vellutata di porri
Le Vellutate
D’inverno le vellutate sono una grande risorsa, un modo sano e gustoso di mangiare, che ci scalda e ci permette di svoltare una cena quasi a zero calorie. Dopo le abbuffate festive, per chi vuole recuperare la forma fisica arrivano in soccorso queste creme, purificanti e disintossicanti, che sfatano la leggenda: “light = privo di gusto”.
Queste zuppe oltre ad essere un ottimo piatto caldo, perfetto per questo clima, sono anche una maniera veloce per gustare le verdure di stagione dimenticate in frigo, e per tutte le mamme, un modo facile e appetitoso di proporre le verdure ai bambini. MadamaRicetta, vi svela qualche segreto per una vellutata a tempo di record, oltre a proporvi qualche ricetta classica: vellutata di lattuga, zuppa di finocchi e cavolfiore vellutata di porri e patate.
In genere io preparo dei cubetti di cipolla pronti all’uso da aggiungere alle verdure. Compro un kg di cipolle, le tuffo in acqua bollente per due minuti (questo per ridurre le lacrime), le sbuccio e le trito finemente. Metto in padella olio abbondante e le soffriggo dolcemente, aggiungendo man mano dell’acqua calda. Quando la cipolla è cotta, la lascio raffreddare, la metto nel contenitore che uso per fare i cubetti di ghiaccio e lo ripongo nel congelatore. Quando i cubetti saranno ben ghiacciati li tolgo velocemente dal contenitore per il ghiaccio, li raccolgo in un altro contenitore e li rimetto nel congelatore.
A questo punto il gioco è fatto. Per 4 persone basta prendere un kg di verdura, lavata e pulita, metterla in un tegame con un litro d’acqua (la quantità d’acqua dipende dal tipo di verdura, e se la velluta risulta troppo densa si può aggiungere altra acqua alla fine), aggiungere un cucchiaino di dado vegetale, un cubetto di cipolla pronta. Appena la verdura è cotta spegnete il fuoco, aggiungete un cucchiaio raso di maizena e frullate con il frullatore ad immersione, regolate di sale e pepe e rimettete sul fuoco, fate sobbollire lievemente per 2/3 minuti, rimestando continuamente con un cucchiaio di legno e la vellutata è pronta. La vellutata si può servire da sola o con crostini, fette di pane tostato, semi di sesamo tostati ecc…
Le vellutate si possono fare con tutti i tipi di verdura e ortaggi, le più famose sono quelle di zucca, di spinaci, di fave che è una delle ricette della tradizione siciliana, ma le potete preparare con finocchi, carote, sedano, carciofi, zucchine, asparagi, piselli, Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti.
Vellutata di porri e patate dal sito di Labna
(http://www.labna.it/vellutata-di-porri-e-patate.html)
Per 4 porzioni di vellutata vi occorrono
3 porri
2 patate grandi
1 scalogno
brodo (o acqua e dado)
Pulite i porri, tenendo solo la parte bianca, e tagliateli a rondelle, poi sbucciate le patate e tagliatele a pezzi. Affettate lo scalogno finemente e fatelo dorare in padella qualche minuto. Mettete patate, porri e scalogno in pentola a pressione con brodo sufficiente a coprire gli ingredienti e fate cuocere per una decina di minuti dal fischio. Se preferite la pentola normale vi occorrerà circa mezzo litro di brodo e la cottura richiederà più o meno 45 minuti.
A cottura ultimata passate la minestra al frullatore o col minipimer, aggiungendo un filo di latte o di acqua – se occorre – per aggiustare la consistenza. Condite con un filo d’olio crudo e servite, magari con dei crostini a parte.
Vellutata di lattuga dal sito di Giallo Zafferano
(http://ricette.giallozafferano.it/Vellutata-di-lattuga.html)
Ingredienti
750 g di brodo vegetale
4 cipollotti freschi, 1 scalogno
2 cespi di lattuga
pangrattato
olio, pepe, sale
Per preparare la vellutata di lattuga, mondate e tritate lo scalogno e i cipollotti, compresa la parte verde più tenera. In un tegame capiente mettete l’olio e il burro a fondere, poi aggiungete lo scalogno e i cipollotti e fateli appassire a fuoco basso per 10-15 minuti, senza fargli prendere colore. Nel frattempo staccate le foglie di lattuga dai cespi, gettando quelle esterne più rovinate, quindi lavatele per bene con dell’acqua fredda per eliminare ogni traccia di terra. Tagliate le foglie di lattuga a chiffonade e unitele ai cipollotti in tegame. Fate cuocere per qualche minuto mescolando, poi aggiungete 500 ml di brodo vegetale caldo e continuate la cottura per circa 20 minuti a fuoco dolce, salando e pepando. Trascorso il tempo indicato, scolate la lattuga mantenendo il liquido di cottura e frullate la lattuga fino a ridurla in una crema fine. Aggiungete 30 gr di pangrattato al liquido di cottura, fate cuocere dolcemente il composto girando con un mestolo fino a che non si sarà addensato. Quindi versatelo in un tegame, filtrandolo (per evitare eventuali grumi) ,aggiungete la crema di lattuga e mescolate il tutto. A seconda della densità voluta aggiungete altro brodo vegetale caldo. Tagliate il pane a triangolini (andrà bene anche del pancarré) e tostatelo senza alcun grasso in una padella antiaderente ben calda da entrambi i lati. Versate la vellutata nei piatti, guarnite con i crostini di pane, con dello yogurt o panna acida e con del prezzemolo tritato o erba cipollina e servite.
Zuppa di finocchi e cavolfiore dal sito di Labna
(http://www.labna.it/zuppa-di-finocchi-e-cavolfiore.html)
Ingredienti per 2 persone
1 finocchio
1/2 cavolfiore
1 spicchio d’aglio
2 cucchiai d’olio
sale e pepe
latte o latte di soia
mandorle a scaglie
Fate cuocere in pentola a pressione il finocchio e il cavolfiore, giù puliti e tagliati a tocchi, con acqua sufficiente a coprirli, per 15/20 minuti dal fischio. Mettete da parte il brodo così ottenuto e trasferite poi le verdure in padella con l’olio e l’aglio; stufate in questo modo le verdure per una decina di minuti, avendo cura di aggiustare nel frattempo il sale e il pepe. Frullate le verdure con parte del loro brodo ed eventualmente un pochino di latte (anche di soia, per chi non usa il latte), fino ad ottenere una crema la cui consistenza vi piaccia: io ho usato poco brodo e poco latte, perchè mi piacciono le zuppe dense, ma potete anche allungare la zuppa, alleggerendola molto. Tostate le scaglie di mandorla in una padella antiaderente (niente olio) e usatele per decorare la zuppa, insieme a qualche ciuffetto della chioma del finocchio e un po’ di pepe appena macinato.
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