zucchero

Una nuova manna: arriva il dolcificante green

Stevia, sembra quasi una strenna di Natale, invece è il nuovo dolcificante, una rivoluzione tutta naturale, che sta prendendo il posto della classica zolletta di zucchero. Per la felicità dei diabetici e della bilancia, Stevia non ha calorie e non provoca carie. Questa piccola piantina originaria del Brasile e del Paraguay ha un potere dolcificante pari a 200/300 volte quello dello zucchero. Dopo averla sottoposta a numerosi studi scientifici l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ne ha autorizzato l’uso sino ad un massimo di 4 mg per chilo di peso corporeo. Questo perché non sono disponibili  ancora dati scientifici significativi sugli effetti a lungo termine. Per ora possiamo acquistarla fresca e tenerne una piantina in casa usando le foglie per dolcificare il caffè. Si può acquistare anche secca: ci sono le foglie in polvere (20/30 volte più dolci dello zucchero), l’estratto in polvere (200/300 volte più dolce dello zucchero). Esiste anche  una soluzione liquida (circa 70 volte più dolce dello zucchero), o  in bustine e compresse dolcificanti. Che lo zucchero provochi danni significativi al fegato e alla salute lo sappiamo, ce lo hanno ricordato anche i nostri politici quando a più riprese hanno cercato con questa scusa di imporre una tassa sulle bevande gassate contenenti troppi zuccheri. E allora ecco che arriva in soccorso l’alternativa naturale, la nuova “manna” che ci regalerà, si spera, una vita un po’ meno “amara”.
Ivana Santomo

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Mousse estiva alla lavanda


ingredienti per 4 persone
250g latte
2 albumi
30g farina setacciata
60g zucchero
300g panna montata
2 fogli di gelatina
1 mazzetto di lavanda (circa 10/15 fiori con foglie)
Lavare la lavanda e metterla nel latte. Portare a sobbollire. Fare raffreddare bene. Lasciare la lavanda in infusione per almeno 2 ore. Poi filtrare. In una ciotola sbattere gli albumi con lo zucchero, 100gr del latte alla lavanda e la farina (setacciata), cercando di non creare grumi. Portare a bollore il latte restante, versarlo nella ciotola mescolando accuratamente per amalgamare il tutto e riportare sul fuoco fino a nuovo bollore, quando la crema si addensa è pronta. Mettere subito dentro la gelatina, messa precedentemente a bagno in acqua fredda e strizzata per bene. Mescolare molto bene. Lasciare raffreddare la crema con della pellicola a contatto.
Una volta fredda passarla in un frullatore e renderla bella omogenea e liscia. Aggiungervi delicatamente la panna montata. Prendere 4 coppette mettendo magari sul fondo qualche lampone o fragola freschi, dei biscotti sbriciolati o delle lamelle di mandorle e decorare poi a piacere. Se invece volete un risultato più chic, mettete un piccolo fiore di lavanda poggiato sopra ogni coppetta.
Valentina

 

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Chutney di Ananas


ingredienti
1 ananas maturo
250gr aceto di vino bianco
1pz scalogno
1pz cipolla rossa Tropea
200gr zucchero
1 peperoncino rosso fresco
1 cucchiaino di sale
150gr miele di castagno
1 cucchiaino zenzero fresco grattugiato
Tagliare l’ananas in piccoli cubetti. Metterli in un recipiente e versarvi dentro l’aceto di vino, il sale, lo zucchero e lo zenzero. Tritate finemente lo scalogno e la cipolla ( va bene anche tagliato a metà e poi passato alla mandolina). Mettere in una padella capiente il miele. Quando inzia a sobbollire mettere la cipolla e lo scalogno e far stufare per bene facendo attenzione a non bruciarli. Una volta raggiunta la cottura, aggiungere l’ananas con la sua marinatura e far cuocere per circa 10 min. Bisogna far attenzione a non stracuocere l’ananas che non deve sfaldarsi. Questa chatney è molto estiva. E’ adatta ai formaggi come un pò tutte le chatney ma è ottima anche con il pollo (griglia o sfilacciato freddo), fois gras, bollito, su un crostino con la crescenza o il caprino.
Valentina

 

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Marc Chagall: Biancomangiare

L’arte, secondo Chagall, era uno stato d’animo che si manifestava  attraverso simboli soggettivi e non convenzionali è così che per chi ama cucinare, la cucina può diventare una terra di mezzo dedicata alla  libertà d’espressione. Imparando  ad accostare colori e sapori, immagini e profumi, si può intraprendere un simpatico  percorso sensoriale, un ipotetico giro per musei, concedendosi il lusso di… rimanere a cena!  Dopo Botticelli e Guttuso stavolta prenderemo un dolce con  Chagall e per il prossimo incontro d’eccezione ci diamo appuntamento a Settembre. 
Buona estate!
Leggero ed innamorato, timido e sognatore così è uscito dal pennello di Marc Chagall il giovane violinista che sembra eseguire le note di una serenata alla sua bella e invece il riferimento è alla sua  terra e alla condizione degli Ebrei nel mondo: una vita instabile come quella del musicista che deve suonare stando in equilibrio su un tetto. Marc Chagall pittore russo naturalizzato francese d’origine ebraica. I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia e sono legati a un mondo fantastico, dove vige la logica delle favole e dove sono i colori, vivaci e brillanti, ad essere  utilizzati come mezzo per  comunicare felicità e ottimismo. Il mondo di Chagall era un caleidoscopio di colori, un universo di poesia,  intriso di una fantasia che richiama all’ingenuità infantile e alla fiaba. Ed è proprio rifacendomi ad una fiaba, che vi voglio raccontare di una ricetta, fatta di zucchero e latte, di mandorle e cioccolato, una nuvola di dolcezza dove ogni  bambino vorrebbe tuffarsi. 

BIANCOMANGIARE
ingredienti per 6 persone
150 gr amido
½ litro latte intero 
½ litro latte di mandorle
100 gr zucchero semolato
1 bacca di vaniglia
1 scorza di limone
mandorle  tostate
cioccolato fondente
cacao amaro

per le crespelle
ingredienti per circa 20 crespelle
 200 gr farina
3 uova
½ litro latte
olio d’oliva o burro

attrezzatura necessaria:
un padellino antiaderente di 16 cm
un pennello da cucina 

Iniziare la preparazione con le crespelle: aprire le uova in una terrina e lavorarle un poco con la frusta. Aggiungere poco alla volta, la farina setacciata alternata con  il latte per evitare i grumi. Mescolare fino ad ottenere una pastella perfettamente liscia ed omogenea. Farla riposare in frigo per circa un’ora.
Scaldare il padellino pennellarlo con pochissimo olio o burro, versarvi una piccola quantità di pastella e roteare rapidamente il padellino affinché la pastella si distribuisca uniformemente sul fondo formando un velo sottile. Fare asciugare la crespella a fuoco moderato, quando i bordi iniziano ad arricciarsi, rigirarla e farla asciugare dall’altra parte. Fare scivolare le crespelle sopra un piatto una sopra l’altra. Le crespelle così preparate possono conservarsi in frigo 5/6 giorni, oppure congelate, avendo cura di separarle l’una dall’altra con della carta forno.
In una pentola possibilmente antiaderente, a fuoco spento, sciogliere l’amido nei due tipi di latte, aggiungere la scorza del limone (solo il giallo) e la bacca di vaniglia, porre sul fornello e fare cuocere fino a quando si addensa, aggiungere lo zucchero, fare cuocere qualche altro minuto e togliere dal fuoco.
In una pirofila di ceramica, con il fondo leggermente bagnato, versare una parte di biancomangiare, sopra di esso fare uno strato di crespelle, uno strato di frutta secca tostata e macinata e uno strato di pezzi di cioccolato fondente. Ripetere l’operazione per tre o quattro strati, chiudere con la crema e uno strato uniforme di polvere di cacao amaro. Mettere in frigo per 5/6 ore  prima di servire.
Cecilia

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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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