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4 per 4

Penne alla norma Pollo e peperoni  Voulavant al melone

norma.pollo.melone.nov14

Torniamo ad una cena abbondantemente al di sotto dei 20 euro per 4 persone, la crisi non allenta la morsa, e risparmiare continua ad essere un imperativo! Abbiamo giocato intorno al numero 4: costo a persona 4 euro, 4 portate, 40 minuti per preparalo. Bruschetta al pomodoro e penne al Norma, un classico. Per secondo una rivisitazione del pollo con i peperoni, veloce e facile da preparare. Il melone dei cestini se volete potete sotituirlo con chicchi d’uva bianca e nera.

Bruschetta al pomodoro

4 fette di pane casareccio, 2 pomodori rossi, erba cipollina, basilico, origano, olio e sale

Tostate le fettine di pane avendole prima irrorate con un filo d’olio. Meglio se tostate al barbecue. Tagliate i pomodori a piccoli cubetti e conditeli con olio e sale, un apolverata di origano, ed infine con erba cipollina e basilico tagliati finemente. Lasciate i pomodori conditi in una insalatiera per 10/15 minuti in modo che perdano un po d’acqua, poi petteli sopra le fette di pane tostate con il loro succo.

WP_20131229_004.nov14melanzanePenne alla norma

olio di semi, 1 cipolla, olio, 2 spicchi di aglio, 350 gr di rigatoni grandi, 500gr di pelati passati, zucchero qb, basilico, 2 melanzane, ricotta salata qb, sale

Soffriggere l’aglio schiacciato e la cipolla tagliata finemente in una padella con 3/4cucchiai d’olio; aggiungere la passata, condire con sale, pepe, una punta di zucchero, qualche foglia di basilico e lasciare cuocere. Scaldare abbondante olio di semi e mettervi a friggere le melanzane tagliate a listarelle. Sgocciolarle su carta assorbente e salarle leggermente. Lessare la pasta condirla con il sugo e aggiungere le melanzane spolverare con la ricotta grattugiata, il basilico tritato e una manciata di pepe.

involtini di pollo.nov14Pollo e peperoni

8 fettine di petto do pollo, 2 peperoni, uno scalogno, 2 fette di pane in cassetta, ½ bicchiere di latte, 1 cucchiaio di parmigiano, vino bianco, olio, sale e pepe

Ammollare il pane nel latte e sminuzzarlo finemente. Tagliare lo scalogno a fettine sottili e mettetelo in una padella a rosolare insieme ai peperoni tagliati a cubetti, salare e pepare. Quando i peperoni cono cotti toglierene qualche cucchiaio per guarnire e amalgamare i restanti con il pane strizzato, aggiungere un cucchiaio di parmigiano e distribuire il composto su ogni fettina di carne. Arrotolare la fettina carne e chiudere con uno stecchino. Infarinarli e rosolarli in una padella con un goccino d’olio, appena sono ben rosolati spegnere e lasciare intiepidire, togliere gli stecchini e rimettere sul fuoco. Sfumare con un po’ di vino bianco e servire guarnendo con i peperoni lasciati da parte. potete servirli accompagnati da un poi di cucchiai di purè.

cestini al melone.nov14Voulavant al melone

8 voulavant grandi, 200g di crema di limone, mezzo melone, 5 cucchiai di zucchero, due cucchiai d’acqua, qualche goccia di limone

Fate delle palline di melone e fatele caramellare in padella con due cucchiai di zucchero per qualche minuto. Mettete in ogni voulavant un cucchiaio di crema di limone, e mettete sopra le palline di melone caramellate, nella stessa padella dove avete scaldato il melone mettete lo zucchero rimanente con l’acqua e qualche goccia di limone appena si è sciolto ed appena colorato, togliete dal fuoco e versatene qualche goccia sopra ogni voulavant.

 

 

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TUTTE LE DONNE DI KLIMT NEL GIALLO: ed è subito cena

Il colore giallo, variamente declinato, rappresenta  nelle opere di Gustav Klimt  un   elemento  predominante; il giallo degli sfondi, l’oro dei capelli o ancora l’ocra dei vestiti, perché è spesso il giallo che veste l’altro elemento  indiscusso delle sue opere: la donna. Chi si avvicina per la prima volta alla pittura di Klimt, circa 220 opere suddivise tra pitture monumentali e dipinti, non può non  notare la sua personale interpretazione dei  soggetti femminili; inizialmente i visi da lui ritratti non erano neanche identificabili, in quanto volevano unicamente rappresentare la metafora di una certa élite sociale apatica, demotivata e vuota ormai al declino e delle condizioni di tutta la società alla fine della monarchia danubiana. La sua vita (1862-1918) coincise quasi per intero con la storia della Secessione viennese,  quel vasto movimento culturale ed artistico nato a fine ’800 tra Germania ed Austria, che aveva come obiettivo la creazione di uno stile lontano da quello accademico e che coinvolse numerosi  architetti e pittori dell’epoca in una Vienna che, in quel momento, era una delle capitali europee più raffinate e colte. Sono tempi di grande fermento culturale, in cui la  scoperta del Femminile si trovava  al centro del vortice di passioni che sconvolgevano il “vecchio continente”, l’arte scopre la donna. Klimt ora risuona con l’indirizzo artistico del suo tempo, egli pone le donne al centro del suo impegno creativo e del suo pensiero, e non si limita a renderle protagoniste della sua opera, ma nei suoi ritratti le mostra quasi più belle di quello che sono. Egli non segue la tendenza bensì la inventa, la anticipa. Dall’influenza preraffaellita Klimt si riscatta molto presto, rielaborandola in una cifra stilistica personalissima. Così le donne klimtiane diventano presto uniche, ognuna irripetibile nel suo fascino. Le dame dell’aristocrazia viennese dei suoi ritratti, le figure femminili  dei suoi dipinti simbolisti, quasi sempre bellissime, talora orrende, come alcune delle “forze ostili” nel Fregio di Beethoven o come l’immagine della vecchiaia nelle Tre età della donna, sempre dotate d’una forza, di un carattere che le eleva ad assolute protagoniste. Ma la svolta che porterà Klimt al suo inconfondibile stile avverrà  con il quadro Giuditta (I). Da questo momento il suo stile si farà decisamente bidimensionale, con l’accentuazione del linearismo e delle campiture vivacemente decorate. Due viaggi compiuti a Ravenna nel 1903 daranno a Klimt ulteriori stimoli. Da quel momento l’oro, già presente in alcune opere precedenti, acquisterà una valenza espressiva maggiore, fornendo la trama coloristica principale dei suoi quadri. Dipinti, ritratti di donne, oro, elementi questi che, pur rimanendo nel mondo dell’arte, rimandano la mia mente ad un altro affresco, stavolta cinematografico, di cui  mi permetto di consigliarvi la visione: La  migliore offerta. Ultima fatica di Tornatore dalla trama semplice e coinvolgente tutta incentrata sulla figura di  Virgil Oldman, battitore d’asta la cui vita solitaria e priva di affetti è ossessionata dal possesso di ritratti di donne che colleziona compulsivamente, finché un giorno non incontrerà una donna, e tutto comincerà  a tingersi di giallo. Dopo questa piccola incursione nel mondo della (ahimè)soppiantata celluloide e per concludere questa puntata di Piatti e Pennelli non mi resta che invitarvi a un dopo cinema,  tutto giocato sulle sfumature del giallo, naturalmente!
Cecilia Puleo

Spiedino di patate e pomodorini, Sformato di riso cardi e zafferano, Filetto a vapore con salsa allo zafferano, Trionfo di giallo

SPIEDINO DI PATATE E POMODORINI
Ingredienti per 4 persone
patate 4
pomodorini secchi 100 gr.
zafferano 1 bustina
pane casereccio
prezzemolo
olio, sale e pepe, origano
Sbucciate le patate, sciacquatele, tagliatele a cubi, tuffatele in una pentola con acqua in ebollizione in  cui avete sciolto lo zafferano e fatele cuocere per circa 5 minuti. Scolatele e mettetele da parte. Fate a cubetti il pane, ed in uno spiedo di legno alternate un cubo di patata, un pomodorino secco e un cubetto di pane. Disponete gli stecchi in una teglia con carta forno, irrorateli con un battuto di olio prezzemolo tritato,origano,  sale e pepe ed infornate a 180° per 15/20 minuti.

SFORMATO DI RISO CARDI E ZAFFERANO
Ingredienti per 4 persone
riso carnaroli gr.300
cipolla 1
cardo 300 gr.
burro gr.80
farina bianca 30 gr.
Latte 1/2  litro
brodo vegetale circa 3 litri
zafferano 2 bustine
parmigiano grattugiato 60 gr.
pangrattato
Pulire il cardo togliendo tutti i filamenti, farlo a pezzetti e lasciarlo un paio d’ore a bagno in acqua acidulata. Trascorso il tempo scolare i cardi e insieme ad una cipolla finemente tritata metterli a stufare in una ampia padella con un poco di olio, aggiungendo un poco di brodo vegetale, farli cuocere fino a quando saranno teneri, salare. A questo punto aggiungere il riso e portarlo a mezza cottura, aggiungendo quando necessita brodo vegetale. Intanto preparare la besciamella e sciogliere al suo interno lo zafferano e il parmigiano grattugiato. Imburrare e spolverare di pangrattato una pirofila e versarvi il riso a cui avrete aggiunto la besciamella, livellate. Cospargere di pangrattato, parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro ed infornare a 180°e fare cuocere finché la superficie sarà gratinata.

FILETTO A VAPORE CON SALSA ALLO ZAFFERANO

Ingredienti per 4 persone
filetto di manzo 1 in un solo pezzo
zucchine 2
carote 2
cipolla 1
prezzemolo
alloro
pepe in grani
scorza di limone
chiodi di garofano
burro 1 cucchiaio
zafferano 1 bustina
panna da cucina 100 gr.
pere 2
In una padella fare andare a fuoco basso le pere ridotte a piccolo cubetti con una noce di burro, fino al loro disfacimento a questo punto aggiungere la panna dove avete fatto sciogliere precedentemente lo zafferano, rimettere sul fuoco e fare ridurre, in fine salare e pepare. In una vaporiera, mettere nell’acqua, il prezzemolo, due chiodi di garofano, la scorza di limone, la foglia di alloro e un paio di grani di pepe, coprire e portare ad ebollizione. Nel cestello disporre il pezzo di filetto legato, un paio di scalogni , le zucchine e le carote a pezzi grossi, coprire e fate cuocere a vapore per circa 40 minuti. A cottura ultimata avvolgere il pezzo di carne in un foglio di stagnola e fare riposare in frigo un paio d’ore. Quando la carne si sarà raffreddata completamente, liberarla dallo spago e tagliarla a fettine molto sottili. Disporla in un piatto da portata e cospargere la superficie con la salsa allo zafferano.

TRIONFO DI GIALLO
Disponete in un piatto da portata,
fette di ananas e fette di arancia tagliate a vivo (magari alternandole),
cospargete di scorza di limone grattugiata e succo di limone.

 

 

LISTA DELLA SPESA
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patate 4
pomodorini secchi 100 gr.
zafferano 4 bustine
pane casereccio
prezzemolo
origano
riso carnaroli gr.300
cipolla 1
cardo 300 gr.
burro gr.100
farina bianca 30 gr.
latte 1/2 litro
brodo vegetale circa 3 litri
parmigiano grattugiato 60 gr.
pangrattato
filetto di manzo 1 in un solo pezzo
zucchine 2
carote 2
cipolla1
alloro
pepe in grani
scorza di limone
chiodi di garofano
panna da cucina 100 gr.
pere 2

TABELLA DI MARCIA
Il filetto a vapore può essere cucinato anche il giorno prima. Per prima cosa procedere alla pulizia e cottura dei cardi perché hanno una cottura abbastanza lunga. Intanto lessare le patate e confezionare gli spiedi, disporli nella teglia ed infornarli, al momento della cena possono anche essere riscaldati un attimo al grill. Procedere alla cottura del risotto e della besciamella, unire i cardi, disporre il tutto nella pirofila da forno, il timballo può essere infornato prima e anch’esso essere riscaldato al momento della cena. Prima di uscire per andare al cinema, fare la salsina allo zafferano, tagliare la carne a fettine sottili, disporla nel piatto da portata, ed irrorarla con poco olio. Al momento di servire la carne, riscaldare la salsina a bagnomaria o al microonde e distribuirla sulla carne. Tagliare ananas e arance, pellicolare il piatto e metterlo in frigo al momento di servire condire con scorza e succo di limone e se volete un po’ di zucchero.  

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GIALLO COME IL SOLE

Uova colorateGamberi e patate, Filetto di platessa, Torta allo speck

Per non lasciare definitivamente l’India questa settimana vi proponiamo un menù tutto italiano, semplice e gustoso, incentrato sulla senape, che come la maggior parte delle spezie, è originaria dei paesi orientali, i primi accenni li troviamo in India nel 3000 a.c.. In Europa, invece, le prime notizie sulla senape, risalgono ai tempi dei Romani. La citazione più famosa sulla senape la leggiamo nel Vangelo (Matteo 13:31-32 – Propose loro un’altra illustrazione, dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo;), ma credo che la sua celebrità odierna la deve al famoso hot-dog che imperversa in tutte le strade, non solo newyorchesi! (se vuoi saperne di più leggi la senape su Wikipedia)

UOVA COLORATE
ingredienti per 4 persone
6 uova
100g ricotta
100g di caprino
2 cucchiai di senape
2 cucchiai di crema alle olive nere
2 cucchiai di salsa di pomodoro
1 arancia
pepe verde
pinoli e 2 cucchiai di farina di mandorle
prezzemolo, sale
Mettere le uova in un pentolino, aggiungere qualche goccia di aceto e portare a bollore (l’aceto serve a non far uscire l’albume dall’uovo, nel caso che durante la cottura l’uovo si rompa). Far bollire 8 minuti poi metterle sotto l’acqua fredda. Sbucciarle facendo attenzione a non romperle, tagliarle a metà e togliere delicatamente i tuorli e mettere a parte i bianchi. Prendere due tuorli alla volta ed amalgamare: per tutti un goccio d’olio e un pizzico di sale e poi: a due la pasta di olive, ad altri due la salsa di pomodoro, e agli ultimi due la senape. Riempire i bianchi lasciati da parte con le tre salsine ottenute, se ci riuscite fare delle palline con il composto e metterle al centro dell’albume. Lavorare il caprino con la ricotta fare delle palline e passarne un po’ nel pepe verde tritato, altre nella scorza d’arancia sminuzzata e altre nella farina di mandorle. Servire le uova nel piatto disponendole a raggiera e mettere al centro le palline di formaggio. Decorare con filetti di scorza d’arancia pinoli e prezzemolo.

TEGLIA DI GAMBERI E PATATE
ingredienti per 4 persone
300g di gamberi
500g di patate
4 sottilette
½ cucchino di senape in polvere
burro, prezzemolo, olio, sale e pepe
Sbucciare le patate, sciacquarle e e tagliarle a fettine. Sbollentarle per circa dieci minuti, devono restare un po’ al dente. Pulire i gamberi della testa, la coda e il guscio, sciacquarli velocemente. Prendere una pirofila da forno e fare degli strati con le patate ed i gamberi il prezzemolo, vengono meglio se disposti alternati a raggiera, coprire con le sottilette e spolverizzare con il prezzemolo tritato. Nel frattempo scaldare un po’ di brodo, sciogliervi il ½ cucchiaino di senape, e versare il brodo caldo sul tortino di patate e gamberi. Infornare per 5/6 minuti a 200°

 

FILETTO DI PLATESSA E PATATE
ingredienti per 4 persone
4 filetti di platessa
30g di senape
100g di farina
500g di patate
1 cipolla
rosmarino, aceto balsamico
sale e pepe, olio e.v.o.
Sbucciare la cipolla e tagliarla a fettine sottili. Sbucciare le patate e tagliarle a fettine sottili, metterle in acqua fredda. Sciacquare i filetti di platessa, tamponarli con carta assorbente per togliere l’acqua e spennellarli con la senape, poi pasarli nella farina. Prendere una teglia abbastanza capiente, rivestita con cartaforno, versare due cucchiai d’olio ed adagiare  da una parte i filetti di sogliola ed a fianco le patate e le cipolle, irrorate d’olio, salare, aggiungere alcuni pezzetti di rosmarino e infornare per 20 minuti. Trasferire il pesce con le patate in piatti individuali spolverare con il pepe e qualche goccia di aceto balsamico.

 

TORTA ALLO SPECK
ingredienti per 4 persone
una confezione di pasta brisè pronta
100g di speck a fettine
2 uova
200 ml di panna liquida
40g di grana grattugiato
70g di gherigli di noce
20g di senape in grani
2 pere
1 limone
timo, sale e pepe
Sbattere le uova in una ciotola, aggiungere la panna, salare e pepare. Lavare e tagliare le pere a fettine e cospargerle di succo di limone affinché non anneriscono, poi tagliare lo speck a striscioline. Prendere una teglia, foderarla con la carta forno e stendere la pasta brisè. Adagiarvi sopra le pere, coprire con le uova e la panna, poi cospargere con i filetti di speck. Mettere in forno a 220° per 40 minuti. Sfornare lasciare intiepidire e spolverizzare con  i gherigli di noce spezzettati.

 

LA LISTA DELLA SPESA
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premesso che in casa abbiamo: salsa di pomodoro, burro, prezzemolo, olio, sale e pepe, farina, pepe verde, timo, rosmarino, aceto balsamico e olio e.v.o.
compriamo:
senape in crema e senape in polvere
8 uova
100g ricotta
100g di caprino
300g di gamberi
4 filetti di platessa
4 sottilette
una confezione di pasta brisè pronta
100g di speck a fettine
200 ml di panna liquida
40g di grana grattugiato
1 kg di patate
1 arancia
farina di mandorle
pinoli
1 cipolla
70g di gherigli di noce
2 pere
1 limone

TABELLA DI MARCIA
Per questo menù occorrerà un po’ di tempo in più. Ma tutto si può preparare prima della cena. Non è previsto il dolce perché chiudiamo con una splendida torta con pere e formaggio. Meglio fare le uova qualche ora prima così possiamo metterle in frigo a riposare. Possiamo per prima cosa pelare le patate, metà le tagliamo a fettine più sottili e le lasciamo in acqua fredda, l’altra metà a fette più spesse, le sbollentiamo e le lasciamo raffreddare fuori dall’acqua. Poi puliamo anche i gamberi, affettiamo le cipolle e li teniamo da parte. Puliamo le pere e prepariamo la torta allo spek, sarà la prima cosa ad andare in forno (si può servire anche tiepida). Mentre cuoce, prepariamo i filetti di platessa; appena la torta allo speck è pronta la togliamo dal forno e ci mettiamo i filetti di platessa con le patate, che devono cuocere 20 minuti. Se abbiamo un forno ventilato dopo dieci minuti possiamo infornare anche le patate con i gamberi.
Se non vogliamo preparare due piatti accompagnati dalle patate, i filetti di platessa possiamo cuocerli senza patate e accompagnarli con un’insalatina del tipo songino o lattughino da taglio, condita con olio, sale e limone.
Madama Ricetta

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E la chiamano estate…

“E la chiamano estate”, bellissima canzone di Bruno Martino del 1965: un tuffo nelle atmosfere dei grandi night club di un tempo non troppo lontano. E l’estate è arrivata anche quest’anno, le previsioni ci dicono che l’alta pressione nordafricana si spingerà sul Mediterraneo portando una lunga fase di caldo intenso. Tutti ci lamentiamo, ma album dei ricordi collettivi alla mano, luglio e agosto da sempre sono un toccasana per il nostro spirito, soprattutto nei momenti più cupi. L’estate ha infatti il potere di risollevare gli animi, alleggerire le preoccupazioni e invitare al relax. In un bell’articolo apparso qualche giorno fa sul Corriere della Sera, sotto segnalato, Maria Luisa Agnese ha ricordato una lunga serie di tormentoni estivi – da Maramao perchè sei morto alla Febbre del sabato sera – che hanno accompagnato gli italiani in alcuni dei passaggi più drammatici della storia repubblicana, regalando loro qualche prezioso momento di spensieratezza. Questo è dunque il nostro augurio per l’estate. Staccate la spina il più possibile. Bastano la colonna sonora giusta e, naturalmente, un menù fresco e veloce che i più fortunati potranno consumare in giardino o in terrazza.
http://archiviostorico.corriere.it/2012/giugno/15/Quelle_estati_felici_voglia_farcela_co_9_120615029.shtml

PANE FORMAGGIO E FANTASIA, TROFIE AL PESTO E BUFALA, GRIGLIATA MISTA,  NSALATA VERDE , GELO DI ANGURIA, MORE E PISTACCHI 

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PANE FORMAGGIO E FANTASIA

ingredienti per 4 persone
olio sale pepe
8 fettine di baguette
un avocado
un formaggio caprino
tabasco
Guarnire delle fettine di baguette con piccole quenelle di formaggio caprino (lavorato con sale e tabasco) e dadini di avocado (già conditi con olio e limone). Spolverare con una macinata di pepe nero. (Se avanzano dei tocchetti di avocado si possono mettere nell’insalata verde)

4 fette di pan carrè
una robiola
½ carota
½ zucchina
sedano
Togliere la crosta al pan carrè, dividere la fetta in due triangolini e tostarli leggermente. Guarnire con ciuffi di robiola  e dadini piccolissimi di verdure crude (carota, zucchina, sedano, già conditi con olio, sale e pepe). 

4 fette di pane di segale
100g di Camembert
8 olive nere denocciolate
buccia d’arancia
Dividere a metà le fette di pane integrale di segale, mettere sopra una fettina di formaggio Camembert, le olive nere a pezzettini e guarnire con filetti di buccia d’arancia sottilissimi. 

TROFIE AL PESTO E BUFALA

ingredienti per 4 persone
500 g di trofie fresche
tre cucchiai di pesto ligure
150 di mozzarella di bufala
4 pomodorini pachino
basilico
olio sale pepe
Mettere su l’acqua per la pasta. Tritare la mozzarella a pezzi piccolissimi. Lessare la pasta, condire con il pesto e  aggiungere un po’ di acqua di cottura per lasciare la pasta abbastanza umida. Dividerla in quattro piatti,  mettere al centro la mozzarella tritata e sopra un pomodorino diviso a metà con una foglia di basilico nel mezzo.

GRIGLIATA MISTA

ingredienti per 4 persone
4 lombatine con l’osso di maiale
4 salsicce
4 cosce di pollo
Potete scegliere la carne che più vi aggrada:  manzo, vitello, maiale, pollo, abbacchio; nelle forme che volete: salsicce, bistecche, spiedini. La bistecca deve avere qualche venatura di grasso, perché così sarà più morbida e saporita e va incisa leggermente sui bordi (così non si arriccia). Gli spiedini sono più gustosi se intervallati da verdure. Le salsicce vanno bucherellate o aperte a meta. I pezzi di pollo vanno aperti se troppo grandi (ad esempio le cosce) e messi a marinare per qualche ora, con olio, succo di limone, rosmarino e salvia, sale e olio. Se non si ha un barbecue, si può optare per il forno in questo caso scegliere degli spiedini misti. Una chicca: intervallare i pezzi di carne e le verdure da cubetti di pane raffermo e un’ora prima di infornarli spennellarli con un intingolo fatto con erbe aromatiche, aromi per arrosti, sale e olio. 

Qualche salsa per accompagnare:

CIPOLLINA FRESCA
ingredienti:
3 cipolline fresche
prezzemolo abbondante
olio, sale e pepe
Tritare cipolle e prezzemolo, stufarle con tre cucchiai di olio d’oliva, senza farle colorire, salare, pepare e passare in salsiera per accompagnare bistecche, spiedini di carne o verdure, formaggi.

CAPPERI E ACCIUGHE
ingredienti
3 cucchiai di capperi
4 filetti di acciughe sott’olio
olio d’oliva, pepe
Frullare tutti gli ingredienti e usare la salsina su carne, pesce o formaggio, verdure, tutto molto caldo.

ROSSO PEPERONE
ingredienti
peperoni carnosi anche leggermente piccanti
cipolle, aglio, prezzemolo, aceto, sale, pepe, olio d’oliva
Pulire le verdure, tagliare i peperoni a pezzi, stufare le cipolle e l’aglio con l’olio, aggiungere i peperoni, salare, cuocere per una mezz’ora, unire uno spruzzo d’aceto, pepare, aggiungere il prezzemolo tritato, lasciare insaporire, quando è tiepido frullare.

INSALATA VERDE 
ingredienti per 4 persone
400g di insalate miste
olio sale
il succo di un limone
Lavare e tritare le insalate. Fare una citronette con olio sale e il succo del limone. Versare sull’insalata.

GELO DI ANGURIA, MORE E PISTACCHI

ingredienti per 4 persone
750 g di cocomero
100 g di more
75 g di zucchero
70 g di maizena
2 limoni
20 g di pistacchi
olio di riso
Tagliare a cubetti la polpa dell’anguria e frullarla finemente. Se disponete di una centrifuga, potete utilizzarla per ottenere direttamente il succo senza filtrarlo.
Stemperare in un tegame la maizena nel succo del limone e in quello di anguria necessario per diluire l’amido senza formare grumi. Incorporare lo zucchero e, a filo, il resto del succo di anguria.
Mettere la pentola sul fuoco e mescolare in continuazione finché il colore dal rosa diventerà di un bel rosso anguria brillante e inizierà ad essere più consistente e leggermente vischiosa. Appena raggiunge il punto di bollitura, levare dal fuoco.
Dividere il composto in 4 piccoli stampi spennellati con un velo d’olio di riso (o un unico stampo grande); lasciare intiepidire e poi sistemare qualche mora al centro di ciascuno. Sistemarli in frigorifero finché non saranno del tutto rappresi (meglio se per una notte).
Sformare le gelatine e decorare coi pistacchi, già tritati e tostati brevemente in una padella. Servire il dolce ben freddo.

LA SPESA 
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premesso che in casa abbiamo: basilico, prezzemolo, olio, sale, pepe, aceto, cipolle, aglio, tabasco, sedano

compriamo:
500 g di trofie fresche
tre cucchiai di pesto ligure
150 di mozzarella di bufala
4 lombatine con l’osso di maiale
4 salsicce
4 cosce di pollo
3 cucchiai di capperi
4 filetti di acciughe sott’olio
75 g di zucchero
70 g di maizena
olio di riso
un formaggio caprino
una robiola
100g di camembert
8 fettine di baguette
4 fette di pan carrè
4 fette di pane di segale
½ carota
½ zucchina
8 olive nere denocciolate
1 arancia
un avocado
4 pomodorini pachino
3 cipolline fresche
2 peperoni carnosi rossi
400g di insalate miste
3 limoni
750 kg di cocomero
100 g di more
20 g di pistacchi

TABELLA DI MARCIA 

Il giorno prima possiamo fare il gelo di anguria e conservarlo in frigo e il pesto al basilico, se non lo compriamo già pronto e tostare i pistacchi. Anche per questo menù, il giorno dopo, un’ora è sufficiente, a patto che ci sia un volontario per il barbecue, ma se optiamo per gli spiedini e li dobbiamo fare consideriamo mezz’ora in più. Prepariamo le salsine, che sono tutte abbastanza veloci, mettiamo a cuocere i peperoni per l’unica salsa che ha bisogno di cottura e nel frattempo prepariamo le altre due. Prepariamo la carne su dei vassoi, che copriamo con un foglio di pellicola trasparente. Mettiamo su l’acqua per la pasta e sminuzziamo la mozzarella. 

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Verde che viene verde che va

MELA E FORMAGGIO, TAGLIOLINI ZUCCHINE E SPECK, POLLO PESTO, FAGIOLINI ALLA MAGGIORANA, YOGURT CON CREMA DI KIWI
Un menù tutto all’insegna del verde, un colore bello da vedere e che in cucina è indice di freschezza come l’erba bagnata dalla rugiada al mattino. Ingredienti, in prevalenza, del nord Italia, come le mele e lo speck del trentino, il pesto ligure, il grana delle valli padane, in armonia con il limoncello e i limoni di Amalfi, i taralli pugliesi, ed anche con  un extracomunitario kiwi. Il verde che viene è quello della primavera inoltrata che apre all’estate, il verde che va è quello della Lega che ha perso consensi alle ultime elezioni. Certo dopo questo menù potreste diventare verdi, ma non preoccupatevi, nessun effetto collaterale: la bandiera continuerete ad usarla per festeggiare vittorie sportive, a tavola sarete sempre educati e non scandalizzerete i vostri amici con fastidiosi rumori, se parlate in pubblico non userete solo parolacce, il dito medio continuerete ad usarlo solo per contare fino a tre e, soprattutto, non vi verrà in mente di bere l’acqua del PO, neppure presa alla fonte. Il verde che va in questo blog è anche quello che improvvisamente sembra scomparso da cravatte, taschini, foulard ed altri oggetti che fino a poco tempo gli orgogliosi sudditi di re Umberto sfoggiavano ovunque. Da qualche tempo per paura di essere riconosciuti non ordinano neppure il pistacchio come gelato o la marmellata di kiwi al bar (se mai è esistito un bar che l’abbia proposta). Il verde che viene è quello famoso del detto della speranza, ma, come questo menù, non perdere la speranza nel cambiamento dipende anche dall’attenzione alle piccole cose e dal proprio impegno. 

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MELA E FORMAGGIO

ingredienti per 4 persone
due mele verdi
un etto di grana
una confezione di tarallini pugliesi
un limone
Lavare le mele e tagliarle a fettine con tutta la buccia, condirle con il succo di un limone (così non diventeranno scure). Preparare un piatto da portata, mettere tutt’intorno le fettine di mela, poi il formaggio tagliato a cubetti e al centro una ciotolina con i taralli. 

TAGLIOLINI ZUCCHINE E SPECK

ingredienti per 4 persone
500g di tagliolini freschi
3 zucchine
80g parmigiano
una cipolla
vino bianco
200 g di speck, in due fette
Basilico, sale, pepe, olio
Tagliare finemente la cipolla e metterla in una padella capiente con l’olio, farla appassire lentamente senza farla bruciare, toglierne metà e metterla dentro al frullatore. Prendere due zucchine e grattugiatele con una grattugia a fori grandi, tagliate lo speck a cubetti, unirlo alle cipolla rimasta, sfumare con due cucchiai di vino bianco e aggiungere le zucchine grattugiate, far saltare a fuoco vivace per 2/3 minuti, aggiustare di sale e pepe (le zucchine devono restare croccanti). Mettere l’acqua per la pasta, e tuffarci la zucchina rimasta divisa in due o tre pezzi per 3/4 minuti. Toglietela e metterla nel frullatore insieme alla mezza cipolla, aggiungere, 4/5 foglie di basilico, un cucchiaio di parmigiano, 3 cucchiai d’olio e 3 cucchiai di acqua della pasta e frullare, fino ad ottenere una salsa liscia e fluida (se serve aggiungete acqua della pasta). Mettere giù i tagliolini, scolarli molto al dente e ripassarli in padella con le zucchine e lo speck. Mettere in ogni piatto (usare un piatto piano) un po’ della salsa di zucchine sul fondo del piatto (battere con la mano sotto il piatto per far allargare bene la salsa) e poggiarvi sopra i tagliolini, finite con una spolverata di parmigiano e una foglia di basilico.

POLLO PESTO
ingredienti per 4 persone
300g di petto di pollo
due cucchiai di pesto
due cucchiai di ricotta
pinoli
150 g di insalatina da taglio
sale pepe
qualche fogliolina di basilico
Scaldare molto bene la piastra di ghisa e cuocere i tocchetti di pollo, aggiungendo sale e pepe. Prendere un piatto da portata, mettere sotto l’insalatina lavata e asciugata e poggiare sopra i pezzetti di pollo. Preparare una salsa con il pesto e la ricotta, mescolare bene e mettere un po’ della salsa sui pezzettini di pollo, guarnire con qualche foglia di basilico e i pinoli tostati.

FAGIOLINI ALLA MAGGIORANA
ingredienti per 4 persone
½ kg di fagiolini fini
un limone
uno spicchio d’aglio
maggiorana, prezzemolo ,  basilico, olio, sale
Pulire, lavare e cuocere i fagiolini in acqua bollente. Condire i fagiolini con una salsa, ottenuta emulsionando la maggiorana, l’aglio, il basilico, il prezzemolo tagliati finemente e il succo di un limone, l’olio e un pizzico di sale (se non vi piace troppo il sapore dell’aglio, potete sbucciarlo dividerlo a metà e metterlo nell’olio, in infusione, un ora prima, poi lo togliete e unite le erbette e il succo di limone). 

YOGURT CON CREMA DI KIWI

ingredienti per 4 persone
2 vasetti di yogurt cremoso bianco da 125g
40g di miele fluido
2 fogli di gelatina (colla di pesce)
2 cucchiai di limoncello
2 kiwi
50 g di zucchero 
Mettere a bagno i fogli di gelatina. Lavorare lo yogurt con il miele. Strizzare la gelatina e scioglierla in un pentolino a fiamma bassissima con i due cucchiai di limoncello, aggiungere la gelatina sciolta allo yogurt. Versate lo yogurt in quattro bicchieri (di vetro trasparente) e riponete in frigo. Pulire i kiwi e frullarli con lo zucchero, far cuocere per 6/7 minuti e lasciare intiepidire (se vi piace sentire di più il sapore della frutta tagliare il kiwi a piccoli pezzi invece di frullarlo). Poi mettere la crema di kiwi sopra allo yogurt. Tenere in frigo per un paio d’ore. Possono essere serviti accompagnati da qualche cialda.

LA SPESA
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premesso che in casa abbiamo: zucchero, sale, pepe, olio, vino bianco, uno spicchio d’aglio, maggiorana, prezzemolo,  basilico

compriamo:
2 kiwi
due mele verdi
due limoni
3 zucchine
una cipolla
½ kg di fagiolini fini
150 g di insalatina da taglio
un etto di grana
una confezione di tarallini pugliesi
500g di tagliolini freschi
80g parmigiano
300g di petto di pollo
200 g di speck, in due fette
50g di pesto
75g di ricotta
2 vasetti di yogurt cremoso bianco da 125g
40g di miele fluido
2 fogli di gelatina (colla di pesce)
2 cucchiai di limoncello
pinoli 

TABELLA DI MARCIA

Anche questo è un menù veloce. Il giorno prima possiamo lessare i fagiolini, preparare il pesto (se non lo compriamo già pronto) e  la crema di yogurt, quest’ultima andrà riposta in frigo senza il kiwi. Il giorno successivo basterà un’ora. Per prima cosa sbucciamo i kiwi, facciamo la crema che disporremo sopra lo  yogurt, preparato in precedenza, e che riporremo nuovamente nel frigo. Prepariamo la salsa per i fagiolini, li tiriamo fuori dal frigo e li condiamo, lasciandoli a temperatura ambiente. Puliamo e tagliamo le zucchine, prepariamo il condimento per la pasta. Poi grigliamo il pollo su la piastra e lo mettiamo sul piatto da portata con la salsa sopra. Possiamo, a questo punto, mettere su l’acqua per la pasta, lessare la zucchina e passarla al frullatore con la cipolla.  In fine sbucciare le mele e disporle nel piatto con il formaggio.
Possiamo usare il primo piatto del menù anche per un aperitivo in piedi con un bicchiere di vino bianco secco, e giovane.

 

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La primavera nel riso

ingredienti per ingredienti per 4 persone
Riso Carnaroli 500gr.
Carote 2
Zucchine genovesi 2
Fragoloni una vaschetta
Prosecco ½ bicchiere
Limone 1
Menta fresca un mazzetto
Stracchino 2 cucchiai
Alloro 2 foglie
Cipollotto 1
Olio, sale e pepe q.b.
Inizia grattugiando le zucchine e le carote, metti i pomodorini secchi in acqua tiepida per circa 5 minuti, poi strizzali bene e tritali, (volendo puoi fare un poco di composto in più ed utilizzarlo sia per le bruschette che per il riso) , riunisci tutti gli ingredienti in una terrina, aggiungi la menta tritata e la scorza di limone grattugiata, un filo d’olio ed un pizzico di peperoncino e lascia riposare il composto.
Intanto metti a bollire dell’acqua con una pezzetto di scorza di limone (solo il giallo), 2 foglie di alloro ed un poco di sale grosso, questo sarà il brodo vegetale che userai per fare il risotto.
In una larga padella fai rosolare un cipollotto affettato finemente, aggiungi il riso, fallo tostare e sfuma con il prosecco, procedi alla cottura del riso aggiungendo poco alla volta il brodo precedentemente preparato.
Quando il risotto è quasi cotto, aggiungi il composto di zucchine, fai mantecare sul fuoco per qualche minuto e spegni . A questo punto unisci al riso, le fragole tagliate a piccoli pezzetti, le 2 cucchiaiate di stracchino, una grattugiata di scorza di limone, un poco di menta tritata ed un giro di pepe nero.

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Fave e favole

TAGLIATELLE  FAVE, PANCETTA E PECORINO
FINTO POLLO FRITTO
VIGNAROLA
stampa il menù

TAGLIATELLE  FAVE, PANCETTA E PECORINO

ingredienti per 4 persone
500g di tagliatelle fresche
300g di fave sbucciate
150g di pancetta affumicata
50g di pecorino romano grattugiato
vino bianco
una cipolla
qualche foglia di menta
olio, sale, pepe

Sbucciate le fave e sbollentatele per 3 minuti. Scolatele e togliete la pellicina. Tritate finemente la cipolla e  fatela rosolare in padella con 4 cucchiai d’olio, dopo 3/4 minuti aggiungete la pancetta a dadini, appena rosolata, sfumate con del vino bianco. Aggiungete le fave e un goccio d’acqua calda, fate cuocere per 5/6 minuti. Lessate le tagliatelle, scolatele  2 minuti prima per finire di cuocerle in padella con il sugo di fave e pancetta aggiungendo un po’ di acqua di cottura della pasta. Spegnete e aggiungete il pepe, la metà tagliuzzata e il pecorino. (Si può sostituire il pecorino con 150g di ricotta fresca, il gusto sarà più delicato e la pasta più cremosa. Potete aggiungere la ricotta anche con la forma di una quenelle*, al centro di ogni piatto, sopra la pasta). 
*La quenelle è una guarnizione che si fa con qualsiasi impasto o cibo morbido, utilizzando due cucchiai. Si passa l’impasto da un cucchiaio all’altro finché non si ottiene una forma regolare che ricorda una piccola palla da rugby. (http://www.youtube.com/watch?v=MXcIZ4aRHBU)

FINTO POLLO FRITTO

ingredienti per 4 persone
un pollo da circa 1,5 K
due uova
aromi per arrosti
un limone
tre cucchiai di parmigiano
un piccolo mazzetto di erbette miste: rosmarino, salvia, prezzemolo, maggiorana, timo
sale, pepe, noce moscata, olio
pangrattato

Pulite il pollo e tagliatelo a pezzettini (questa operazione può farla il macellaio). Potete rimuovere la pelle per renderlo più leggero. Mettetelo in poca acqua con il succo di un limone per 10 minuti. Scolatelo e tamponatelo con dei fogli di carta assorbente. Mettete in un contenitore le due uova, il parmigiano, un pizzico di noce moscata, un cucchino di aromi per arrosti, le erbette tritate, la buccia grattugiata di un limone, sale e pepe. Amalgamate bene e aggiungete i pezzi di pollo. Coprite con la pellicola trasparente e riponete in frigo per un giorno (girandolo almeno un paio di volte). Tirate fuori il pollo dal frigo e passatelo pezzo per pezzo, nel pangrattato. Adagiatelo su una teglia foderata con carta da forno. Versateci l’olio a filo, avendo cura di bagnare bene tutti i pezzetti. Mettete in forno a 220° per almeno 30 minuti.

VIGNAROLA

ingredienti per 4 persone
3 carciofi
4 cipollotti
300 gr di fave sgranate
300 gr di piselli sgranati
una lattuga
dado, sale, un peperoncino, basilico e menta

Pulire e tagliare i cipollotti finemente e rosolarli  in padella con l’olio ed il peperoncino. Pulire e tagliare i carciofi ed unirli ai cipollotti. Dopo 6/7 minuti aggiungere le fave sgranate, i piselli, la lattuga a striscioline, il sale e coprire con un po’ di brodo (acqua calda e dado). Cuocere per circa 20 minuti. Quando è pronta aggiungere il basilico tritato e la menta.

Se volete preparare un dolce vi consiglio di aggiungere la TORTA FRESCA DI YOGURT E RICOTTA ALLE FRAGOLE che trovate tra le ricette di Valentina, la nostra corrispondente da Lugano. 

LA SPESA
stampa la lista

premesso che in casa abbiamo: qualche foglia di menta, basilico, olio, sale, pepe, noce moscata, dado, peperoncino, un piccolo mazzetto di erbette miste: rosmarino, salvia, prezzemolo, maggiorana, timo, aromi per arrosti, vino bianco

compriamo:
500g di tagliatelle fresche
50g di pecorino romano grattugiato
50g di parmigiano
150g di pancetta affumicata
pangrattato
un pollo da circa 1,5 K
due uova
un limone
1,5 k di fave
3 carciofi
4 cipollotti
300 g di fave sgranate
300 g di piselli sgranati
una lattuga
una cipolla 

se aggiungete la torta:
220g di biscotti frollini
120g burro fuso
250g yogurt alle fragole
250g ricotta vaccina
125g zucchero a velo
il succo ½ limone
400g panna montata
20g gelatina in fogli (colla di pesce)
250g fragole fresche
80g zucchero 

TABELLA DI MARCIA

Il giorno prima preparare il pollo come indicato e conservarlo in frigo. Sbucciare le fave,  sbollentare la metà che servirà per la pasta e privarle della seconda pellicina e conservare in frigo in un contenitore chiuso.Il giorno dopo, anche stavolta basterà un’oretta, preparare le verdure per la vignarola e metterle sul fuoco. Nel frattempo impanare il pollo e metterlo in forno. Appena finito, mettere su la cipolla e la pancetta per il sugo e l’acqua per la pasta. Se volete essere più liberi nell’orario vicino al vostro pranzo, tenete conto che la vignarola si può benissimo preparare un paio d’ore prima, come il sugo per la pasta, stessa cosa per il pollo che si può impanare prima.

Lo sapevi?

FAVE E FAVOLE

Un menù dedicato alle fave, cibo povero, e, a mio avviso, molto gustoso. Le fave sono il frutto di una pianta coltivata già 3000 anni fa, lo testimoniano i rinvenimenti in tombe egizie, a dimostrazione che sono i primi legumi che l’uomo abbia mangiato.  Attraverso Greci e Romani sono giunte a noi, e si sono fatte spazio nelle tavole dei contadini, sopratutto i più poveri. Venivano chiamate la carne dei poveri perché pur costando nulla sono ricchissime di proteine, vitamine, fibre e potassio. Hanno conquistato così un ruolo da protagoniste in molti piatti del sud, come il macco di fave in Sicilia, fave e cicoria in Puglia, la vignarola nel Lazio e tanti altri gustosi piatti della cucina mediterranea.
A questo proposito mi piace ricordare una credenza piuttosto diffusa nelle campagne del centro e del sud del nostro Paese: chi apre un baccello di fava vi trova dentro sette fratelli avrà un lungo periodo di felicità.
e alla “fava porta fortuna” è dedicata questa fiaba di Italo Calvino 

Padron di ceci e fave

C’era una volta a Palermo un certo Don Giovanni Misiranti, che a mezzogiorno si sognava il pranzo e alla sera la cena, e di notte se li sognava tutti e due. Un giorno, con la fame che gli allungava le budella, uscì fuori porta.  -O Sorte mia! – diceva fra sé, – così m’hai  abbandonata!- Camminando, vide per terra una fava. Si chinò a raccoglierla. Si sedette su un paracarro e cominciò a ragionare guardando la fava.  – Che bella fava! Ora la pianto in un vaso e verrà su una pianta di fave, , con tanti bei baccelli. I baccelli li farò seccare; poi pianterò le fave in un catino e ne avrò tanti baccelli… Di qui a tre anni,prendo in affitto un orto, pianto le fave e vedrete quante ne verranno. Al quarto anno affitto un magazzino e divento un grande negoziante… -.
Intanto aveva ripreso a camminare ed era arrivato fuori porta Sant’Antonino. C’era una fila di magazzini e davanti a un uscio sedeva una donna. –Buona donna, s’affittano questi magazzini?-
-Signorsì – gli rispose la donna – Chi è che li cerca?-
-Il mio padrone. – fa lui. –Con chi si deve trattare?-
– Con la signora che sta quassù-.
Don Giovanni Misiranti si mise a pensare, e andò a trovare un suo compare. –Per San Giovanni, – disse al compare, -non mi dovete dir di no. Prestatemi un vostro vestito per ventiquatt’ore.-
– Signorsì compare -. E Don giovanni Misiranti si vestì di tutto punto fino ai guanti e all’orologio. Poi andò da un barbiere a farsi radere , e tutto bello lustro, uscì da porta Sant’Antonino. Nel taschino del panciotto s’era messo la fava, e ogni tanto le dava una guardata di sottecchi. – Vide la donna sempre là seduta e le disse: – Buona donna, è a voi che un mio servitore ha chiesto dei magazzini da affittare? –
– Sissignore, è venuto per vederli? Venga con me che l’accompagno dalla moglie del mio padrone. Don Giovanni Misiranti, tutto impettito, segue la donna e si presenta alla padrona dei magazzini. La signora, vedendo un gentiluomo con tanto di cappello, guanti e catena d’oro, gli fece tanti complimenti e cominciarono a discorrere. Sul più bello entrò un bella signorina. Don Giovanni Misiranti aperse tanto d’occhi. – E’ una vostra parente? – chiese alla Signora.
-E’ mia figlia.
-Da sposare?
– Sì, ancora da sposare.
-Ne ho piacere: sono da sposare anch’io. Dopo un po’ fa: – A me pare che, concluso il contratto dei magazzini, dobbiamo passare a quello della figlia. Che ne dice la Signora?
E la Signora rispose: – Tutto può succedere…
Venne il marito. Don Giovanni s’alzò e fece un inchino. – Io sono padrone di terre – disse, – e vorrei affittare i vostri tredici magazzini per riempirli di fave, ceci e tutto il resto del raccolto. E, se non vi dispiace, vorrei anche vostra figlia in moglie.
-Ah. E come vi chiamate?
-Io mi chiamo Don Giovanni Misiranti, padron di ceci e fave, o tanti o quanti.-
-Allora Don Giovanni, datemi ventiquattr’ore di tempo e vi darò una risposta. Alla sera, la madre prese da parte la figlia e le disse che la voleva Don Giovanni Misiranti, padron di ceci e fave, o tanti o quanti. La figlia tutta contenta disse sì.
L’indomani Don Giovanni tornò dal suo compare e si fece prestare un altro vestito e, per prima cosa, passò la fave nel taschino del nuovo panciotto. Andò a casa dei padroni dei magazzini, e quando ebbe la risposta, toccò il cielo con un dito. – allora vorrei sbrigarmi – disse, – perché le mie molte occupazioni non permettono di perder tempo. – Signorsì Don Giovanni – dissero i genitori della ragazza, – vi andrebbe di stendere il contratto tra una settimana? – . Don Giovanni continuò tutti quei giorni a farsi prestare vestiti sempre diversi e i suoceri lo credevano molto ricco. Firmarono il contratto e la dote fu fissata in duemila onze di moneta d’oro in contanti, lenzuola e biancheria.
Quando si vide tanti denari davanti, Don Giovanni si sentì un altro uomo. Cominciò a spendere: regali per la sposa, e per sé vestiti e tutto quel che ci voleva per far bella figura.
Dopo otto giorni dal contratto, andò a nozze con un bel vestito da sposo, e la fava nel taschino del panciotto. Diedero feste e banchetti e Don Giovanni faceva una vita da barone. La suocera, a vedere questo scialo,  che non finiva più, cominciò a preoccuparsi: – Don Giovanni, quando la portate mia figlia a visitare i vostri feudi? E’ la stagione del raccolto.
Don Giovanni cominciò a confondersi, non sapeva più che scusa trovare. Si scervellava e tratto di tasca il suo portafortuna: – Sorte mia- diceva – qui mi devi aiutare ancora-
Fece preparare una bella lettiga per la sposa e la suocera e disse: – E’ tempo di partire. Andiamo verso Messina. Io vado aventi a cavallo, e voi mi venite dietro.
Don Giovanni partì a cavallo. Quando vide un luogo che gli sembrava facesse al caso suo, chiamò un contadino:- Tieni dodici tari: appena vedi venire una lettiga con due signore, se ti domandano di chi sono queste terre gli devi dire: – Di Don Giovanni Misiranti, padron di ceci e fave, o tanti o quanti. –
Passò la lettiga. – Buon uomo, di chi sono tutte queste belle terre? – Di Don Giovanni Misiranti, padron di ceci e fave, o tanti o quanti. –
La madre e la figlia sorrisero compiaciute e continuarono il viaggio. In un altro feudo successe lo stesso; Don Giovanni andava avanti battendo la strada al prezzo di dodici tari, con la fava nel taschino che era tutta la sua fortuna. Arrivato dove non c’era più nulla da vedere, Don Giovanni si disse:- Ora cerco una locanda e le aspetto. –Si guarda intorno e vede un gran palazzo, con una madamigella vestita di verde affacciata alla finestra.
-Pss, Pss!- fece la Madamigella e gli fece cenno di salire. Don Giovanni prese su per gli scaloni e aveva quasi paura di sporcarli tant’erano puliti e lucenti. Gli venne incontro la Madamigella e indicando con un gran gesto tutti i lampadari, i tappeti, le mura d’oro zecchino disse: -Ti piace il palazzo?
-Figuriamoci se non mi piace!- disse Don Giovanni. –Ci starei bene anche da morto qua dentro…
-Sali, Sali su, – e gli fece fare il giro dei quartieri: dappertutto c’erano gioielli, pietre preziose, drappi fini, roba che Don Giovanni non se l’era nemmeno mai sognata.
– La vedi tutta questa roba? E’ tutta tua. Sappitela guardare. Qua ci sono gli incartamenti. E’ un regalo che ti faccio. Io sono la fava che tu hai raccolto e conservato nel taschino. Adesso me ne vado. Don Giovanni stava per buttarlesi ai piedi e dirle tutta la sua gratitudine, ma la Madamigella vestita di verde non c’era più: era sparita sotto i suoi occhi. Invece il bel palazzo c’era sempre ed era suo, di lui Don Giovanni Misiranti.
Appena la suocera vide il palazzo:- Ah, figlia mia, che gran sorte ti è toccata. Don Giovanni, figlio caro, un così bel palazzo avevate e non ce l’avete mai detto!
– Eh!Volevo farvi una sorpresa…- E così le portò a visitare il palazzo ed era la prima volta che lo vedeva anche lui, e mostrò i gioielli, e gli incartamenti dei feudi, e un sotterraneo pieno d’oro e d’argento con la pala piantata in mezzo, poi le scuderie con tutte le carrozze, e infine passarono in rivista i lacchè e tutta la servitù.
Scrissero al suocero che vendesse tutto e venisse anche lui al palazzo, e Don Giovanni mandò una mancia anche a quella buona donna che aveva trovato seduta davanti ai magazzini.
Italo Calvino

 

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L’inverno non ci vuole lasciare


QUADROTTI DI POLENTA GUSTOSI

ZUPPA DI MOSCARDINI CON FUNGHI 
GRATIN DI VERDURE MISTE

Quante volte i nostri nonni ci hanno detto: la mezza stagione non esiste più!

Questo menù è dedicato ad un inverno restio a morire, a questa pioggia che non vuole andare via. Per questo la polenta che ricorda la stagione fredda ma fatta a quadrotti con un po’ di alici stuzzicanti, potrebbe essere un simpatico aperitivo estivo, più che un primo. Poi la zuppetta piatto invernale, ma fatta con il pesce ci fa pensare al mare e al suo sole, insomma un menù di speranza.

 

QUADROTTI DI POLENTA GUSTOSI

ingredienti per 4 persone
350g di farina di mais a cottura rapida
8 acciughe sott’olio
40g di burro
1 scamorza
8 pomodorini
un cucchiaio di parmigiano
1 spicchio d’aglio
basilico, sale, pepe, olio

Cuocete la polenta come indicato nella confezione, ma aggiungete all’acqua 2 cucchiai d’olio, versatela in un contenitore rettangolare e lasciatela raffreddare.  Soffriggete in un padellino lo spicchio d’aglio con due cucchiai d’olio,  togliete dal fuoco, eliminate l’aglio, e aggiungere le acciughe. Rimestare con un cucchiaio di legno. L’intento è di sciogliere le acciughe, se non si sciolgono rimettere sul fuoco per qualche secondo. Tagliare la polenta a fettine dello spessore di un centimetro e dividerla in quadretti. Mettete la carta forno su una teglia, poggiate metà dei quadretti di polenta, mettere sopra la salsina di acciughe e una fettina di scamorza, poggiate sopra un altro quadretto di polenta (in modo da ricavare un piccolo sandwich). Mettete sopra ognuno un piccolo pezzetto di burro. Lavate i pomodorini e dividerli a metà, metteteli nella  stessa teglia con la parte tagliata verso l’alto e cospargeteli con pochissimo sale e pepe e un po’ di parmigiano, mettete in forno a 200° fino a che i quadrotti non saranno ben dorati. Servite su piatti individuali, due piccoli  sandwich , con quattro mezzi pomodorini adagiati su foglioline di basilico.

ZUPPA DI MOSCARDINI CON FUNGHI

ingredienti per 4 persone
600g di moscardini
400g di pomodorini datterini
200g di funghi champignon
20 g di funghi secchi
1 scalogno, 2 spicchi d’aglio
4 fette di pane casareccio
1 bustina di zafferano
un bicchiere di vino bianco secco
peperoncino, sedano, prezzemolo, olio evo, sale e pepe

Mettete in poca acqua tiepida i funghi secchi a rinvenire. Pulite e lavate i moscardini, (meglio se lo fa il pescivendolo). Tritate finemente lo scalogno e mettetelo a soffriggere con 3 cucchiai d’olio, uno spicchio d’aglio e il peperoncino (se vi piacciono tritate l’aglio e il peperoncino finemente altrimenti li mettete interi e prima di aggiungere i moscardini li togliete dal soffritto), aggiungete i moscardini e sfumate con il bicchiere di vino. Appena il vino è evaporato aggiungete  il sedano ed i pomodorini, lavati e tagliati a pezzetti. Coprite con il brodo e cuocete per 20 minuti (ci vuole all’incirca un litro di brodo vegetale che potete fare con dell’acqua e un dado vegetale, o con acqua, carote, cipolle, sedano, una foglia d’alloro, gambi di prezzemolo). A parte fate scaldare due cucchiai d’olio con lo spicchio d’aglio e saltate i funghi champignon puliti e tagliati insieme con i funghi secchi ben strizzati e sminuzzati, per 5 minuti. Togliete lo spicchio d’aglio e aggiungete ai moscardini insieme alla bustina di zafferano sciolta precedentemente in un bicchierino con un cucchiaio d’acqua tiepida. Cuocete ancora per 5 minuti e spegnete. Mettete le fette di pane appena unte sotto il grill per qualche minuto, voltandole una volta.  Servite la zuppetta in piatti individuali con il pane tostato e una spolveratina di prezzemolo tritato finemente.

GRATIN DI VERDURE MISTE

ingredienti per 4 persone
una grossa melanzana
un peperone giallo e uno rosso
4 cipolle piatte
8 cucchiai di pane grattugiato
due cucchiai di pecorino
due cucchiai di vino bianco secco
erbette miste (basilico, prezzemolo, origano)
olio evo, sale e pepe

Pulite e lavate le verdure. Tagliate le melanzane a fette di un centimetro (cospargetele di sale), i peperoni a quadrotti grossi, dividete le cipolle a metà. Tritate le erbette finemente insieme allo spicchio d’aglio, mescolatele al pangrattato e al pecorino e a due cucchiai d’olio. Rivestite con la carta forno una teglia e metteteci i peperoni e le cipolle, passate le melanzane nel composto di pangrattato e adagiatele sulla teglia, incorporate nel restante composto i due cucchiai di vino e mettetelo sopra le cipolle e i peperoni, irrorate con l’olio a filo e mettete in forno per 20 minuti a 200° fino a che non si formerà una crosticina dorata.

LA SPESA
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Premesso che in casa abbiamo: 3 spicchi d’aglio, un cucchiaio di parmigiano, 40g di burro, 4 fette di pane casareccio, 8 cucchiai di pane grattugiato, due cucchiai di pecorino, un bicchiere di vino bianco secco, sale, pepe, olio, erbette miste (basilico, prezzemolo, origano) peperoncino, sedano

 compriamo:
350g di farina di mais a cottura rapida
8 acciughe sott’olio
1 scamorza
600g di moscardini
8 pomodorini pachino
400g di pomodorini datterini
200g di funghi champignon
20 g di funghi secchi
1 scalogno
1 bustina di zafferano
una grossa melanzana
un peperone giallo e uno rosso
4 cipolle bianche piatte 

TABELLA DI MARCIA

Questo menù si fa lì per lì, ma non è ne complesso ne lungo. Sono solo tre portate, ma non sono poche,  i sandwich di polenta si prestano a fare contemporaneamente da antipasto e da primo piatto, la zuppetta è quasi un piatto unico (carboidrati e pesce), le verdure gratinate arricchiscono il menù. Se volete proprio aggiungere un piatto, per non appesantire saltate il dolce e fate una tagliata di frutta, spolverata con zucchero a velo e con la scorza grattugiata e il succo di un limone.
Il giorno prima potete fare la polenta e conservarla in frigo, il giorno dopo sarà più facile da tagliare. Tempo stimato per la preparazione un’ora (con i moscardini già puliti dal pescivendolo)! Mettiamo su per prima cosa i moscardini, per la zuppetta (che se riposa una decina di minuti prima di servirla è più buona). Appena fatti andare i moscardini, puliamo e prepariamo le verdure per il gratin, così le melanzane possono stare 20 di minuti sotto sale. Preparate i sandwich di polenta, e appena terminato saltate i funghi e aggiungeteli ai moscardini.  Preparate il composto per le verdure e infilatele in forno, se avete un forno ventilato potete cuocerle insieme con i sandwich di polenta. Togliete dal forno le verdure e passate il pane sotto il grill, e il gioco è fatto!

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Menù vegetariano

SPIEDINI DI MELONE E FETA, SPAGHETTI AL RAGU’ DI BUFALA, INVOLTINI DI MELANZANE ALLA SICILIANA, CROK DI VERDURE MISTE, PANNA COTTA LEGGERA CON ZAFFERANO E CARDAMOMO 

SPIEDINI DI MELONE E FETA

ingredienti
½ melone 150g di feta un mazzetto di rucola

Sbucciate il melone e ricavate dei cubetti grandi al massimo 1,5cm di lato, tagliate la feta a cubetti della stessa dimensione. Prendete un cubetto di feta incartatelo con una foglia di rucola e formate una spiedino con due cubetti di melone posti alle estremità e un cubetto di feta al centro. Prendete un piatto da portata, mettete sotto un po’ della rucola rimasta sul fondo e adagiate sopra gli spiedini.

 SPAGHETTI AL RAGU’ DI BUFALA

ingredienti per 4 persone
350g di spaghetti
una mozzarella di bufala (circa 200g)
50 g di ricotta
50ml di panna o latte
due cucchiai di parmigiano
400g di pelati
basilico, scalogno, un pizzico di zucchero, olio evo, sale e pepe bianco

Preparate un sugo molto ristretto: fate rosolare lo scalogno in poco olio, aggiungere i pelati frullati al mixer, il sale e un pizzico di zucchero, quando è ben densa (per avere una salsa densa occorre a metà cottura, abbassare il fuoco e girarla spesso) aggiungete il basilico e spegnete. Prendete metà della mozzarella di bufala e mettetela al mixer con il parmigiano, la ricotta, la panna, il pepe bianco (dovete ottenere una crema, quindi se necessario aggiungere qualche goccia di latte). Tagliate a piccoli cubetti la mozzarella rimasta, o passatela al mixer. Lessate la pasta la conditela con il sugo di pomodoro. Prendete 4 piatti piani versate a specchio la salsa bianca di bufala e adagiate al centro gli spaghetti. Finite con la bufala a pezzetti e una foglia di basilico.

INVOLTINI DI MELANZANE ALLA SICILIANA

ingredienti per 4 persone
due melanzane medie
4 cucchiai di pangrattato
un cucchiaio di uvetta piccola
un cucchiaio di pinoli
due cucchiai di parmigiano
100g di caciocavallo
400g di pelati
basilico, scalogno, un pizzico di zucchero, olio evo, sale e pepe

Mettete  l’uvetta in un bicchierino di acqua tiepida. Lavate e tagliate le melanzane a fette di circa 6 mm, metteteci del sale e lasciate riposare per mezz’ora.  Sciacquatele in acqua e strizzatele. Prendete una teglia e  mettete la carta forno, adagiate le melanzane una ad una, irroratele con un filo d’olio e passatele in forno per 15 minuti a 200°.
Nel frattempo versate due cucchiai d’olio in una padella e tostate il pan grattato per 2/3 minuti, aggiungete l’uvetta strizzata ed i pinoli, fate cuocere per 3/4 minuti. Spegnete, togliete dal fuoco ed aggiungete 4 cucchiai di salsa di pomodoro, il cacio cavallo ridotto a cubetti, il parmigiano, il basilico tritato.
Tirate fuori le melanzane dal forno e ponete su ogni melanzana un cucchiaio del composto, richiudete le fette formando un  involtino. Prendete una padella mettete due cucchiai di sugo di pomodoro nel fondo, adagiatevi sopra gli involtini e mettete il sugo di pomodoro rimasto su ogni involtino. Mettete un coperchio sulla padella e scaldate per 4 minuti prima di servire a fuoco basso (questi involtini possono essere scaldati in forno invece che in padella) .

CROK DI VERDURE MISTE

 ingredienti per 4 persone
400 g di patate
200 g di fagiolini
4 scalogni
20 g di funghi secchi
1 fetta di pane casereccio
5 uova
6 cucchiai di latte
3 cucchiai di olio di oliva extra vergine
½ cucchiaino di erbe aromatiche miste
sale
pepe

Mettete a bagno i funghi in acqua tiepida e il pane nel latte, sbriciolandolo con le mani fino a farlo diventare una poltiglia. Sbucciate le patate e gli scalogni, pulite i fagiolini. Lavate le verdure e passate la mixer insieme ai funghi strizzati. Versate i tre cucchiai d’olio in una padella grande e metteteci le verdure tritate. Coprite la padella e fate cuocere per 20 minuti, girando di tanto in tanto. Verso la fine aggiungete il sale, il pepe e le erbe aromatiche. Rimestate e spegnete. Sbattete le uova con sale e pepe e unite il pane con il latte. A questo punto potete scegliere o rovesciate il tutto sopra le verdure e cuocete la frittata in padella, girandola una volta, oppure mettere tutto in una teglia da forno unta sul fondo, spolverate di pangrattato e irrorate con un filo d’olio, ed infornate per 20 minuti.

PANNA COTTA LEGGERA CON ZAFFERANO E CARDAMOMO

 ingredienti per 4 persone
300 ml di latte
250 ml di panna
70 g di zucchero
4 capsule di cardamomo o del cardamomo in polvere
3 fogli di gelatina per dolci
1 cucchiaino di zafferano o in pistilli
pistacchi

Versate in una casseruola 350 ml latte, la panna, lo zucchero; portate a bollore e levate dal fuoco. Unite quindi i pistilli di zafferano delicatamente pestati (oppure una bustina di zafferano) e i semi contenuti nelle capsule di cardamomo. Lasciate riposare per 15 minuti e poi filtrate e togliete le spezie (se optate per le spezie in polvere mettete le spezie in un bicchierino ed aggiungete il latte/panna caldi un cucchiaino alla volta, per non formare grumi, e poi versatele nel restante latte/panna caldi. In questo caso non c’è bisogno di filtrarli). Nel frattempo mettete  nei restanti 50 ml di latte i fogli di gelatina. Quando saranno ammorbiditi uniteli al composto filtrato e rimettete sul fuoco mescolando sempre fino a quando non ricomincia il bollore, spegnete e lasciate intiepidire. Prendete 4 stampini  (se volete facilitarvi per sformali, una volta raffreddati, foderateli con la pellicola trasparente) e versatevi il composto. Metteteli in frigo per almeno 4 ore (se volete, potete preparare questo dessert anche il giorno prima). Tirateli fuori dal frigo e capovolgete gli stampini nei piattini e decoratele coi pistacchi tritati.

 LA SPESA
stampa la lista

premesso che in casa abbiamo: basilico, scalogno, un pizzico di zucchero, olio evo, sale e pepe, 1 fetta di pane casereccio, 4 cucchiai di pangrattato

compriamo:
½  melone
un mazzetto di rucola
due melanzane medie
400 g di patate
200 g di fagiolini
4 scalogni
20 g di funghi secchi
pistacchi
150g di feta
350g di spaghetti
una mozzarella di bufala (circa 200g)
50 g di ricotta
mezzo litro di latte
50g di parmigiano
250 ml di panna
800 g di pelati
un cucchiaio di uvetta piccola
un cucchiaio di pinoli
100g di caciocavallo
5 uova
½ cucchiaino di erbe aromatiche miste
70 g di zucchero
4 capsule di cardamomo o del cardamomo in polvere
3 fogli di gelatina per dolci
1 cucchiaino di zafferano

TABELLA DI MARCIA

Questo sembra un menù complesso, invece è semplice e veloce. Moltissime pietanze possono essere preparate il giorno prima, questo permetterà di realizzare la cena il giorno successivo in un’ora e con tutta calma.
Il  giorno prima fate il sugo di pomodoro. Vi servirà per la pasta e per gli involtini di melanzane. Ovviamente fatelo tutto insieme, ma tirate via metà del sugo (un po’ più lento che vi servirà per gli involtini, e lasciate addensare l’altra metà che vi servirà per gli spaghetti). Potete preparare gli involtini di melanzane, in questo caso conservateli in un piatto (coperto con pellicola trasparente) senza aggiungere il sugo sopra e metteteli in frigo (il sugo lo aggiungerete il giorno dopo, prima di scaldarli). Potete preparare la panna cotta e conservarla in frigo. Tritate i pistacchi e conservateli in un contenitore chiuso. A questo punto il grosso del lavoro è fatto.
La sera della cena, un ora prima preparate le verdure per la frittata, e fatele cuocere, nel frattempo potete preparare la crema di bufala e tritare la restante mozzarella di bufala. Mettete le uova nelle verdure e cuocete la frittata. Sbucciate il melone e tagliatelo a cubetti, fate lo stesso con la feta e preparate gli spiedini. Mettete su l’acqua per la pasta. Mettete il sugo sugli involtini per scaldarli e il gioco è fatto. (Se decidete di cuocere la frittata in forno fate lo stesso con gli involtini di melanzane, questo terrà il vostro piano cottura sgombro). 

Lo sapevi?

C’è vegetariano e vegetariano


Perché dico questo? Perché mi è capitato più di una volta che il vegetariano di turno condizionava tutti i presenti con la sua tolleranza-intolleranza verso i carnivori.
Gandhi, il vegetariano par excellence, precisamente vegano, diceva: “Bisogna che i vegetariani siano tolleranti se desiderano convertire gli altri al vegetarianismo. Adottate un po’ di umiltà”. Ecco, penso che anche a voi sia capitato che il vegetariano diventasse la star della serata. Se non è così siete stati davvero fortunati.
Sono vegetariana da tantissimi anni. Ero piccina e direi che non è stata una scelta religiosa. Neanche etica. Direi che ciò che mi ha allontanato dalla carne sia stato il suo odore forte. Ma per non rientrare anch’io nella categoria dei vegetariani di turno, salto l’approfondimento delle mie ragioni nell’abbracciare la fede vegetariana. Vi racconto un aneddoto che mi successe anni fa durante il corso di sommelier dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) all’Hotel Parco dei Principi di Roma. Durante l’ultima parte del corso, precisamente il terzo livello, quello che esaminava la metodologia dell’abbinamento cibo-vino, il relatore all’inizio del corso, camminando tra i banchi d’assaggio, chiese: “Alzi la mano chi di voi è vegetariano?”. Ero la sola. Allora i colleghi carnivori si spaccavano in due per farmi immaginare la succulenza, l’untuosità oppure la grassezza dei vari tipi di carne quando dovevo compilare la scheda dove si cerca di decidere il giusto abbinamento con il vino. I miei amici carnivori di banco erano assai umili.
Il termine vegetariano proviene dal latino vegetus, che significa sano. Ecco, anche questo a volte fa parte della confusione che ha  l’opinione collettiva nel far passare quel sano come vivere sano. Nella lunga lista dei vegetariani famosi troviamo, ad esempio,Tina Turner, Herman Hesse, John Lennon etc., ma direi che il loro vivere non è proprio un esempio di una vita immacolata. Fa piacere essere in compagnia del grande Enzo Maiorca, un vegetariano doc ed uno sportivo che con il suo corpo è entrato nella storia. Nella mia romantica immaginazione mi lascio incantare nel pensare che questo ammirevole siracusano è arrivato così lontano negli abissi, grazie anche al fatto che è vegetariano.
E mentre mia figlia piccola si gode il suo pollo che scrocchia, io serenamente mi mangio la mia patata. Ma non è bollente. Ecco perché sono convinta che c’è vegetariano e vegetariano.
Sarah Zuhra Lukanic

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Menù di primavera sul filo di zucchine e menta

BRUSCHETTE CALDO FREDDO, LA PRIMAVERA NEL RISO, POLPETTINE DI SALSICCIA CON SALSA ZUCCHINE E ZENZERO, FINTO TIRAMISU’

 

BRUSCHETTE CALDO FREDDO

ingredienti per 4 persone
Pane toscano 4 fette
Zucchine genovesi 2
Carote 1
Pomodori pachino secchi 50 gr.
Pinoli tostati un cucchiaio
Menta un mazzetto
Limone 1
Peperoncino
Stracchino 150 gr.

Inizia grattugiando le zucchine e le carote, metti i pomodorini secchi in acqua tiepida per circa 5 minuti, poi strizzali bene e tritali, in una padellina antiaderente tosta i pinoli ed  infine riunisci tutti gli ingredienti in una terrina, aggiungi la menta tritata e la scorza di limone grattugiata, un filo di olio, un pizzico di peperoncino e fai riposare il composto. Intanto spalma uno strato di stracchino sulle fette di pane (se le fette sono troppo grandi puoi farle a metà) e farle gratinare in forno a 250°  per qualche minuto, tirale fuori, aggiungi una cucchiaiata del composto di zucchine e servi. Se vuoi puoi dare sulle bruschette un giro di aceto balsamico.

LA PRIMAVERA NEL RISO
ingredienti per 4 persone
Riso Carnaroli 500gr.
Carote 2
Zucchine genovesi 2
Fragoloni una vaschetta
Prosecco ½ bicchiere
Limone 1
Menta fresca un mazzetto
Stracchino 2 cucchiai
Alloro 2 foglie
Cipollotto 1
Olio, sale e pepe q.b.

Inizia grattugiando le zucchine e le carote, metti i pomodorini secchi in acqua tiepida per circa 5 minuti, poi strizzali bene e tritali, (volendo puoi fare un poco di composto in più ed utilizzarlo sia per le bruschette che per il riso) , riunisci tutti gli ingredienti in una terrina, aggiungi la menta tritata e la scorza di limone grattugiata, un filo d’olio ed un pizzico di peperoncino e lascia riposare il composto.
Intanto metti a bollire dell’acqua con una pezzetto di scorza di limone (solo il giallo), 2 foglie di alloro ed un poco di sale grosso, questo sarà il brodo vegetale che userai per fare il risotto.
In una larga padella fai rosolare un cipollotto affettato finemente, aggiungi il riso, fallo tostare e sfuma con il prosecco, procedi alla cottura del riso aggiungendo poco alla volta il brodo precedentemente preparato.
Quando il risotto è quasi cotto, aggiungi il composto di zucchine, fai mantecare sul fuoco per qualche minuto e spegni . A questo punto unisci al riso, le fragole tagliate a piccoli pezzetti, le 2 cucchiaiate di stracchino, una grattugiata di scorza di limone, un poco di menta tritata ed un giro di pepe nero.

POLPETTINE DI SALSICCIA CON SALSA ZUCCHINE E ZENZERO

ingredienti per 4 persone
Salsiccia 500 gr.
Semi di finocchio qualche pizzico
Limone 1
Cipollotto 1
Zucchine genovesi  2 o 3
Zenzero
Menta fresca
Olio evo
Sale q.b.
Pepe nero q.b.
Procedi  mescolando in una terrina  la salsiccia privata del suo budello, il succo del limone, le foglioline di menta tritate ed  i semi di finocchio precedentemente tostati, fai delle piccole polpettine e friggile in olio di arachidi.
Disponile su della carta assorbente.
Per la salsina di zucchine e zenzero: in una padella  affetta finemente il cipollotto e stufalo con olio,  un poco di acqua,  la scorza del limone intera che poi toglierai, una abbondante grattugiata di zenzero e le zucchine (solo il verde) tagliate a piccoli dadini. Dopo un paio di minuti di cottura, aggiusta di sale e pepe e passa il preparato al mixer.
Nel piatto disponi le polpettine ed una piccola quantità di salsina per intingerle.

FINTO TIRAMISU’ingredienti per 4 persone
Yogurt greco 250 gr
Formaggio spalmabile tipo philadelphia 250 gr.
Limone 1
Menta fresca qualche foglia
Zucchero semolato 150 gr.
Biscotti al cioccolato
Limoncello 5/6 cucchiai
Cacao amaro
Inizia amalgamando con una forchetta  lo yogurt con il formaggio, la scorza di limone grattugiata e lo zucchero e per ultimo aggiungi le foglioline di menta tagliuzzata.
In un contenitore basso e largo fai uno strato di biscotti, moderatamente inzuppati in una  soluzione di limoncello e acqua in pari quantità, e ricopri con la crema di yogurt, ripeti l’operazione 2 volte.
Infine cospargi tutta la superficie del dolce con abbondante cacao amaro e metti in frigo per un paio d’ore. Al momento di servire decora con foglioline di menta. La ricetta si presta anche alla preparazione in monoporzione.

LA SPESA
stampa la lista

premesso che in casa abbiamo:
Pane toscano 4 fette, Peperoncino, Alloro 2 foglie Olio, Zucchero, sale e pepe

compriamo:
Pinoli tostati un cucchiaio
Stracchino 200 gr.
Riso Carnaroli 500gr
Salsiccia 500 gr.
Yogurt greco 250 gr.
Formaggio spalmabile tipo philadelphia 250 gr.
Biscotti al cioccolato
Limoncello 5/6 cucchiai
Prosecco ½ bicchiere
Cacao amaro
Menta due mazzetti
Zucchine genovesi 7
Carote 3
Limone 4
Pomodori pachino secchi 50 gr.
Fragoloni una vaschetta
Cipollotto 1
Semi di finocchio
qualche pizzico
Cipollotto 1
Zenzero

Ho ideato questo menù pensando alla primavera, e come si può pensare alla primavera e non pensare alla “Nascita di Venere” o alla “Primavera” del Botticelli, alle fisionomie eleganti e di  rarefatta bellezza , al gusto per la predominanza del disegno e della linea di contorno, alle forme sciolte, ai colori delicatamente intonati e al calore domestico delle figure sacre?
“Primavera” è, con la “Nascita di Venere”, l’opera più famosa  di Botticelli, il quale narra una bellissima  storia  utilizzando una superficie. Almeno per la Primavera pare assodato che fu commissionata da Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici.
L’opera è esposta a Firenze agli Uffizi ed è stata realizzata tra il 1475 ed il 1478 circa e con la sua allegoria  evoca l’incantevole bellezza della primavera in tutto il suo splendore.  Nello sfondo si vede Zefiro, vento dolce e delicato che vuole intrappolare la ninfa Clori, la quale fuggendo si trasforma in Flora, Dea della Primavera. Al centro si nota la Dea Venere sul cui capo vola il piccolo Cupido, Dio dell’Amore, che con l’arco scaglia le sue frecce intrise d’amore. Verso sinistra si scorgono dei personaggi in movimento, le Tre Grazie, che danzano leggiadre con accanto il Dio Mercurio intento a scacciare le nubi.
Cibo e arte, oppure cibo è arte?
Il successo di un piatto è sempre dovuto alla bontà delle materie prime e all’armonia dei suoi colori, all’alchimia dei suoi ingredienti ma anche alla volontà di non sconvolgerne le singolari essenze.
L’assonanza tra arte e gusto si riconduce sempre ad un’esplosione creativa che tradotta in cucina può essere foriera di nuovi gusti, specialmente quando riesce a coniugarsi con i sentori della tradizione.
Il piatto è quasi sempre una tavolozza e la tavola la sua magnifica tela.
Cecilia

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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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