate consumarle crude ricordate che l’alito ne risente un po’, potete renderle più digeribili immergendole per mezz’ora in acqua tiepida con qualche goccia di aceto, o se volete che perdano il piccante (perché molte cipolle se mangiate crude pizzicano un po’) affettatele e mettetele sotto sale (meglio se sale grosso) per mezz’ora, poi sciacquate bene, così sono ottime per insalate.
Le proprietà benefiche della cipolla sono tantissime, da quelle diuretiche a quelle tonificanti, antisettiche e disinfettanti, per questo vi consiglio di consultare le rubriche di scienza e salute dedicate, ci sono tantissimi consigli per usarle in modo curativo. Vi ricordo, invece che la tiene lontane le zanzare, sia se piantate in giardino, o lasciate all’aperto, in più punti sul terrazzo.
I modi di dire
DOP e IGP (come la Cipolla Rossa di Tropea (IGP) o il Cipollotto Nocerino (DOP), quella Suasa, di Breme o la Borretana) e antichissime sin dai tempi antichi, hanno conquistato un posto d’onore anche tra i modi di dire: coperto come una cipolla e anche vestirsi a cipolla (Coperto da molti indumenti indossati l’uno sopra l’altro); doppio come le cipolle (per coloro che non si fanno capire, e nascondono sempre qualcosa); mangiare pane e cipolle (vivere con una frugalità prossima all’indigenza, o non possedere niente, nemmeno il cibo per sfamarsi); strofinarsi gli occhi con la cipolla (quando si fa finta di piangere; simulare un dolore che in realtà non si prova).
E poi ancora: …. l’invidia brucia gli occhi come la cipolla; voler bene o piacere, come la cipolla ai cani; la mia camicia è così leggera che è come un velo di cipolla.
Ivana Santomo
DESTRUTTURAZIONE DI Riso, patate e cozze
ingredienti per 4 persone
cozze kg. 2
riso gr. 300
patate gr.500
pomodori maturi 5
cipolle rosse di Tropea 2
aglio
pomodorini gr.200
prezzemolo
pecorino grattugiato
brodo vegetale
sale e pepe
olio d’oliva
mandorle tritate e tostate
Procedere tagliando le patate e fettine medie, le cipolle molto sottilmente ed i pomodori. In una teglia con carta forno iniziare a fare degli strati con: patate – pomodori – cipolle – riso – poco sale – pepe – olio e spolverare con il pecorino, coprire il tutto con il brodo vegetale. Fare tanti strati fino ad esaurimento degli ingredienti. Ed infornare in forno a 180° per 15 minuti, alzare la temperatura a 200° fare finire di cuocere e gratinare.
Intanto lavare le cozze, e disporle in una capiente padella dove precedentemente si e fatto imbiondire uno spicchio di aglio schiacciato, salare, pepare, condire con olio ed aggiungere i pomodorini tagliati a pezzetti, mettere il coperchio e fare cuocere fino a che le cozze non si aprono. Per ultimo aggiungere il trito di prezzemolo e la granella di mandorle..
Comporre il piatto: porzionare una ferra di di riso e patate e accostare una ciotolina contente la zuppa di cozze.
Cecilia
Spaghetti con cipollata di sgombri
ingredienti per 4 persone
per gli spaghetti
360 g di spaghetti
2 sgombri o maccarelli freschi
500 g di cipolle rosse
250 ml di vino bianco secco
6 foglie di alloro
olio, pepe, sale
per lessare il pesce
6 foglie di alloro
1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
10 grani di pepe in grani
sale grosso
Lavare ed eviscerare gli sgombri (meglio se lo abbiamo fatto fare al pescivendolo). Versare nella pesciera acqua sufficiente per coprire il pesce e portarla a bollore insieme agli ingredienti indicati. Aggiungere un cucchiaino di sale grosso, immergetevi gli sgombri, abbassare il fuoco e far bollire per 10 minuti.
Scolare i pesci con una schiumarola, lasciarli appena intiepidire e poi spellarli, spinarli e dividere i filetti in grossi pezzi.
Tagliare le cipolle ad anelli sottilissimi utilizzando una mandolina o metterle nel mixer. Metterle in padella su fuoco minimo con 5 cucchiai d’olio e l’alloro. Farle cuocere mescolandole spesso e bagnandole con cucchiaiate di vino ogni volta che asciugano troppo. Alla fine le cipolle devono essere così sfatte da formare una sorta di puré. Fare molta attenzione a non farle bruciare: ci vorranno dai 30 ai 40 minuti.
Unire il pesce e il resto del vino alla cipollata, coprire e fate insaporire per 5 minuti circa, sempre a fuoco minimo. Se la salsa risulta troppo densa, allungarla con altro vino. Togliere l’alloro.
Lessare gli spaghetti e scolarli molto al dente. Condirli con la cipollata di sgombri e un’abbondante macinata di pepe, diluendo, se serve, con poca acqua di cottura. Questo piatto è ottimo anche spolverizzato di formaggio (sia pecorino che grana).
MadamaRicetta
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